Atene in inverno: cosa fare e vedere e le nuove attrazioni da scoprire
Può sembrare uno scherzo ma non lo è: Atenein inverno merita di essere scoperta. Adesso che non c’è l’afa d’agosto a rendere ogni spostamento un’odissea. Ora che le masse di turisti sono scomparse e il Partenone non è profanato da una coda sguaiata di gitanti in bermuda. Adesso che ci si può dedicare a scoprire i nuovi musei che hanno aperto di recente in città: dimostrando che la capitale greca è tutt’altro che una città bloccata al suo (splendido) passato.
Atene in inverno: non fa freddo. E c’è molto da scoprire
E non temete di avere freddo. Le massime, a dicembre, non scendono mai sotto i 13 gradi e non a caso qui vicino passa il 38° parallelo, quello per capirci che sfiora Palermo. Può al massimo fare fresco ma nulla che non si superi con una giacca un po’ imbottita. E poi, con parecchia fortuna potreste vedere l’Acropoli imbiancata. Quello sarà un selfie che tutti vi invidieranno. Ovviamente il punto di partenza per andare a scoprire Atene (questo in ogni stagione) è la collina che la domina con il Partenone, l’Eretteo e il Belvedere. In questa stagione il monumento è aperto sino alle 17 e il biglietto d’ingresso è ridotto a 10 euro. Per chi avesse difficoltà a camminare poi nessun problema: da qualche mese c’è anche un modernissimo ascensore inclinato in vetro che porta in cima.
Se invece la giornata non fosse soleggiata c’è una splendida alternativa: a pochi passi, sono giusto 300 metri, si trova il Museodedicato all’Acropoli che raccoglie oltre 4000 pezzi unici, tra cui le Cariatidi, le statue a forma di donna che sorreggevano l’Eretteo (quelle che si vedono sull’Acropoli sono delle copie). Per gli appassionati è un batticuore continuo. Per tutti un tuffo nella storia.
Il museo archeologico
Un salto nel tempo che non sarebbe completo senza una visita al grande Museo Archelogico che in questa stagione è meno affollato. E ancora più interessante. Il palazzo costruito verso la fine del 1800 è stato pensato per mettere insieme i pezzi migliori scavati in Grecia dalla preistoria all’antichità e nei suoi due piani si possono ammirare dai vasi ai gioielli, dalle statue alle maschere d’oro. Con molti capolavori
Se siete stanchi a questo punto non perdete l’occasione di provare la metropolitana di Atene scendendo alla fermata di Monastiraki, una delle prime e più ricche della rete locale di trasporti. Tanto che pare di entrare in un museo: qui esposti ci sono infatti i resti i resti durante i lavori di costruzione della stazione. Poi cercate intorno un posto dove fermarvi a mangiare: un’idea sarebbe il vicino e famoso O Thanasis dove turisti e ateniesi vengono per mangiare i souvlaki, gli spiedini, e il gyros, la carne cotta sullo spiedone servita sulla pita con pomodoro e salsa tzatziki.
La fondazione Basil & Elise Goulandris
Fatta la pausa si può riprendere il viaggio nell’Atene in inverno. D’estate tutto sarebbe faticoso mentre ora è piacevole ripartire per andare a vedere un nuovo museo che merita di essere scoperto: la fondazione Basil & Elise Goulandris.
E’ uno spazio dedicato all’arte moderna, nella zona di Pangrati, aperto nel 2019 che racchiude, in un palazzo neoclassico degli anni ’20, la collezione raccolta dall’armatore Basil Goulandris e da sua moglie Elise: stiamo parlando di opere del valore di 3 miliardi di dollari. Si tratta infatti di una delle collezioni private più importanti al mondo che raccoglie capolavori che vanno da Cézanne, Van Gogh, Miró, Picasso e Pollock. E pare impossibile che tutto sia nato dalla passione di due sole persone.
Riguarda invece un intero popolo un luogo che si trova poco lontano da qui e che merita assolutamente una sosta in questa stagione: se infatti lo stadio Panatenaico d’estate è una fornace di marmo che riflette il sole in questo periodo è piacevole sedersi su una della cinquanta file di sedile e guardare il perfetto ovale lungo 204 metri. Lo spirito delle Olimpiadi dell’antichità sembra ancora aleggiare su queste pietre.
La grande storia dei giochi olimpici
Se invece volete sapere tutto dei giochi dell’era moderna, quelli sognati da Pierre de Coubertin dovete spostarvi nella zona di Marussi, fuori dal centro a nord, dove si trova l’Athens Olympic Sport Complex, sorto per le Olimpiadi del 2004 progettato dall’archistar Santiago Calatrava.
Qui, annesso al centro commerciale Golden Hall , e inaugurato solo nel mese di maggio del 2021, sorge il nuovo Museo Olimpico di Atene che ricostruisce la storia delle Olimpiadi antiche e di quelle moderne mostrando oggetti appartenuti agli atleti ma anche strutture multimediali per vivere l’esperienza di quei successi sportivi. E sentirsi per una volta tedoforo e eroe.
Ma lo abbiamo detto all’inizio: un viaggio ad Atene in inverno permette anche di vedere quello che d’estate, proiettati verso le spiagge e le isole non si ha mai tempo di scoprire. Ed un esempio di questo è certamente il Centro culturale della Fondazione Stavros Niarchos che ospita la nuova sede sia della Biblioteca Nazionale sia dell’Opera Nazionale e che è un capolavoro dell’architetto italiano Renzo Piano.
Le fondazioni Niarchos e Onassis
L’immenso complesso inaugurato nel 2016 si trova a circa 4 km fuori dal centro, verso il mare, ed oltre ai palazzi è formato da una enorme area verde con tanto di canali e vista panoramica sulla sulla baia di Faliro. Una zona di mare che si vede perfettamente dalla biblioteca che, nella sala di lettura, è trasparente, e permette di godere di una vista a 360 gradi di Atene e del suo golfo.
Abbiamo parlato di Niarchos, uno degli uomini più ricchi di Grecia che ha sempre battagliato con un grande magnate: Aristotele Onassis. Anche questo armatore ha lasciato la sua fondazione e un segno della sua generosità. Si tratta dell’Onassis Cultural Centre che si trova lungo la Syngrou Avenue ed è un candido monolite progettato dallo studio francese Architecture Studio che occupa un intero isolato con 18.000 mq. di spazio interno.
La struttura, ospita ben due teatri, uno dedicato a Aristotele Onassis e uno a Cristina Onassis, oltre a spazi per mostre, esibizioni temporanee di artisti esordienti e noti ed eventi di ogni tipo. Al settimo piano ecco il ristorante stellato Hytra: la cucina è internazionale e creativa, lontana da quelle delle taverne di Plaka, il quartiere sotto l’Acropoli. Ma da quassù, in compenso, il grande tempio, pare molto vicino. E con il cielo terso e fresco, Atene in inverno svela un altro volto. Diverso, ma altrettanto bello.
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