Con gran parte della sua cinta muraria ancora integra e le torreggianti porti fortificate, Toledo sembra essere cambiata poco da quando, quattro secoli fa, El Greco ne raffigurò lo skyline sulla tela. Circondata su tre lati dal fiume Tago trasformato in imbattibile fossato, al centro del quale si trova il centro storico medievale ritenuto dall’Unesco un patrimonio mondiale, questa città è uno dei luoghi più fotografati e visitati della Spagna. E la sua straordinaria storia merita completamente tanta attenzione. La nostra guida di Toledo parte da lontano. Da quando questa città della regione della Comunità Autonoma di Castiglia-La Mancia era conosciuta come la città delle tre culture. Questo grazie al modo unico in cui cristiani, musulmani ed ebrei hanno vissuto insieme, fianco a fianco, nel Medioevo, lasciando tracce della loro cultura nella Toledo di oggi.

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Una città culla di molte civiltà

Posta in cima a un promontorio granitico e circondata dal fiume Tago, Toledo è stata una culla per molte civiltà. Questo è acclarato anche grazie alla presenza di importanti scoperte archeologiche che risalgono ai tempi dei Romani, dei Visigoti e dei Mori. E all’incredibile complessità architettonica che esprime l’anima multiculturale dei suoi abitanti del passato.

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Guida di Toledo: la città delle tre culture

Un patrimonio anche di tolleranza. Le tre culture dei cristiani, musulmani ed ebrei hanno vissuto di comune accordo nei vicoli di Toledo che ha però assunto la struttura urbana tipicamente araba. Mentre, dietro le porte, si spalancano ariosi cortili con fontane in cotto, zone di riposo e relax,  riparate dal clamore e dalla vita che invadeva il labirinto delle strade.

Nel passato lontano, lo racconta qualunque guida di Toledo, la città vantava la presenza di oltre 70 edifici religiosi cristiani spesso a pochi passi di distanza dalle dieci sinagoghe attive in tutta la città. Anche se le tre culture vivevano insieme, ci sono aree in cui l’influenza di una delle culture è più evidente. Come si percepisce ancora oggi nel quartiere ebraico rimasto, per molti aspetti, ancora integro nonostante il famigerato  decreto dell’Alhambra di Granada, che sancì l’espulsione delle comunità di ebrei dalla Spagna.

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L’Alcazar, icona della città

Una delle icone che caratterizzano l’immagine di Toledo è l’Alcazar. Costruito in stile spagnolo rinascimentale con lo scopo di diventare la residenza reale di Carlo V, al momento in cui venne finito risultò inutile perché nel frattempo si era deciso che sarebbe stata Madrid la capitale. E smise di essere residenza reale.

Per questo venne destinato ad altri scopi, prevalentemente militari. E il palazzo venne usato anche usato come prigione e scuola di fanteria mentre oggi è  il Museo dell’Esercito. L’altro monumento che deve per forza comparire nella guida di Toledo è la cattedrale che spesso viene definita come l’esempio più alto dello stile gotico spagnolo.

Infine nella nostra sommaria descrizione non possiamo dimenticare il Monasterio de San Juan de los Reyes: fu costruito dalla regina Isabella I dal re Ferdinando II per diventare il luogo di sepoltura reale. Ma anche qui il destino decise diversamente e si scelse di destinare alle sepolture la cappella nella cattedrale di Granada che era appena stata riconquistata.

Dai romani ai Mori

Sulla fondazione della antica Toletum ci sono dubbi ma è certo che nel 193 A.C. divenne la capitale Romana della capitale della provincia. Dopo il ritiro dei Romani la città divenne un importante centro sotto il capo visigoto Leovigild, prima di essere conquistata dai Mori nel 711. Gli abitanti però non accettarono mai del tutto la conquista moresca e la città fu teatro di diverse ribellioni.

Non passò molto tempo, tuttavia, fino a che Toledo fu riconquistata dai re cristiani diventando la prima città nella provincia moresca di Al-Andalus a cadere. Il nuovo sovrano Alfonso VI di Castiglia prese il controllo della città nel 1085 e rapidamente si impegnò per trasformare la città in un centro per la diffusione della dottrina cristiana anche se la sua magnifica biblioteca arabo fu mantenuta intatta. Quindi la città fiorì sotto il dominio castigliano, diventando la capitale della Castiglia fino al 1560, quando la corte spagnola si trasferì a Madrid.

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Musei e ricordi del passato

Con una storia così ricca non sorprende che Toledo possa vantare importanti musei. Quello più noto è probabilmente il Museo de El Greco che contiene molte opere del famoso pittore del 16° secolo. Degno di visita è anche il Museo Nazionale di arte ispano-ebraica dove si possono comprendere gli aspetti più importanti, dal punto di vista storico, religioso e culturale della vita in Spagna della allora numerosa comunità ebraica.

La sala di preghiera, in particolare, è da non perdere. Gli amanti dell’arte dovranno fare in modo di visitare il Museo de Santa Cruz, che ha un rapporto speciale con il museo del Prado di Madrid. E non sono da perdere le  sezioni dedicate all’archeologia, le belle arti e le arti industriali e ammirare alcuni reperti  romani, visigoti e arabi.

Si può poi scoprire di più sul passato di Toledo visitando alcuni dei siti archeologici tra cui i bagni romani e arabi, le Grotte di Ercolee la Casa ebraica con la sua mikveh, il bagno di purificazione, nel seminterrato.

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Toledo: spade e sapori intensi

E’ bello poi passeggiare per le stradine della città vecchia e scoprire la suggestiva Porta del Bisgara  e il  ponte fortificato di San Martino. Per chi non voglia camminare si può sfruttare un treno turistico che percorre  le vie centrali della città storica. Se avete voglia invece di approfondire il vostro viaggio nella zona sappiate che da Toledo partono diversi itinerari, alcuni si possono anche percorrere a piedi,  che si allargano nel territorio circostante. Tra questi un percorso dedicato a Don Chisciotte, ovvero un itinerario culturale di importanza europea che, inizia a Toledo,  e percorre  tutta la regione di Castiglia -La Mancha, dove è ambientato il romanzo di Cervantes.

Poco lontano, nella città di Corsuega,  si possono vedere alcuni dei famosi mulini a vento de La Mancha che sono una delle immagini che hanno reso celebre il  romanzo.

Le famose armi del passato

Attorno alla cattedrale e l’Alcazar  troverete un sacco di negozi tradizionali che vendono souvenir e prodotti tipici, tra cui le spade, per le quali Toledo era famoso in passato.  Nelle nuove zone della città, le principali aree commerciali sono il quartiere di Santa Teresa e il centro commerciale Luz de Tajo.

La nostra guida di Toledo non può trascurare di  indicare anche i piatti e i sapori da provare:  tra le ricette classiche c’è quella della  pernice stufata (cotta lentamente con una base di cipolla, aglio e alloro),  del carcamusa (uno stufato di carne di maiale brasata e patate in salsa di pomodoro) e il riso  a La Toledana (una casseruola di riso con pollo, grongo, calamari e funghi).

Per gli acquisti non dimenticate di fare scorta di formaggio manchego, un pecorino stagionato almeno  60 giorni e qualche bottiglia dei vini che provengono dalle tenute della Mancha.

Un omaggio alla cattedrale

Lo abbiamo già detto: con la sua torre slanciata e la meravigliosa architettura gotica, la cattedrale di Toledo è uno dei più importanti punti di riferimento cristiani in Spagna. La cattedrale risale al 13° secolo e sorse sul sito di una moschea musulmana vicino alla Judería (ovvero il quartiere ebraico). L’esterno è purtroppo  un po’ coperto dagli  edifici che la circondano, ma l’interno è mozzafiato. Con una ricca collezione di dipinti.

La ricchezza dei capolavori riflette lo status di Toledo come centro della chiesa cattolica nei secoli compresi tra il 13°e il  15°. Si entra dalla  Puerta de Mollete dove un tempo venivano distribuiti  gli alimenti per i poveri e l’interno è uno spazio enorme di oltre 120 metri diviso in cinque navate.

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Il coro: un capolavoro da non perdere

Il coro è considerata una delle più grandi opere d’arte della cristianità. Gli stalli rinascimentali scolpiti  raffigurano  la riconquista da parte dei Re Cattolici di Granada e scene bibliche. Intorno, da non perdere, la statua della Virgen Blanca e la Capilla de Santiago che contiene le magnifiche tombe in marmo del 15° secolo del Condestable Álvaro de Luna e di sua moglie.

Nella sala capitolare si trovano  due dipinti di Goya mentre in sagrestia ci sono  due dipinti eccezionali di El Greco e di Goya. La sacrestia ospita  anche dipinti di Morales, Van Dyck, Raffaello, Rubens e Tiziano. La nostra guida di Toledo prosegue col Museo de Santa Cruz che raccoglie interessanti collezioni. Nella sezione delle Belle Arti ci sono i dipinti della Scuola di Toledo del 16° e 17°. In particolare le opere di El Greco e Luis Tristán, uno studente di El Greco.  La sezione di arti decorative comprende arazzi fiamminghi mentre la sezione di archeologia passa dalla preistoria all’epoca moresca.

L’Alcazar, dai Romani ai Mori

Quindi non si può non dedicare spazio all’Alcázar.  Questa antica fortezza moresca, nata sul sito di un forte romano, venne ristrutturata dai  Re cristiani Alfonso VI, e Alfonso X. La imponente fortezza  ha una forma quadrata con grandi difese merlate e quattro torri angolari aggiunte sotto il regno dell’imperatore Carlo V nel 16° secolo.

La facciata riflette anche lo stile rinascimentale del periodo di Carlo V. Durante la Guerra Civile spagnola, l’Alcázar divenne un presidio nazionalista ed è considerato come un monumento all’eroismo dei sostenitori di Franco. L’Alcazar è stato restaurato e oggi ospita un museo dell’esercito con eccellenti mostre sulla Guerra Civile. L’Alcazar è raggiungibile da plaza de Zocodover, una bella piazza  posta proprio nel centro di Toledo circondata  da eleganti case porticate. Al numero  7 di plaza de Zocodover si trova un noto negozio famoso per i suoi dolci di marzapane.

Guida di Toledo: la sinagoga e il castello

Abbiamo parlato di una città dove la tolleranza era la norma. La riprova arriva dalla visita della sinagoga El Transito che è il monumento ebraico più importante. Si trova nel cuore della Judería,  il quartiere della  comunità ebraica nel 14° secolo. Costruito nel 1356 da Samuel ha-Levi, tesoriere di re Pedro I di Castiglia,  la sinagoga è l’esempio più importante di  architettura ebraico-spagnola.

Dopo l’espulsione degli ebrei dalla Spagna nel 1492, la sinagoga è stata concessa all’Ordine cavalleresco di Calatrava. Vicino alla sinagoga si trova il Museo Sefardita che racconta ai visitatori la storia e la cultura degli ebrei di Spagna. La sinagoga è aperta da martedì a domenica e l’ingresso è gratuito il sabato pomeriggio e la domenica mattina.

Infine, ecco il castello di San Servando, sopra la riva sinistra del fiume, di fronte al ponte di Alcántara. Il castello nel 14° secolo fu un monastero, commissionato da Alfonso VI, ma è anche servito scopi per militari a causa della sua posizione strategica. L’edificio è un esempio eccezionale di una fortezza in stile Mudéjar in Spagna con torri formidabili, mura di difesa merlate. Peccato però che non sia aperto e che si possa solo vedere dall’esterno.