Il tempo che passa non fa male a Saint Germain. E anche se molti parigini snob scuoteranno la testa voi non credetegli. Il quartiere di Saint Germain des Prés va visto e vissuto. E pazienza se non è più quello che fu. Ora, è certo, il poeta Francois Villon non passeggia più sulle rive della Senna, Jean-Paul Sartre e Simone de Beauvoir non pontificano più ai tavolini del Café Flore o a Les Deux Magots, e Alberto Giacometti e Samuel Beckett non passeggiano più lungo il Boulevard St. Germain così come i grandi del jazz non tirano più tardi in caffè fumosi a improvvisare la notte.
No, tutto questo non c’è più, ma resiste comunque un quartiere abitato dalla buona borghesia di Parigi che anche se rimpiange quello che è stato il luogo di nascita del movimento esistenzialista ora si compiace delle eleganti case così tipicamente parigine, delle gallerie d’arte e dei famosi caffè che resistono e che convivono con la sempre vivace popolazione studentesca ma anche con gli onnipresenti negozi di souvenir e la pletora di falsi ristoranti greci gestiti da nordafricani mescolati con quelli pseudo-irlandesi, pseudo-latini, pseudo-tutto.
Questo lo abbiamo detto: ma le tradizioni servono per essere rinnovate e così accade anche qui per cui le cose da vedere nel quartiere di Sant Germain des Prés sono sempre tante. E tra tante librerie, negozi di design, musei, chiese, gallerie d’arte, boutique hotel, brasserie storiche e ristoranti, è praticamente impossibile rimanere delusi.
Le cose da vedere nel quartiere di Saint Germain des Prés passeggiando
Uno dei metodi più semplici e divertenti per scoprire le cose da vedere a Saint Germain de Près è semplicemente quello di passeggiare senza meta girovagando per le strade del quartiere e ammirando l’eleganza delle case. La zona è un paradiso per una folla benestante che si mescola con i turisti con intorno ogni genere di boutique e caffè dove sedere per guardare e farsi guardare. Anche se poi ci sono ovviamente anche realtà molto più tradizionali e culturalmente “serie” come il Musée Maillol o il Musée Delacroix.
La chiesa più antica
Al centro di tutto ci sta la chiesa di Saint Germain des Prés, la più antica di Parigi, costruita per proteggere una reliquia unica, ovvero un pezzo del legno della croce di Cristo. Questa sacra reliquia tuttavia non sembra aver portato molta fortuna all’abbazia quando i Vichinghi scesero lungo la Senna e la saccheggiarono e persino usata ai tempi della Rivoluzione per immagazzinare polvere da sparo. Tuttavia è ancora in piedi e merita una visita e se potete andate quando all’interno si svolgono i concerti: l’atmosfera è speciale.
Al caffè come gli scrittori del passato
A pochi passi si trova Les Deux Magots, forse il più famoso caffè sulla riva sinistra insieme al Café de Flore, che è proprio dietro l’angolo, sul Boulevard Saint Germain. (Per vostra informazione: scrittori come Hemingway, Sartre e Simone de Beauvoir frequentavano i Deux Magots, mentre a Picasso piaceva di più il Flore). Se non vi basta sempre in zona, si trova anche il Café Bonaparte, anch’esso un tempo frequentato da artisti e poeti. Ora è più facile che gli artisti servano ai tavoli per sbarcare il lunario.
Proseguendo su Rue Bonaparte si trova l’Ecole des Beaux Arts: da qui sono passati i grandi maestri francesi e in passato è stata la più prestigiosa accademia d’arte del mondo. Non a caso nella vicina rue Seine si trovano prestigiose gallerie d’arte: se volete un Matisse o un Picasso per la vostra casa qui potreste trovarli.
Dopo un doveroso omaggio al più antico caffè di Parigi, Le Procope, dove si potevano incontrare Molière, Voltaire, Victor Hugo, Oscar Wilde e dove persino Thomas Jefferson e Benjamin Franklin hanno rifinito la Costituzione americana, puntate sulla chiesa di Saint Sulpice che merita la visita e che ospita anche splendidi concerti d’organo. Lo strumento che si trova qui è uno dei più belli della intera Francia e la chiesa si affaccia sulla piazza omonima fiancheggiata da alcuni degli immobili più costosi di Parigi. Guardatevi intorno e capirete perché.
I musei da non perdere
Poco lontano, volendo, si trova anche il museo d’Orsay, che ospita in quella che fu una stazione ferroviaria, i più grandi capolavori impressionisti (ed è una visita da non perdere: è uno dei musei più amati dopo il Louvre) ma ci sono anche altri piccoli musei da scoprire come il Musée Maillol, formata da una collezione privata ospitato in un palazzo elegante e dedicata all’opera dello scultore Aristide Maillol mentre il museo Delacroix, affacciato sulla piazza Furstenberg, raccoglie una serie di opere del grande pittore romantico. Proseguendo la camminata per scoprire cosa vedere nel quartiere di Saint Germain des Prés sostate nel Carrefour de Buci, pieno di caffè, negozi di fiori e boutique di ogni genere e dedicate un pensiero al mito del teatro: in Rue de l’Ancienne Comédie è sorta la prima sede della leggendaria Comédie Française.
Infine il giusto riposo nei Jardin du Luxembourg, uno dei più grandi parchi di Parigi voluto nel 1600 da Maria de’ Medici come proprio giardino personale. Ci sono alberi, zone verdi, una fontana dove navigano le barchette e anche molte statue di artisti e volti celebri ma pure la riproduzione della Statua della Libertà. Si quella di New York, opera del francese Frédéric Bartholdi. Qui parigini vengono a riposare o a fare jogging. Voi prendetevi una sedia, guardatevi intorno e decidete sulla vostra prossima meta. Di fronte a voi si trova il Palais du Luxembourg che ospita la sede del Senato ma anche grandi mostre. Perché l’arte a Parigi davvero sembra che si trovi ad ogni angolo. Tanto vale alzarsi e andare a vedere il prossimo
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