Le abbiamo lette tutti. E tutti siamo rimasti con il fiato sospeso seguendo le avventure di Cappuccetto Rosso e del Gatto con gli stivali, di Biancaneve e di Hansel e Gretel. Merito di due fantasiosi burattinai di parole, in realtà seri filologi e linguisti, come Jacob e Wilhelm Grimm, ovvero coloro che in tutto il mondo conoscono come i fratelli Grimm. Le loro favole sono un mito globale ed è così dal 1800 quando raccolsero il meglio dei racconti fantastici della loro terra. E’ la Germania: e non per caso quelle storie si possono (quasi) vivere nella realtà. Merito della Strada tedesca delle fiabe (ovvero La deutsche Märchenstraße) che dal 1975 si snoda per 664 chilometri attraversando appunto settanta luoghi da fiaba e quattro Land.
Borghi e villaggi. In una atmosfera di fiaba
Il percorso, segnalato e codificato tanto che in ognoi paese c’è un ufficio informazioni dedicato, si snoda tra città, borghi e villaggi legati ai loro racconti e alle loro saghe e il periodo migliore per visitarla è la primavera e l’estate quando molte delle località organizzano eventi e feste che ricordano o rappresentano proprio quello che è raccontato dai fratelli Grimm nelle loro celebri storia, da Raperonzolo al Principe Ranocchio. Il tutto in un contesto naturale di grande bellezza con paesi che sembrano loro stessi scenario da favola. Per capirlo basta ricordare la valle del fiume Kinzig, la storica regione di Chattengau, e la zona di montagne Weser, con il cuore nella valle della Fulda.
La Strada tedesca delle fiabe, si parte da nord
L’itinerario parte dalla città di Brema, nel nord della Germania, e si conclude a Hanau. Non è un caso: qui sono nati i fratelli Grimm e quindi l’idea stessa della Strada tedesca delle fiabe. E’ ovvio però: tanti chilometri richiedono diversi giorni. Ecco perché si può scegliere di saltare qualche tappa o percorrere solo un tratto della Strada tedesca delle fiabe. I più sportivi poi avranno da divertirsi: la Strada tedesca delle fiabe può essere percorsa anche a piedi o meglio ancora in bicicletta, grazie ad una capillare rete di piste ciclabili. E poi per le soste piacevoli momenti gastronomici nei tanti locali che propongono la cucina tradizionale del territorio tedesco.
Prima tappa: Brema
Si comincia da Brema, non lontana dalle atmosfere brumose del mare del Nord e sulle rive del fiume Weser che per gli italiani è abbastanza facile da raggiungere grazie all’aeroporto. La visita della città inizia fatalmente da uno dei simboli della Strada tedesca delle fiabe: nel centro della città si notano la piazza del mercato e il Municipio e proprio di fronte la statua in bronzo dei Quattro musicanti di Brema.
I personaggi della favola omonima dei fratelli Grimm, un asino, un cane, un gatto e un gallo che partono per questa città per entrare nella banda della musicale cittadina ma come in ogni favola che si rispetti incontrano il cattivo di turno, ovvero dei briganti. Il finale è noto e ricordando la storia del loro magico concerto vale la pena di perdersi per le stradine del quartiere medievale di Schnoor formato da un suggestivo insieme di piccole case di artigiani e botteghe. L’atmosfera della Strada tedesca delle fiabe si respira camminando.
La seconda tappa: Bad Oeynhausen
Dopo Brema si prosegue il cammino per arrivare nella regione del Mittelweser caratterizzato da una natura integra e con panorami splendidi. La destinazione è prima la città di Nienburg e in un secondo tempo Bad Oeynhausen, famosa per le sue sorgenti termali, i giardini che profumano dell’atmosfera del passato e le costruzioni nobiliari di quando questa non era Germania. Ma Prussia. L’appuntamento con le favole è al museo delle fiabe (“Deutsches Märchenmuseum”) ma qui anche le sorgenti regalano un ambiente unico: il Siel Park o il Kurpark sono spazi perfetti per una sosta rilassante e il parco Aqua Magica propone un ricco calendario di eventi. L’atmosfera leggendaria si beve e si respira.
Simbolo della strada: Hameln
Bastano meno di cinquanta chilometri per arrivare ad un altro luogo simbolo della Strada tedesca delle fiabe: Hameln. La riprova arriva dal titolo originale di una delle più famose favole dei fratelli Grimm: Der Rattenfänger von Hameln che, tradotta, non sarebbe altro il Pifferaio magico di Hameln. La storia è notissima: la cittadina invasa dai topi che pareva impossibile debellare. Fino a che un giovane con un flauto magico si offrì, in cambio di denaro, di salvare la città. Detto fatto: si mise a suonare e tutti i topi lo seguirono fino al fiume dove fecero una brutta fine.
Ma le fiabe, si sa, spesso hanno finali amari e questa non fa eccezione tanto che, per colpa della tirchieria degli abitanti del paese, furono i bambini di Hameln a trovarsi in una brutta situazione. Almeno così dice una delle versione della favola che, come spesso accade, ha così tante varianti che forse solo qui, potranno essere confrontate. Anche perché in un parco cittadino, durante l’estate, ogni domenica la favola viene messa in scena. Non solo: sempre alla domenica, di mattina, si rappresenta anche un musical basato sulla stessa vicenda alla Hochzeitshaus-Terrasse.
Per sapere tutto sulle varie versioni della storia e sulle tante citazioni imperdibile è la visita al museo della cittadina che anche per le sue strade aggiunge attualità alla favola: infatti si può passeggiare intorno alla fontana dedicata all’acchiappatopi e persino dinnanzi alla sua casa. S’intende da favola.
Quarta tappa Bodenwerder – La casa del Barone
Bodenwerder è una piacevole cittadina tra le distese verdi della Bassa Sassonia e sarebbe una sosta piacevole in ogni caso. Chiunque si rilasserebbe passeggiando per la sua Weserpromenade, una strada pedonale che corre lungo il fiume, romantica e suggestiva. Ma qui c’è di più perché questa è una tappa della Strada tedesca delle fiabe dedicata ad un gigante della fantasia: il famoso Barone di Münchhausen. Il barone è un personaggio letterario, protagonista di un romanzo, ma non solo perché qui nacque e qui nella chiesa è custodita la sua salma.
Per questo in paese esiste anche nel palazzo del municipio Münchhausenmuseum che raccoglie cimeli del barone e altre curiosità. D’estate vengono invece allestite opere teatrali ispirate alle sue storie. E uno che raccontava di essere andato sulla luna in sella ad una palla di cannone e di essersi tirato fuori dalle sabbie mobili afferrandosi da solo per i capelli ha sempre sorprese degne della strada delle favole. Intanto che siete in zona però non perdetevi le passeggiate intorno al paese e la visita ad alcuni villaggi come Rühler Schweiz. Per i più romantici ci sono anche le crociere sul fiume Weser: navigherete scortati dai cigni.
Andiamo da Cenerentola
Chissà quante bambine lo hanno sognato: incontrare Cenerentola. Qui, in teoria è possibile, percorrendo la strada per qualche chilometro verso sud dirigendosi verso il castello di Burg Polle. Inutile dirlo: c’è un castello. Non è propriamente in perfette condizioni ma poco conta: questo è il castello in cui la fanciulla avrebbe danzato con il principe fino al momento di fuggire. E perdere la scarpetta.
Voi cercate la calzatura visitando le rovine e godendovi il panorama sulla valle del Weser e passeggiando tra le casetta a graticcio del paese. Ogni passo vi regalerà la sensazione di camminare, appunto, in una favola o nel plastico di un gigante giocherellone. In estate poi il top: nelle strade si mette in scena la fiaba. A volte è bello tornare bambini.
Sesta tappa della Strada delle fiabe: Oberweser
Sarà la natura ancora splendida, i panorami e i borghi fatti di case colorate con i graticci: ma qui la favola non poteva essere una. Ma almeno due. Nel cuore della regione del Reinhardswald, a Oberweser, a circa 30 km da Göttingen, i fratelli Grimm hanno infatti ambientato due delle più famose storie fantastiche della storia: Biancaneve e i sette nani e il Gatto con gli stivali.
Una volta arrivati anche voi penserete che in fondo non vi sembra per nulla improbabile che nel bosco degli ometti sorridenti escano a scavare mentre Biancaneve accudisce la casa. Il panorama è infatti formato da boschi e borghi e nelle radure, in particolare per chi scelga di viaggiare in bici, non è raro vedere animali selvatici. Insomma, chi l’ha detto che una favola non può essere reale?
Settima tappa: Hofgeismar e Trendelburg
Dopo Oberweser abbiamo imparato che qui la natuta è magica: proseguendo ne avremo una conferma. Continuiamo il nostro cammino lungo la Strada tedesca delle fiabe guidando verso Hofgeismar, una cittadina assai piacevole soprattutto per chi ami vivere lo sport all’aria aperta pagaiando o pedalando. Una visita per le strade del centro vi consentirà di apprezzare il fascino del municipio e della chiesa cittadina per poi fare una doverosa sosta in una birreria per una sosta dissetante. Quindi torniamo alle favole dirigendoci verso il castello di Sababurg.
Il nome vi dice poco? Strano. E’ qui infatti che è ambientata la storia della Bella Addormentata, risvegliata dal suo magico sonno grazie al bacio del suo bel principe. Il castello, edificato a partire dal 1300, è imponente e spettacolare: sovrasta la foresta del Reinhardswald e il parco degli animali di Sababurg che dal 1570 è in pratica lo zoo più antico d’Europa anche se all’epoca era solo una riserva naturale. Qui, nel castello e nei suoi dintorni si svolgono spettacoli, mostre d’arte, concerti e per quelli che vogliono sentirsi un po’ principi è possibile anche dormire nelle stanze del castello.
Inutile dirlo: il romanticismo è garantito. Ogni sabato, al pomeriggio, la fiaba viene rimessa in scena. Poi bastano pochi chilometri per un nuovo salto nel mito: a Trendelburg, c’è invece la torre che, vuole la favola, abbia ospitato Raperonzolo. Il panorama è splendido e nelle giornate di sole i colori indimenticabili. Ovviamente anche qui si organizzano spesso eventi a tema.
Il Museo dei Fratelli Grimm
La prossima tappa della Strada tedesca delle fiabe è a Kassel, una città sulle rive del fiume Fulda che un tempo era splendida ma è stata distrutta durante la guerra e nella ricostruzione ha perso parecchio del suo fascino.
Qualcosa però è rimasto come il palazzo Wilhelmshöhe, costruito nel 1786 e che si trova nella parte alta della città e dal cui parco si godono splendide vedute e la rocca Löwenburg, una replica di un castello medioevale. Ma qui, per chi ama le favole, c’è altro: qui nel cuore del land dell’Assia, sorge il museo dedicato nel 1959 ai fratelli Grimm. Si trova nel palazzo Bellevue e permette di avere uno sguardo d’insieme sull’opera di questi due filologi e linguisti diventati celebri per le fiabe ma che in realtà volevano raccogliere un patrimonio di tradizioni popolari. Ovviamente oltre alla filologia c’è anche una parte più fantasiosa per penetrare nel mondo della fantasia e del sogno.
Nona tappa della Strada tedesca delle fiabe: Schwalmstadt.
Dopo Kassel si continua verso sud sempre guidando tra boschi e aree rurali che ovviamente hanno fatto da sfondo ad una delle favole più famose al mondo: Cappuccetto rosso. Qui, nella zona di Schwalmstadt, secondo la storia, abitava la bambina a cui la nonna diede un cappuccio di colore rosso: e il resto è noto. Tanto noto che la favola viene messa in scena nelle strade medievali del borgo sfruttando come scenario le antiche case e gli scorci emozionanti di due quartieri chiamati Ziegenhain e Treysa. C’è anche un museo con costumi e manufatti. L’unica cosa che manca è il lupo.
Decima tappa: Marburg, Christenberg e Alsfeld
Questa è la strada delle favole: e quindi il panorama è adeguato. I paesi sono borghi tranquilli, le strade nastri di asfalto che sfiorano i campi e il tempo sembra scandito dalla natura. Una impressione che si ritrova percorrendo la penultima tappa della Strada tedesca delle fiabe, un tratto di circa quaranta chilometri che arriva a Marburg, una piacevole città medievale su un’ansa del fiume Lahn.
Il centro storico ha le solite caratteristiche: strade strette e lastricate, vicoli sghembi e palazzi a graticcio mentre al centro c’è la piazza del mercato con il municipio mentre in alto, sulla collina, troneggia un castello del XII secolo. Nel castello c’è un museo sulla vita di questa regione della Germania. Ma non solo: Marburg è sede di una celebre università, fondata nel 1527 e qui i fratelli Grimm hanno studiato legge e iniziato le loro ricerche sulla letteratura popolare. Ecco perché, e non poteva essere altrimenti a poca distanza, a Christenberg, sono ambientate le famose fiabe di Hänsel e Gretel e quella di Frau Holle.
Ma non solo: a circa chilometri si trova il borgo medievale di Alsfeld, un ennesimo scenario da fiaba in una natura splendida. E’ bello passeggiare nella piazza e nei vicoli fermandosi ad ammirare il municipio e il castello di Romrod dove è stato allestito un museo, l’ Alsfelder Märchenhaus, dedicato a Capuccetto rosso.
Undicesima tappa della Strada tedesca delle fiabe
Il nostro itinerario volge al termine: ma ci sono ancora cose interessanti da vedere. A Steinau an der Straße, i fratelli Jacob e Wilhelm Grimm hanno vissuto la loro infanzia. Lasciarono il paese solo per andare al liceo ma il legame con la zona di origine rimase e ancora oggi si coglie passeggiando per la strade che non hanno perso il loro fascino. Sulla piazza del mercato davanti al municipio è stata costruita, nel 1985 in onore dei Grimm, una fontana delle favole chiamata Märchenbrunnen. Non solo: c’è uno splendido palazzo in stile rinascimentale, il Brüder Grimm-Haus Steinau, che ospita il museo sulla vita, le opere e le attività dei fratelli Grimm
L’ultima tappa della Strada tedesca delle fiabe
La conclusione del viaggio lungo la Strada tedesca delle fiabe è per forza di cose a Hanau, la città natale dei Grimm che nel 1896 eresse in loro onore una statua nella piazza del mercato. Qui venne nel 1975 fondata la Strada tedesca delle fiabe e dal 1983 c’è un premio letterario che porta il nome dei due fratelli, il Brüder Grimm-Literaturpreis. Dal 1985 poi viene organizzato il Brüder Grimm-Festspiel, un festival in loro onore. Nel museo storico della città non manca poi una mostra sulla loro vita, le loro storie e le loro imprese. Mentre le loro creature, libere e felici, vagano tra le stanze e i sogni dei bambini di tutto il mondo.
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