Chiamatela pure “la Grassa”. Bologna non si offenderà. Anzi, con un sorriso bonario, vi offrirà pure un tortellino crudo da assaggiare. Proprio come per secoli hanno fatto le arżdåure – le massaie – numi tutelari dell’autoctono culto per la gola. Perché “la Grassa” per antonomasia, non si diventa per caso. Soprattutto quando sei anche “la…
Le cose da vedere a Bologna: i portici e i sapori della Grassa e della Dotta
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