Conosciuta come la “terra delle mille colline”, il Ruanda sta conquistando di nuovo i titoli dei giornali. E questa volta per un motivo positivo e rassicurante. Tutti infatti la ricordano per il devastante genocidio del 1994 ma da allora tutto è cambiato. E questa piccola nazione senza sbocchi sul mare sta facendosi conoscere come una delle destinazioni più emozionanti dell’Africa. Un senso tangibile di ottimismo ha da tempo invaso le sue città e i villaggi colorati dove gli abitanti accolgono i visitatori stranieri a braccia aperte per vivere bei safari. Il resto lo fa la natura che offre molte attrattive e un viaggio in Ruanda vi porterà tra colline nebbiose punteggiate da piantagioni di tè, montagne aspre e imponenti vulcani. E anche senza il mare ci sono le spiagge lungo il lago Kivu, uno dei più grandi bacini idrici dell’Africa.
Viaggio in Ruanda: dal genocidio alla rinascita
La trasformazione di questo paese è stata straordinaria. E non è una frase fatta. Nel 1994 quasi un milione di abitanti sono stati uccisi nelle loro case, nelle chiese e nelle strade durante una guerra civile senza un senso apparente. E senza nessuna umanità. Sono stati i giorni più bui della storia africana moderna e, a quel tempo, sembrava assolutamente impensabile che il paese potesse riprendersi. E che fosse possibile organizzare un viaggio in Ruanda per turismo.
Per fortuna, però, è stata una profezia sbagliata. In effetti, il paese ha cancellato quel periodo di terrore e ha cercato una nuova pacificazione che si sta mostrando reale e profonda. Lo dimostra il fatto che il livello di vita sta crescendo, la tranquillità è decisamente elevata – e non solo per gli standard africani – i servizi funzionano e c’è persino una sfida in corso che altri paesi dovrebbero seguire in particolare quando si tratta dell’uguaglianza di genere: già dal 2014 c’erano più donne nel parlamento del Ruanda che in qualsiasi altra parte del mondo.
Viaggio in Ruanda: alla scoperta dei suoi parchi
Ma un viaggio in Ruanda si spiega soprattutto con il desiderio di ammirare la sua natura: in effetti, tra le altre cose, il paese è diventato un pioniere nel turismo ecologico e ha investito grandi risorse per finanziare progetti di conservazione come la protezione della gorilla di montagna nelle foreste del Parco Nazionale dei Vulcani. Il risultato è che i trekking per vedere questi primati in via di estinzione sono ora l’attrazione principale di un viaggio in Ruanda, dove la famoso zoologa, Dian Fossey, ha studiato le grandi scimmie e ha ispirato il celebre film “Gorilla nella nebbia”.
Non solo gorilla, però. La foresta di Nyungwe è una delle più grandi foreste pluviali rimaste in Africa e ospita molte specie di primati oltre a rare orchidee e quasi 300 specie di uccelli. Situato tra le piantagioni di tè, il parco protegge una foresta pluviale in altura nella sezione ruandese dell’Albertine Rift. Qui sono stati creati buoni sentieri di trekking tra cui il sentiero delle cascate per gli amanti del birdwatching, il sentiero Gisakura Tea Estate per gli amanti delle scimmie e il sentiero Kamiranzovu per gli osservatori di elefanti. Un dettaglio però. Piove tantissimo: qui cadono oltre 2.000 mm di pioggia ogni anno. Preparate il kway.
Viaggio in Ruanda: trekking e vita sull’acqua
E, sebbene privo di sbocchi sul mare, il Ruanda ha saputo creare una sorta di un’atmosfera balneare sulle rive del lago Kivu grazie alla spiagge di Gisenyi e a quelle delle baie di Kibuye. Si tratta di uno grandi laghi africani che copre una estensione di 2.700 kmq al confine tra Ruanda e la Repubblica Democratica del Congo. Tre città lacustri, Cyangugu, Kibuye e Gisenyi, stanno aumentando la loro popolarità tra i turisti che alternano i trekking con gli sport acquatici e il bird watching.
Proseguendo il viaggio in Ruanda alla scoperta dei suoi parchi si arriva poi al parco di Akagera, al confine con la Tanzania, che comprende diversi ambienti tra cui savana, montagne e paludi in 1.200 kmq di territorio. Prende il nome dal fiume Akagera che lo attraversa e le sue pianure sono amate per i safari visto che permettono di ammirare un grande numero di animali tra cui alcuni dei big five oltre a mandrie di erbivori. I campi sul fiume sono invece perfetti per chi ama seguire il volo di grandi uccelli.
Il miglior parco del Ruanda è poi considerato il Parco Nazionale dei Vulcani che si trova nel Ruanda nordoccidentale, non lontano da Kigali. E’ un paradiso per scoprire la vita dei primati che abitano intorno alle montagne Virunga ed è il posto migliore in Ruanda per vedere i gorilla di montagna. Ci sono percorsi anche per scalare i vulcani Karisimbi e Bisoke, visitare i laghi e le grotte del parco e visitare la tomba della famosa Dian Fossey. La città di Musanze, con il suo vivace mercato, si trova alla base dei monti Virunga e costituisce una buona base da cui partire per esplorare il parco.
Viaggio in Ruanda: la capitale Kigali
Infine durante un viaggio in Ruanda sempre più persone dedicano qualche ora o qualche giorno per scoprire Kigali, la vivace capitale del Ruanda. Sebbene Kigali sia piccola e non particolarmente scenografica, è il cuore amministrativo e finanziario del Ruanda e un’ottima base da cui iniziare i viaggi. Ospita numerose attrazioni interessanti come il memoriale dedicato al genocidio del 1994, e l’Hotel Milles Collines (reso famoso nel film Hotel Rwanda).
Qui si trovano hotel di buon livello e anche una discreta scelta di ristoranti oltre ad un mercato sempre pieno di vita. Ovviamente non c’è molto in termini di vita notturna ma tuttavia ci sono alcuni bar e locali che raccolgono anche la piccola schiera di coloro che lavorano nel mondo del cinema locale: qui è nato Hillywood, il cuore pulsante della nascente industria cinematografica di questa parte dell’Africa. La posizione di Kigali la rende una comoda sosta per un viaggio in Ruanda e nei paesi vicini grazie a buoni collegamenti stradali con le città in Uganda, Tanzania e Burundi.
Viaggio in Ruanda: quando andare e il clima
Nonostante la sua vicinanza all’equatore, a causa dell’alta quota della maggior parte del paese, il Ruanda ha un clima temperato con temperature che non superano spesso i 25° C. La lunga stagione secca va da giugno a settembre e ci sono due stagioni delle piogge, la prima da metà marzo all’inizio di giugno e quella delle piccole piogge che va da metà settembre a dicembre. Il momento migliore per vedere i gorilla è la stagione secca così come per i safari nel parco di Akagera perché la sete attirerà gli animali vicino alle pozze d’acqua. In questa parte dell’anno anche le strade sono meno pericolose e il rischio di malaria è più basso
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