Non è certo una metropoli e lo sa. Ma è come una vezzosa che si compiace della sua taglia minuta, del suo essere una capitale a misura d’uomo, di risultare una città che si vive e si gira bene in bicicletta. E che, come se non bastasse, sa di essere un luogo dove la natura si rispetta: tanto che nel 2016 è stata premiata come capitale verde d’Europa. Questa è Lubiana (anche se andrebbe scritta Ljubljana), una città di 280mila abitanti che nonostante sia la capitale di un paese che arriva a malapena alle dimensioni della metà della Svizzera (e che forse molti faticherebbero a riconoscere per certo sulla mappa) trasuda un suo fascino sottile che deriva da una lunga storia e dal fatto di essere da sempre stata al centro di flussi di popoli e di eventi. E la prova sta nelle facciate delle sue case dove si mescola architettura barocca, rinascimentale e Liberty. La nostra guida di Lubiana parte da un fatto evidente: la città negli ultimi anni è diventata sempre più una destinazione comoda per un fine settimana soprattutto da parte dei giovani che amano spostarsi in Europa magari con le low cost. Questo è valido soprattutto nel periodo delle feste invernali quando il mercato di Natale invade le strade di Lubiana, il castello e le strade sono ben illuminate dalle luminarie e la stazione sciistica di Krvavec, a soli 35 minuti di auto, offre anche la possibilità di una pausa sulla neve.

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Guida di Lubiana: lunga storia e nuova vita

Lo abbiamo detto e lo ricorda qualunque guida di Lubiana: la città è compatta ma vanta una miriade di stili architettonici, un pittoresco centro storico e una popolazione giovane che affolla i bar e ristoranti con l’energia di una città molto più grande. A differenza di gran parte del resto della Jugoslavia, dopo 1991, gli anni post-comunisti della Slovenia sono trascorsi relativamente senza problemi. Ora il paese fa parte della UE e l’economia viaggia abbastanza bene e anche questo rende più piacevole un viaggio a Lubiana dove è facile scoprire come lo stile di vita mescoli influenze mitteleuropee con quelle mediterranee. Ecco perché qui non suona strano mangiarsi un gelato italiano dopo una abbondante porzione di goulash ungherese. Anche questa mescolanza attira molta gente che, così come gli abitanti del luogo, si rilassa trascorrendo il tempo nei tanti caffè all’aperto affacciati sulle strade lastricate. E d’inverno nessuna paura: le terrazze dei locali sono riscaldate e il rito si mantiene valido. Soste pigre a parte,  la guida di Lubiana vi proporrà anche una visita ad alcuni musei, gallerie oltre ad un castello sulla collina da cui godere il panorama fino all’orizzonte. In più ci sono anche le possibilità di trascorrere un po’ di tempo sul fiume che la attraversa, la Ljubljanica, che è perfetto per passeggiate pomeridiane invernali o gite in barca.

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Guida di Lubiana: la mano dell’architetto

L’architettura è un mix di rinascimentale, barocco e liberty, ma durante la vostra visita sentirete che c’è un nome che continua a saltar fuori. E’ quello dell’architetto Joze Plecnik, nato a Lubiana nel 1872, educato a Graz, in Austria, e poi vissuto a Praga per 10 anni dove ha contribuito a rinnovare il Castello di Praga. Ispirato dall’architettura greca e romana classica mescolate con influssi bizantini, islamici e persino dell’Antico Egitto Plecnik ritornò nella sua città natale e ha lasciato il segno su molte delle sue strutture fondamentali – la Biblioteca Nazionale e Universitaria, il Mercato Centrale, le sponde del Ljubljanica, il Triplice Ponte e il parco Tivoli per citarne solo alcuni.

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Per la nostra visita, seguendo la più semplice guida di Lubiana,  partiamo da uno dei simboli della città: il castello. Questa imponente punto di riferimento domina la città, offrendo una vista spettacolare sul fiume Ljubljanica e sulla città vecchia con lo sfondo sempre emozionante delle Alpi. Una ripida strada lastricata si snoda dal centro storico fino alla fortezza medievale che risale originariamente al 11° secolo. Il complesso del castello comprende un museo, due ristoranti (ovvero Gostilna na gradu e Strelec) e la cappella, e l’accesso al castello è garantito da una funicolare panoramica. I visitatori possono ammirare la vista dalla imponente torre del castello, passeggiare per i giardini tranquilli, conoscere la storia locale in una delle esposizioni che permettono di coprire tutta la storia slovena dalle più antiche tracce di presenza umana di circa 200mila anni fa. Il castello ospita eventi culturali e in estate anche un cinema all’aperto. Per chi ama il genere nel castello si trova anche il Museo delle marionette gestito dal Lutkovno gledališče Ljubljana (il locale Teatro), che presenta la tradizione  di marionette e dei burattini in questo territorio.

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Proseguendo la passeggiata tra le pagine della  guida di Lubiana non dobbiamo tralasciare la cattedrale di San Nicola, una cattedrale barocca, dedicata al patrono dei pescatori, che risale agli inizi del 18° secolo ma che è stato rinnovata e che ora vanta bei portali di bronzo scolpito aggiunti per la visita del Papa nel 1996. Le porte raffigurano lo sviluppo del Cristianesimo in Slovenia mentre l’interno si presenta riccamente decorato anche se il punto di maggior interesse sono l’imponente cupola e gli affreschi di Giulio Quaglio.

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Guida di Lubiana: l’ex caserma dove si fa musica

Volete qualcosa di più moderno? Nessun problema, Lubiana ha quello che fa per voi. Stiamo parlando dell’ex caserma di Metelkova. Si tratta di un centro di cultura alternativa dove hanno trovato sede e collocazione diversi club e locali che propongono serate musicali, dj set e altri eventi sempre tarati sui gusti di giovani più alternativi. A volte questi spazi ospitano anche mostre e altri appuntamenti non solo musicali e festival. Il tutto in un complesso di ex caserme austroungariche del 19° secolo in teoria destinate alla demolizione che sono state occupate e date a nuova vita.

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Dopo avere trascorso qui la serata possiamo riprendere il nostro vagabondare dedicando un po’ di tempo a passeggiare lungo il fiume, attraverso il piacevole centro storico, prima di andare a vedere la casa di Joze Plecnik che, lo abbiamo già detto, è in gran parte responsabile dell’aspetto attuale della città dove ha saputo mescolare linee classiche e influenze assai diverse tra loro. La casa, che ospita l’arredo originale, sia all’interno sia all’esterno e la mostra stabile del museo dedicato all’architetto, permette di conoscere l’opera di Plečnik e il suo percorso professionale. Sono esposti progetti e disegni oltre a plastici di sue creazioni come la Biblioteca nazionale e universitaria ma anche bozzetti di opere mai divenute realtà come una nuova cattedrale e un palazzo per il Parlamento.

Quindi proseguiamo con una sosta all’imponente Museo Nazionale della Slovenia che si trova in un bel palazzo in stile neo-rinascimentale ed è il più interessante e popolare tra i molti musei di Lubiana. Accanto ad affascinanti mostre temporanee che ruotano nelle sue sale la mostra permanente si compone di varie opere d’arte e reperti archeologici tra cui spiccano, ad esempio, un rarissimo esemplare di flauto appartenuto ad un uomo di Neanderthal vissuto 60.000 anni fa ma anche antichi manufatti paleolitici rinvenuti all’interno delle tante grotte carsiche e reperti dell’epoca in cui il territorio della Slovenia faceva parte dell’Impero romano. Non a caso: la attuale città sorge dove oltre 2000 anni fa c’era la città romana di Emona.

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Guida di Lubiana: tra draghi e mercati

Quindi la nostra guida di Lubiana suggerisce una sosta quasi obbligatoria al mercato centrale che non è solo un luogo dove acquistare prodotti alimentari ma un vero luogo d’incontro. Il mercato centrale è sia all’aperto sia al coperto, lungo il fiume Ljubljanica, e vi si trovano tutti i prodotti tra cui le produzioni biologiche che arrivano direttamente dalle fattorie della zona.

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Quindi dopo avere ammirato piazza Prešernov che già nel medioevo era un importante snodo della città e ora offre un elegante punto di incontro circondato da palazzi borghesi puntate al posto giusto per concedervi un selfie da condividere con gli amici: il ponte dei draghi. E’ uno dei luoghi simbolo della città, un po’ per la sua storia e un po’ per la potenza dei draghi che lo ornano. Nato all’epoca della Secessione, all’inizio del 1900, vanta parecchi record: è stato il primo manufatto in cemento armato e il primo ad essere asfaltato oltre ad essere uno dei più grandi esempi di questo tipo di ponti in Europa. Doveva essere dedicato a Francesco Giuseppe; peccato, è passato alla storia per i draghi. Anche a Lubiana la storia spesso fa scherzi a quelli che si credono potenti e immortali.