E’ un antico gioiello circondato da uno scrigno. Strano però che il gioiello sia di pietra e il contenitore che lo protegge e l’avvolge sia d’acqua salata. Con queste condizioni straordinarie non è un caso se è diventato una specie di icona: la sua immagina la conoscono tutti e tutti, prima o poi, sognano di andare a visitarlo. Eppure, la guida di Mont Saint-Michel parla chiaro: stiamo parlando di un isolotto roccioso con una circonferenza di appena 960 metri piazzato in mezzo alle sabbie e alle maree della Bretagna. Detto così pare poca cosa. Ma lo abbiamo detto: è un gioiello e tutti impazziscono per le cose preziose.

Guida di Mont Saint-Michel

Guida di Mont Saint-Michel: un  gioiello sul mare

La riprova del fascino unico di questo luogo arriva dai numeri: si tratta di una delle destinazioni turistiche più visitate di Francia, dopo solo la Tour Eiffel e la Reggia di Versailles, e in un anno arrivano qui da ogni parte del mondo oltre tre milioni di persone. Se pensate però che lo spazio è quello che è – poco- e che i visitatori sono praticamente concentrati in pochi mesi capirete che spesso sia praticamente invaso da una folla che ne rovina l’atmosfera profanandola con rumore e sguaiatezza. Ed è un vero peccato perché vedere Mont Saint-Michel è davvero una emozione.

Permettete allora un consiglio quindi che quasi nessuna guida di Mont Saint-Michel propone: se potete, provate a venire in questi luoghi fuori stagione, anche quando magari fa freddo e temete la pioggia. Tanto, lungo la costa settentrionale, nella regione della Bassa Normandia, al confine con la Bretagna, piove tutto l’anno e il clima muta continuamente. E quindi tanto vale indossare un maglione in più. Ma avere tutta per se quella che viene chiamata «La Meraviglia d’occidente».

Guida di Mont Saint-Michel

La meraviglia d’Occidente

E’ un modo di dire: ma quella roccia che sorge dalla marea con la sua abbazia in cima è davvero qualcosa di magico. E come detto, per questo capolavoro di arte medievale, non è fuori luogo la definizione di “La Merveille”.

Il nome all’isola lo ha dato – secondo la leggenda – San Michele Arcangelo in persona che apparve per tre volte in sogno al vescovo d’Avranches, Aubert chiedendogli di innalzare una chiesa su quello scoglio. Il vescovo, evidentemente distratto, per due volte non fece quanto gli era stato chiesto. Naturale che l‘angelo, alla fine, decise di spiegarsi meglio: toccò col il dito il cranio del religioso, perforandoglielo.

Inutile dirlo: il vescovo Aubert non perse più tempo e il 16 ottobre del 709 fece consacrare la prima chiesa. Da allora questa isola non ha mai smesso di attirare pellegrini e visitatori.

Facciamo come loro: entriamo dalla Porte de l’Avancée, superiamo la Porte du Boulevard e i suoi cannoni e infine percorriamo la Grand Rue, fiancheggiata da edifici di sette secoli fa puntando decisamente verso l’alto. Ricordatevi che la pendenza è notevole e ci sono anche delle scale: per la precisione si salgono circa 200 metri lungo le strade del villaggio. Poi ci sono da  affrontare i 350 gradini di quella che viene chiamata la Grande Degré (la Grande Scalinata).

Salire verso l’abbazia

Quindi è inutile dirlo: le scarpe comode sono d’obbligo. Detto questo si capisce perché il consiglio è quello di andare subito in cima, godendosi poi il piacere della discesa. Il punto di partenza, ovviamente, è l’abbazia che si trova arroccata sulla cima della collina.

Quello che si può vedere a Mont Saint-Michel oggi è molto diverso da quello che voluto e progettato dai duchi e dai re francesi a partire dal 966. Ci sono stati, nei secoli, incendi, crolli, aggiunte e mille ripensamenti. Ma tuttavia l’atmosfera, soprattutto se non c’è folla, è magica e vale la pena di sostare nel chiostro. Poi lasciare andare lo sguardo dal sagrato.

Il piano più basso ha giardini tranquilli e un’ampia sala chiamata “Aumônerie“, che nel XIII secolo era un dormitorio per pellegrini. Al piano intermedio si trova la “Salle des Chevaliers”  a volta, dove venivano ricevuti i nobili cavalieri, e la “Crypte des Gros Piliers” (Cripta dei grandi pilastri).

Guida di Mont Saint-Michel

Alla scoperta del chiostro e della chiesa

Al secondo piano si trova l’area più ricca di fascino dell’abbazia. Qui si possono scoprire il chiostro, il refettorio e la chiesa abbaziale. Progettati per ispirare un senso di tranquillità, i chiostri sono un musicale susseguirsi di 220 graziose colonne di granito in doppie file alternate che paiono una partitura di pietra.

Bellissima è poi la chiesa abbaziale iniziata nel 1020, con una maestosa navata romanica e un coro gotico fiammeggiante realizzato tra il XV e il XVI secolo.  Una volta ammirata la chiesa un ultimo sforzo lungo la scale de Dentelle per arrivare alla Grande Terrasse de l’Ouest. Davanti si spalanca il mare e il balletto instancabile delle maree.

Ogni guida di Mont Saint-Michel, d’altra parte, spiega che qui il movimento dell’acqua è, davvero, qualcosa di unico. Il mare sale alla velocità di sei chilometri all’ora – ecco perché andare a piedi nella baia senza guida è pericolosissimo – e secondo alcuni questo sarebbe il punto dove la marea è più alta: ben 15 metri. In realtà il record spetta ad un altro luogo ma comunque una onda che sale questa velocità è uno spettacolo che fa battere il cuore.

Il panorama sul mare dai bastioni

Ma prima di dedicarci al mare rendiamo ancora omaggio al lavoro dell’uomo. L’isola è infatti circondata da antichi bastioni destinati a proteggerla dalle invasioni. Infatti, durante la Guerra dei Cent’anni, l’isola di Mont Saint-Michel divenne una fortezza impenetrabile e ancora oggi è possibile passeggiare intorno allo  Chemin des Remparts , ovvero la via dei bastioni, per godere il panorama arrivando fino al ponte di osservazione della  torre Nord del XIII secolo che è un buon posto per vedere Mont Saint-Michel e la sua baia assediata dall’acqua.

Per arrivare ai bastioni basta superare varcare le prime due porte che conducono al borgo quindi, dopo il ponte levatoio Porte du Roy, una svolta a destra porta allo Chemin des Remparts. Ognuno può scegliere quanto soffermarsi  in questo luogo dove il tempo pare viaggiare all’indietro.

I musei, la chiesa e il borgo antico

Poi, volendo, si può concedere anche un po’ di tempo ai musei locali che spaziano dal Musée Historique, che ricostruisce il passato della zona al Musée Maritime, perfetto per chi ama il mare e le maree o alla bella Eglise Paroissiale Saint-Pierre del 16esimo secolo.

Guida di Mont Saint-Michel

Quindi lasciate andare i piedi, riempitevi gli occhi di ogni scorcio e vecchia pietra, godetevi tutto quello che si può vedere a Mont Saint-Michel e riflettete se ve la sentite di pagare una frittata 35 euro: se è così entrate nel celebre locale La Mère Poulard. Si trova al numero 18 della Grande Rue,  è stato fondato nel 1800, e forte del suo blasone propone prezzi elevatissimi. Nonostante questo c’è sempre la coda di clienti fuori dalla porta. La frittata arrotolata che serve è ritenuta la più famosa del mondo.

La passeggiata nella baia

Infine, uscite dalle mura e andate nella baia dove, accompagnati da guide esperte (attenzione: da soli è pericoloso) si può camminare sulla sabbia lasciata scoperta dalle maree. E’ una esperienza strana e magica: ci sono le sabbie mobili e sembra di essere pellegrini medievali. Esistono percorsi per tutti i gusti e di diverse durate e persino gite a cavallo o in bici. Una cosa è certa: vedere Mont Saint-Michel da qui, dal centro della baia, è speciale. Pare davvero che si possano  incontrano gli angeli.

La guida di Mont Saint-Michel: come arrivare e dove dormire

Per accedere al monte si può parcheggiare l’auto nel nuovo parcheggio a 2,5 chilometri dall’isola. Dal parcheggio si può camminare oppure prendere la navetta gratuita (che ferma a 400 metri dalle mura). Le navette sono molto comode e  frequenti.

Dormire nel borgo di Mont Saint-Michel è molto caro e l’offerta è scarsa. Inoltre i ristoranti sono pochi e decisamente turistici. Molto meglio allora dormire nei dintorni avendo così la possibilità di andare e tornare anche al tramonto per vedere l’isola quando cala il sole. A una trentina di km poi c’è la città di Saint Malo, dove si trova anche una vivace vita serale.