Per molti è solo il posto dove per decenni si sono sfidati gli eroi su due ruote del Motomondiale. Ed è un peccato perché le cose da fare e vedere a Brno, la seconda città della repubblica Ceca, sono molte. E quella che per troppo tempo è stata la sorellina povera della reginetta Praga, o la cugina umile di Vienna, è in realtà una vezzosa che sa conquistare chi arriva. Proprio per questo, sempre di più, si sta svelando al mondo.

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Cosa vedere a Brno: la sorella minore di Praga e Vienna

Ma rispetto alle sue più note e vicine concorrenti – Praga e a poco più di 200 km, Vienna a 135Brno non ha complessi di inferiorità. Come è normale per quella che è stata a lungo una capitale. Con i suoi 400mila abitanti sa di poter offrire cultura e divertimento per tutti i gusti; grazie alla sua vivace popolazione studentesca si concede una piacevole e allegra vita serale; il resto lo fanno l’ambiente naturale, tra i vigneti della Moravia meridionale, e il retaggio storico. Di quando questa, appunto,  era la capitale della Moravia.

Brno è stata fondata circa 1000 anni fa ed ha ricevuto lo status di città nel 1243 diventando, come detto, per secoli una capitale fino a quando, nel 1918, venne inventata la Cecoslovacchia e nel 1948 all’inizio della Guerra Fredda quando i sovietici ne hanno cancellato l’autonomia. Ma non ne hanno potuto azzerare l’eredità accumulata nel tempo fatta di palazzi e grandi chiese, architetture imponenti e di castelli ma anche, dettaglio non banale, da un comune e condiviso piacere nel vivere e godersi la vita.

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E così, sia d’estate sia d’inverno ci si può rilassare approfittando dell’ampia scelta di locali o mescolandosi alla gente del posto tra serate nelle enoteche, ai festival musicali o gironzolando tra i mercatini di Natale.

Una città da girare a piedi

Tutto questo tra l’altro, si vive, come ogni guida di Brno vi racconterà già nell’introduzione, senza nessuno sforzo: il centro storico è compatto e si gira comodamente a piedi, le cose da vedere sono a portata di passeggiata e si passa senza fatica dalle sale, un tempo arcigne della fortezza dello Spielberg – o Špilberk in ceco, quella che vide le prigioni di Silvio Pellico – ai grandi prati del parco di Lužánky o le distese di alberi e fiori del Botanicka Zahrada.

Il punto di partenza comunque per andare a vedere Brno è náměstí Svobody ovvero la triangolare piazza della Libertà. Si tratta di una piazza assai antica, l’origine risale al XIII secolo, circondata da edifici importanti come la casa dei Signori di Lipá con scene mitologiche e bibliche sulla facciata, il neorinascimentale palazzo Klein e la casa dei quattro giganti con le loro statue.

Nella piazza in più spiccano diverse sculture, tra cui la Colonna della peste del ma soprattutto l’orologio astronomico di Brno, un obelisco alto sei metri in granito nero, che ricorda un proiettile. E che alle 11 ogni giorno fa cadere una pallina da una delle sue tante aperture.

La piazza del mercato. E i suoi segreti

Proseguendo il viaggio tra le cose da vedere a Brno basta una breve passeggiata per arrivare a piazza Zelný trh. Qui non si viene per vedere monumenti ma per mescolarsi alla gente del posto che affolla quello che è il mercato ortofrutticolo. Per la gente del posto si chiama “mercato dei cavoli”. Non ci sono solo quelli però ma frutta, verdura e fiori e molte cose da vedere.

Oltre alle bancarelle degli agricoltori spicca anche una monumentale fontana barocca,  la Fontana del Parnas del 17° secolo , ma anche una statua di Mozart: il grande musicista ad appena 11 anni si esibì qui nel teatro Reduta che è il più antico teatro dell’Europa centrale. E tutto intorno anche altri palazzi a metà tra il gotico e in rinascimentale.

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Questo è il sopra: ma le guida di Brno vi dirà di andare anche sottoterra. Proprio sotto la piazza, tra i sei e gli otto metri nel sottosuolo, infatti si spalanca un labirinto di cantine e depositi  che si può visitare. Scoprendo anche lo spazio sotto una antica osteria ma pure il laboratorio di un alchimista.

Ristoranti, pub. E un macabro segreto

Ma non è l’unica cosa nascosta alla vista tra quelle da vedere a Brno: non lontano si trova infatti una altra bella piazza, chiamata Jakubák, che è uno dei luoghi più vivaci della città con locali, ristoranti e ritrovi ma con un lato formato da una chiesa: quella di San Giacomo. Che a sua volta cela un macabro segreto.

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Sopra si innalzano la sua torre alta 94 metri e le sue splendide navate, mentre sotto il pavimento ecco un enorme ossario. Il secondo più grande dopo quello di Parigi. Nel 2001 durante dei lavori è tornato alla luce questo dedalo sotterraneo dove si calcola siano stati deposti i resti di circa 50mila persone morte nei secoli a causa dei peste, epidemie, fame e guerre.

Volete qualcosa di più lieto e meno cupo? Nessun problema, la distanza è poca e ci aspetta la piazza del Vecchio Municipio. Il palazzo, dal 1935, non ospita più il centro della politica locale ma piuttosto un centro di informazioni e una mostra permanente. Ma è comunque il posto giusto per godere di un punto di osservazione speciale su Brno.

Il drago della città nel vecchio municipio

Il municipio o Stara Radnice, risale all’inizio del XIII secolo ed è un trionfo di decorazioni che culminano nella porta tardo gotica, un capolavoro riccamente decorato del 1510.

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Concedetevi anche una passeggiata nel cortile, che d’estate ospita spesso concerti. Poi buttate l’occhio nelle sale dei Cristalli e degli Affreschi ma soprattutto rendete omaggio a uno dei simboli della città: il drago di Brno. Si trova appeso al soffitto e la leggenda vuole che fosse un drago, appunto, che viveva in un lago vicino alla città. In realtà, molto più banalmente, è il corpo di un coccodrillo impagliato portato in dono nel 1608 da una delegazione turca in visita.

A questo punto, dopo una sosta doverosa in uno dei tanti locali per assaggiare uno dei vini della Moravia o una pinta di Starobrno, la classica birra ceca prodotta in uno stabilimento a poche centinaia di metri di distanza, sarà la volta si salire verso l’alto. La meta è per forza di cose la Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, arroccata sulla collina di Petrov, uno dei monumenti più amati del paese.

Cosa vedere a Brno

Da una piccola cappella ad una cattedrale

La sua storia è antichissima: l’origine risale al XII secolo quando fu costruita la prima cappella romanica che poi fu ampliata di volta in volta fino alla costruzione delle torre gemelle alte oltre 80 metri aggiunte all’inizio del 20° secolo. L’interno è in stile barocco e comprende diversi capolavori che meritano di essere ammirati fino alle 12. Quando ogni giorno accade una cosa curiosa.

Allora, invece di 12 rintocchi,  le campane ne suonano 11 e questa stravaganza risale al 1600. Allora gli svedesi circondarono la città per tre mesi: il generale assediante, stremato,  si diede un ultimatum: “mi ritirerò se non avrò preso la città entro mezzogiorno” promise. Gli abitanti però suonarono le campane un’ora prima e gli svedesi, convinti che fosse scaduto il loro tempo, ripresero le armi e tornarono in patria. Pare una follia: ma da 400 anni le campane, per questo, suonano in anticipo.

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La terribile fortezza di Silvio Pellico

Rimbombano invece di storia le sale della prossima meta: il castello dello Spielberg sorto nel XIII per proteggere sia le terre ceche che la città di Brno. Residenza dei signori di queste terre divenne un’enorme fortezza militare nel XVII secolo. Poi, nel 1783, come decretato dall’imperatore Giuseppe II fu trasformato in carcere per criminali gravi e prigionieri politici provenienti da paesi dell’intero impero austro-ungarico. Non a caso lo Spielberg era conosciuto come il carcere più duro d’Europa e qui finirono alcuni celebri prigionieri come i carbonari italiani. Tra cui il poeta Silvio Pellico.

Ora questa durezza si è stemperata. Da quassù si gode una splendida vista, nelle sale interne si trova il museo della città di Brno mentre spesso si svolgono anche spettacoli, un popolare festival shakespeariano e concerti.

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La villa patrimonio Unesco

Prima di concedervi una nuova sosta, se amate l’architettura andate vedere a Villa Tugendhat, costruita nel 1930 dall’architetto Ludwig Mies van der Rohe e considerata uno degli esempi più interessanti di architettura dell’inizio del XX secolo. Si trova in una elegante zona residenziale e fa parte del patrimonio mondiale dell’UNESCO grazie alla sua rivoluzionaria modernità – per l’epoca – che prevedeva anche l’uso di materiali inusuali come l’onice del Marocco, travertino italiano e legni esotici.

Infine tornare a Jakubák, la piazza della chiesa di San Giacomo e guardatevi intorno. Sicuramente vedrete giovani e meno giovani che si ritrovano e si danno appuntamento in uno dei tanti locali. Fate come loro. E allora dopo aver scoperto le cose da vedere a Brno inizierete ad apprezzarne un po’ l’anima. E mai più penserete che possa essere considerato solo un posto dove corrono le moto.