Si scrive Kenya, si legge safari. E non è un caso perché forse nessun altro posto sul pianeta evoca un tale spirito di avventura e un simile contatto con la natura. Per chi arriva la prima volta è emozionante il confronto con una simile diversità di ricchezze. E la fauna selvatica, naturalmente, è in cima alla lista delle cose da vedere. Perchè qui, e solo qui, è possibile tuffarsi nella enorme massa di animali che attraversano la savana durante la Grande Migrazione a Maasai Mara o trovarsi faccia a faccia con un elefante nell’Amboseli. O ancora, provare la meraviglia di ammirare il lago Nakuru affollato dalla macchia rosa di migliaia di fenicotteri. In più, per chi voglia sapere cosa fare e vedere in Kenya c’è anche la possibilità dell’incontro con gli abitanti di queste terre, le antiche tribù come il Maasai, i Kikuyu e i Samburu che mantengono le loro tradizioni vivendo in armonia con il mondo naturale.
Nella lista di cosa fare e vedere in Kenya, di là dei parchi celebri per i safari si trova un elenco di meraviglie che si trovano sul mare. I turisti possono fare snorkeling e immergersi sulle barriere coralline, rilassarsi sulle spiagge di madreperla, sperimentare la fusione di culture e cucine a Mombasa e Malindi e esplorare le isole tropicali legate alla cultura Swahili.
Topograficamente, il Kenya è molto particolare. Circondata da catene montuose la Rift Valley divide il paese. A est di questa enorme vallata, i visitatori possono sperimentare l’ascesa su vette innevate e pescare trote in torrenti gorgoglianti ma anche scoprire le grotte del parco nazionale di Hell’s Gate dove si trovano i geyser e sorgenti termali. Per un assaggio di storia coloniale invece non c’è luogo migliore della città di Nairobi, porta d’accesso a una delle destinazioni di viaggio più evocative ed emozionanti del mondo.
Cosa fare e vedere in Kenya: la riserva di Maasai Mara
La Maasai Mara è una delle riserve più belle del mondo. Allungandosi in direzione della Tanzania, la Maasai Mara è l’estensione settentrionale del Serengeti e forma un corridoio usato da sempre dalla fauna selvatica per spostarsi tra i due Paesi. Prende il nome dai Masaai, il popolo che vive queste terre e pascola le proprie mandrie secondo una tradizione antica di secoli. Nella loro lingua, Mara significa “screziato”: forse un riferimento al gioco della luce e dell’ombra degli alberi di acacia e dei cieli sempre turbinosi di nuvole.
Il parco è famoso per la “Grande Migrazione“: si tratta di un fenomeno che si ripete di anno in anno e che dura da luglio a ottobre quando milioni di capi di gnu, zebre e gazzelle si spostano nel Serengeti affrontando una lunga marcia che li porta ad attraversare anche il fiume Mara infestato di ippopotami e coccodrilli. Il parco è permette anche frequenti avvistamenti di leoni, ghepardi e leopardi – soprattutto nei mesi secoli da dicembre a febbraio. Un altro dettaglio importante è che grazie all’altitudine media della zona del parco, il clima qui è piacevole tutto l’anno.
Ubicazione: Narok County
Sovrastata dal monte Kilimanjaro, la vetta più alta dell’Africa, la riserva nazionale di Amboseli è uno dei parchi turistici più conosciuti del Kenya e rientra certamente nella guida di cosa fare e vedere in Kenya. Il nome Amboseli deriva da una parola Maasai che significa “terra della polvere”, una descrizione appropriata per le condizioni di estrema siccità del parco e del lago omonimo che è praticamente sempre in secca. La riserva è uno dei posti migliori in Africa per vedere grandi greggi di elefanti da vicino ma sono numerosi anche i branchi di giraffe, gazzelle, impala senza dimenticare leoni e ghepardi. Gli amanti della natura possono esplorare cinque diversi habitat all’interno del territorio del parco che vanno dal letto asciutto del lago Amboseli a zone umide ma anche savana e boscaglie. Nella zona è possibile poi incontrare gli abitanti di etnia Maasai che vivono nella zona circostante il parco.
Ubicazione: Distretto di Loitokitok, Rift Valley
Cosa fare e vedere in Kenya: lo Tsavo National Park
Il più grande parco del Kenya, lo Tsavo è, in realtà, tagliato in due e si divide in Tsavo Ovest e Tsavo Est. Insieme questi parchi comprendono il quattro per cento della superficie totale del paese e comprendono fiumi, cascate, distese di savana, colline vulcaniche, un massiccio altopiano di lava e un’impressionante catalogo della diversità di fauna selvatica. A metà strada tra Nairobi e Mombasa, lo Tsavo Est è famoso per gli avvistamenti di grandi branchi di elefanti che si bagnano nelle pozze e si rotolano nelle distese di polvere rossastra. Il fiume Galana, circondato da palme, si snoda attraverso il parco offrendo la possibilità di ammirare il contrasto tra le zone di vegetazione lussureggiante e pianure aride. Altri punti da non perdere sono l’altopiano di Yatta, il più lungo flusso di lava solida al mondo e le cascate del Lugard che si trasformano in rapide e piscine naturali dove si rilassano enormi coccodrilli.
Tsavo Ovest è invece una zona più umida e varia come aspetto e qui si trovano anche alcune delle parti più spettacolari del parco. Tra queste ci sono da ricordare le Mzima Springs, una serie di sorgenti naturali che ospitano grandi popolazioni di ippopotami e coccodrilli e il Chaim Crater, un ottimo posto per scoprire uccelli da preda. La fauna selvatica non è così facile da vedere a Tsavo Ovest come nella parte est a causa della vegetazione più fitta ma il bellissimo paesaggio compensare gli avvistamenti di selvatici.
Il Nakuru National Park, nel Kenya centrale, è famoso per i suoi enormi branchi di fenicotteri rosa che si danno appuntamento nelle acque basse del lago Nakuru. Si tratta di uno degli specchi d’acqua della Rift Valley e la sua estensione abbraccia c quasi un terzo dell’area del parco. Il parco è stato istituito nel 1961 e sono state censite nel tempo più di 450 specie diverse di uccelli e una presenza di altre specie animali. I leoni, i leopardi e i rari rinoceronti sono solo alcuni degli animali che possono essere ammirato mentre si aggirano sulle distese di erbe e cespugli che arrivano fino al bordo del lago e che alternano ad un alcuni interessanti complessi rocciosi.
Ubicazione: Central Kenya
Cosa fare e vedere in Kenya: l’isola di Lamu
La piccola isola di Lamu, a 341 km a nordest di Mombasa colpisce per il fascino tempo passato ed è un patrimonio mondiale dell’UNESCO. I motivi sono diversi: la vecchia di Lamu è il più antico insediamento abitato in Kenya visto che le sue origini risalgono al XII secolo e passeggiando per le sue strade labirintiche è possibile scoprire le tracce della ricca storia di commerci e contaminazioni che si sono succedute in questo luogo. Anche sotto forma di edifici: le case portano i segni delle tradizioni del mondo arabo, dell‘Europa e dell’India mescolate insieme con una ulteriore forta influenza della cultura locale Swahili. Qui la bellezza è vagare senza meta ammirando porte di legno intagliate, edifici costruiti in blocchi di coralli, cortili nascosti e terrazze ricavate a sorpresa tra i tetti. Un altra caratteristica sono le caratteristiche barche, i dhows che si muovono senza sosta nel porto mentre sono assai pochi i veicoli a motore. E le strade sono popolate da asini carichi di merce così come è accaduto per secoli. La maggior parte della popolazione di Lamu è musulmana e sia uomini che donne indossano gli abiti tradizionali: un assaggio della cultura dell’isola si può avere anche visitando il locale museo che racconta anche le consuetudini dei marinai di queste terre. Dopo tante visite una doverosa sosta sulle bianche spiagge dell’isola a sorseggiare un caffè arabo in un caffè locale.
Nella nostra lista di cosa fare e vedere in Kenya merita poi una citazione il lago Naivasha, un paradiso per gli amanti degli uccelli che si trova nel punto più alto della Rift Valley ed ha la caratteristica di scomparire o quasi nei momenti di estrema siccità anche a causa dell’utilizzo delle acque per la irrigazione. Qui uno dei modi migliori per poter ammirare la fauna selvatica è dalla barca: comodamente seduti si possono scorgere alcune delle oltre 400 specie di volatili tra cui le grandi aquile africane ma anche ippopotami semi immersi mentre le giraffe, le zebre e i bufali pascono tranquilli intorno ai bordi del lago.
Vicino al lago Naivasha, il Crater Lake Game Sanctuary propone ai turisti l’esperienza di un sentiero naturalistico ricco di vegetazione da percorrere per sentirsi nel bel mezzo della flora africana. Il nostro elenco che racconta cosa fare e vedere in Kenya non può che proseguire proponendo altre mete forse meno note; ma non meno interessanti. Un po’ più a sud del lago Naivasha si incontra infatti il parco nazionale Hell’s Gate che protegge un’ampia varietà di fauna selvatica e offre, a chi ama l’attività all’aria aperta, ottime opportunità di provare l’ arrampicata sui coni di due vulcani spenti e sulle rocce a strapiombo della gola di Hell’s Gate. Sulla riva meridionale del Lago Naivasha un luogo da non perdere: qui si trova la casa degli autori del famoso libro Nata Libera, dedicato ai leoni e che ha ispirato serie tv e documentari.
Ubicazione: Provincia di Rift Valley
Cosa fare e vedere in Kenya: scopriamo Nairobi
La capitale, oltre che la città più grande del Kenya, Nairobi, una volta era la capitale dell’Africa orientale britannica, e attirava coloni venuti fino a qui per guadagnare fortune nelle industrie del caffè e del tè. Oggi arrivano i turisti in cerca di esotismo coloniale e attirati dalla possibilità di ammirare la fauna selvatica senza molta fatica. Il Museo Nazionale di Nairobi è un ottimo punto di partenza per iniziare a scoprire la storia, la cultura e l’arte contemporanea del Kenya. Chi ama poi ammirare le diverse specie botaniche non deve perdersi i giardini botanici e per tutti un appuntamento certo è quello con il museo Karen Blixen, la residenza restaurata della famosa scrittrice danese autrice del libro “La mia Africa“. Per vedere la fauna selvatica senza andare troppo lontano dal centro della città basta spostarsi al vicino Parco Nazionale di Nairobi, trasformato in un santuario del rinoceronte che ospita ovviamente anche leoni, leopardi, bufali, zebre e ghepardi. All’interno dei confini del parco, il David Sheldrick Wildlife Trust offre incontri ravvicinati con i piccoli di elefanti. Un appunto però è d’obbligo: durante la visita a Nairobi un po’ di cautela è d’obbligo perché i tassi di criminalità sono aumentati negli ultimi anni.
Cosa fare e vedere in Kenya: Mombasa e il suo porto
La seconda città più grande del Kenia e il suo più grande porto, Mombasa è un luogo da non perdere per cogliere il contesto multiculturale del paese. Qui nel corso del tempo sono arrivati immigrati britannici, portoghesi, arabi, indiani e asiatici che si sono fusi creando un ricco mix culturale. E una cucina che non si può che definire fusion. Mombasa è, in realtà, un’isola avvolta da due fiumi ed collegata alla terraferma da una ferrovia, un ponte e servizi traghetti. La barriera corallina si trova a breve distanza dalla costa offrendo fantastiche opportunità di snorkeling e immersioni, specialmente all’interno del Mombasa Marine National Park e intorno all’isola di Wasini. La pesca d’altura, per chi ama il genere, è assai diffusa mentre gli appassionati di storia godranno nell’esplorare il forte Jesus e la Città Vecchia che risale al XVI secolo con le sue strette vie, le antiche abitazioni Swahili e i mercati. La parte nord della città offre una ampia scelta di ristoranti e locali ma qui si può vivere il mare: a poca distanza dal centro, verso nord, si trovano diverse piacevoli spiagge come Nyali e Bamburi.
Cosa fare e vedere in Kenya: il mare di Malindi
Una guida che racconti cosa fare e vedere in Kenya non può trascurare la capitale della vita sul mare nel paese: Malindi. Posta a circa 120 km a nord di Mombasa, sulla costa, Malindi è una località balneare da tempo molto apprezzata dai visitatori europei. Grazie alla sua ricca storia commerciale da tempo ha attirato persone da diverse parti del mondo e quindi ha una personalità multiforme e aperta. Anche qui c’è un centro storico ma soprattutto Malindi attira coloro che vogliono prendere il sole sulle sabbie bianche della spiaggia di Watamu e immergersi sulla barriera corallina dei parchi nazionali di Malindi e Watamu. Per concludere la nostra breve guida su cosa fare e vedere in Kenya e in particolare a Malindi suggeriamo una visita alla moschea Juma, la più grande in città, o la chiesa di San Francesco di Savio, una delle più imponenti di questa parte di mondo. Infine una passeggiata è d’obbligo sul promontorio dedicato a Vasco de Gama: il navigatore arrivò qui secoli fa. Per un momento sentitevi anche voi come un esploratore con di fronte il mare.
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