Bastioni sul mare, l’onda lunga dell’oceano, vicoli imbiancati a calce, stradine, silenzio. Il nome della città di Asilah in Marocco non è di quelli che fanno scattare immediatamente il campanello nei viaggiatori: ed è un errore perché è una meta che merita di essere vista. Anzi vissuta. Si,  perché questa cittadina sul mare, a circa 45 km da Tangeri, è una specie capsula che viaggia nel tempo e nello spazio: fondata dai Fenici oltre 1000 anni prima di Cristo ha ospitato pirati e marinai prima di diventare una base del Portogallo nel XIV secolo. E oggi, estremo paradosso, a chi arriva si presenta con l’aspetto di una cittadina della Grecia, anzi delle Cicladi anche se qui non c’è l’Egeo. E in alcuni punti ricorda Cadice in Spagna. Ma in realtà è profondamente marocchina. E qui arrivano artisti da tutto il mondo.
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La città di Asilah: medina d’artisti

La traccia del passaggio degli artisti si trova sulle candide mura della medina della città di Asilah che al contrario di molte altre è luminosa, chiara, per nulla labirintica o oppressiva. E si dice che la sua medina sia infatti la più immacolata del Marocco. Se sia vero non si sa: certo alcuni punti ricordano Essaouira ma con minor sfoggio di muscoli, con più garbo. Quasi con atteggiamento femminile.
Quasi tutte le case sono bianche ma molte non rinunciano ad un tocco di colore con bordi, porte e finestre in indaco o verde. In più, lo abbiamo detto, molti edifici sono anche decorati con graffiti e murales realizzati dagli artisti che ogni arrivano per il Festival delle Arti di Asilah che è nato nel 1978 come competizione di pittura murale ed è diventato nel tempo un evento di livello internazionale con, oltre ai graffiti, anche concerti, spettacoli e altri eventi che attirano decine di migliaia di persone ogni anno.
Città di Asilah

La visita ad Asilah parte attraversando la porta Bab al-Kasbah, che permette di andare oltre le splendide mura color ocra che hanno sfidato l’Oceano Atlantico per cinque secoli. Oltre, si sviluppa il reticolo di strade dove spiccano le chiazze di colore delle merci esposte davanti alle botteghe e dei graffiti.

Camminando lungo le mura portoghesi

Le mura intorno alla città furono costruite per ordine di Alfonso V del Portogallo nel 15° secolo e hanno tre porte principali che conducono nella medina: Bab Homar o la Porta Vecchia, Bab el Kasbah  e Bab el Bahar o la Porta del Mare, accanto alla torre quadrata portoghese che presiede la città. Avanzando nel cuore della città, sulla strada per Place Ibn Khaldun e vicino molto vicino alla Bab el Kasbah, si trova la Grande Moschea con il suo antico minareto esagonale bianco: la moschea ha quasi dieci secoli ma è ottimamente conservata.

Il Centro Culturale Hassan II si trova di fronte e ospita mostre, congressi e conferenze ed è particolarmente affollato in estate quando diventa la sede e il centro del Festival Internazionale della Cultura. Proseguendo ancora si arriva alla piazza di Sidi Ali Ben Hamdush dominata dall’alta Menagen o torre portoghese, che ora è un po’ il simbolo della città.

Palazzi moreschi e finestre sul mare

Da li, sul lato sinistro, le stradine corrono all’ombra delle mura oltre le quali si trova il mare e passano tra palazzi più semplici e altri storici come le antiche scuole spagnole prima di arrivare a un grande palazzo ispano-moresco, il Palazzo di Raisuni o della Cultura. È un bell’edificio con ampi saloni e cortili decorati in stile andaluso, che ha anche lunghe porte di vetro sul mare.

A pochi metri si trovano il tribunale e il pittoresco cimitero musulmano bianco, con le tombe con ceramiche multicolori, tipicamente arabe orientate verso la Mecca. Qui si trova anche il mausoleo di Sidi Ahmad al-Mansur, il sultano saadiano che riconquistò Asilah dopo la famosa “battaglia dei tre re”.

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Addentrandosi ancora più in fondo alla medina ci si perde nelle sue strade, pulite e strette, che spesso sbucano nella via Al-Kharazine, una strada ricca di botteghe. Il punto di arrivo è comunque in fondo alle mura dove una specie di belvedere spunta tra le mura portoghesi. E regala uno scorcio perfetto per avere molti like sui social.

La città di Asilah: le spiagge

Ma la città di Asilah oltre ad essere ricca di storia e di spunti artistici è anche una destinazione di vacanza per molti marocchini oltre che per i viaggiatori europei. E vacanza fa rima con mare: pur essendo oceano, e quindi più freddo e spesso agitato, il mare intorno è sempre affollato e durante l’estate c’è veramente tanta gente.

Intorno alla città ci sono diverse spiagge che meritano la vista: la più famosa è Paradise Beach, a circa 3 km a sud della città. È una grande spiaggia di sabbia fine, ottima per costruire castelli, fare un giro in cammello o semplicemente godersi il sole e la brezza dell’Atlantico. Ci sono anche spazi attrezzati e piccoli ristoranti dove mangiare.
Più a sud e ancora un po’ più lontana ecco Sidi Mugaits anche conosciuta come Playa del Santo. E’ molto meno attrezzata, più selvaggia ma c’è quasi sempre un ristorantino aperto mentre intorno ci sono delle specie di dune e spesso onde.

Come arrivare

Asilah si trova a 35 minuti di auto dall’aeroporto di Tangeri e si può raggiungere anche in taxi. Si può anche arrivare ad Asilah in treno da Tangeri,  CasablancaFes  o  Marrakech o con gli autobus a lunga percorrenza che si fermano ad Asilah. Muoversi poi nella città o raggiungere le spiagge è facile sia a piedi nella medina, sia in taxi condiviso, mini taxi o carrozza trainata da cavalli.

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