È il secondo porto d’Europa. Ma non è sul mare. Già da questo dettaglio si capisce che Amburgo non è mai quello che sembra. E che, fatto ancora più curioso, per scoprirla occorre entrare in acqua. Questa enorme città, la seconda della Germania e la più popolosa dell’Unione europea senza essere una capitale, ha una lunga storia che l’ha resa ricca. Sempre grazie alla forza dell’acqua, dei suoi canali, e della testardaggine dei suoi abitanti che pur sapendo che il mare del Nord è a 110 km più a nord-ovest hanno scavato e lavorato per portare qui la ricchezza dei commerci. Creando uno strano ibrido, molto più simile a Amsterdam e Copenaghen che a Berlino o Monaco, dove i record di sprecano: e sempre parlando di acqua qui si trovano più ponti che a Venezia. Ecco perché per scoprire cosa vedere ad Amburgo non ci si può mai dimenticare del suo cuore d’acqua.
Cosa vedere ad Amburgo: il fuoco e l’acqua
Non solo questo però: in alcuni casi, come dopo il grande incendio del 1842 o la tempesta di fuoco del 1943, hanno usato quella stessa acqua per domare le fiamme. Ricostruendo la loro città ancora più potente. E sempre più legata alle onde. Ecco perché per capirlo fino in fondo basta imbarcarsi alle piattaforme di partenza sull’Elba, a Landungsbrücken, per un viaggio attraverso il porto e lo storico quartiere di Speicherstadt. Si passa accanto alla Elbphilharmonie Hamburg, nuovo edificio in costruzione, e HafenCity, il più grande progetto di sviluppo urbano in Europa. E si scopre il volto d’acqua della città.
Amburgo tuttavia, lo abbiamo detto, ama stupire. E lo fa con la natura: è ritenuta la città più verde della Germania, paese che in ogni caso alla sua anima green non rinuncia, e ha ben due terzi del suo territorio occupati da parco o laghi. E le cose da vedere ad Amburgo, oltre il porto e i musei, significa godersi anche squarci di verde tra il cemento e la modernità.
Ecco cosa vedere ad Amburgo: vita notturna e spiagge
Ma basta poco ancora una volta: basta girare le spalle all’erba per trovare un volto diverso in questa città, che negli anni ’60 vide le prime esibizioni di un quartetto di strani ragazzi di Liverpool destinati a cambiare la storia della musica e non solo, e che era conosciuta per le lunghe notti di trasgressione negli squallidi club a luci rosse di Reeperbahn. Le luci ci sono ancora e quella zona attira ancora i visitatori da mezzo mondo ma oltre alle belle in vetrina ora c’è molto, ma molto di più. E la vita notturna di Amburgo con il suo ricco panorama di musica dal vivo spinge volentieri a fare tardi.
Poi al risveglio la città propone itinerari tra i più diversi, spaziando dai ricchi quartieri residenziali che si affacciano sull’acqua o colorati e stuzzicanti mercati del pesce come quello della domenica mattina dove gli amburghesi vanno a godersi pantagrueliche colazioni, con salmone, uova, birra e hard rock oltre ad una lunga teoria di palazzi d’epoca tra cui passeggiare. Ma non se ne può stupire: Amburgo è una libera città imperiale da mezzo millennio e visitarla vuol dire anche assaporare un bel pezzo di storia dell’Europa del nord.
E se non vi bastasse c’è da aggiungere una ricca scelta di ristoranti che spaziano tra le cucine di mezzo mondo e una buona scelta di divertimenti a prezzo tutto sommato basso che ne fanno una città giovane e amata dai giovani. D’estate sulle rive si trovano spiagge affollate con beach bar in pieno stile iberico e la musica non si spegne con il buio. Insomma, Amburgo si compiace di non essere quello che ci si aspetta. E di una seconda cosa si vanta: di non essere noiosa.
Cosa vedere ad Amburgo: la scommessa di HafenCity
Si chiama così il nuovo quartiere cittadino, al momento il progetto di sviluppo urbano all’interno di una città più grande d’Europa. E guarda caso pensato proprio come un modello di sviluppo per le città sull’acqua. Mentre il complesso storico della Speicherstadt influisce già da tempo sull’immagine di Amburgo con la sua tipica architettura neogotica, il nuovo quartiere HafenCity, che si trova direttamente nel porto, dona alla città una nota più moderna.
Con lo sviluppo di questo nuovo quartiere, Amburgo stabilisce, almeno in Europa, nuovi standard: su una superficie di 157 ettari sta crescendo un vivace spazio urbano che coniuga uffici e spazi residenziali, attività commerciali, tempo libero, gastronomia e cultura.
Il vecchio porto: Speicherstadt
Se HafenCity è il nuovo, lo Speicherstadt nel porto è il volto del vecchio porto, nonchè il complesso di magazzini integrato più grande al mondo. Qui i visitatori trovano una veduta assolutamente integra dell’architettura gotica in mattoni rossi risalente all’epoca guglielmina con torri e piccoli frontoni bizzarri. Merci di valore sono stoccate a temperature controllate dietro le loro massicce mura: caffè, tè, cocco, spezie, tabacco, e la più ampia scorta al mondo di tappeti orientali. Nel museo Speicherstadt è possibile venire a contatto con la storia di questa affascinante parte di Amburgo.
Cosa vedere ad Amburgo: la Kunsthalle
La Kunsthalle di Amburgo è uno dei musei più importanti della Germania e ospita le opere di molti artisti tra cui una bella scelta di impressionisti non troppo noti. Molto ampio è lo spazio dedicato poi al periodo del Romanticismo con sale dedicate a Caspar David Friedrich e Philip Otto Runge ma ci sono ampie raccolte di arte moderna e contemporanea ma anche ai nuovi media. Da non perdere durante la visita è l’altare di Grabow, un opera del 1379 del Maestro Bertram, il più antico pittore tedesco di cui si conosca il nome.
La città della musica di Amburgo: Elbphilharmonie
Con la Elbphilharmonie in HafenCity, Amburgo otterrà un nuovo punto di riferimento culturale ed urbano. Cultura della musica classica, musica del XXI secolo e musica leggera sofisticata troveranno qui un luogo d’incontro. L’interazione tra l’arcaico Kaispeicher, il vecchio magazzino sulla banchina, e le linee della scintillante costruzione, è il biglietto da visita architettonico dell’Elbe Philharmonic. Infine, l’edificio ospiterà ristoranti, tre sale da concerto e un hotel. La sala grande, con i suoi 2.150 posti a sedere, in uno stile con struttura a vigneto, sarà il cuore della Elbe Philharmonic. Esteso dal 12° al 17° piano, è acusticamente isolata dal resto dell’edificio.
Alla scoperta di cosa vedere ad Amburgo: il Dockland
Il Dockland, il nuovo complesso di edifici a sei piani sulla riva dell’Elba, è una delle costruzioni più innovative di Amburgo. L’edificio a forma di parallelogrammo è inclinato da est a ovest e si sporge a 40 metri sull’Elba ricordando la forma della prua di una nave. Grazie a una scala inserita nella parte orientale dell’edificio, è possibile accedere alla piattaforma panoramica del sesto piano da cui si può con un solo colpo d’occhio coprire la città. Un’altra particolarità dell’edificio sono gli ascensori trasparenti, anch’essi inclinati, che conducono ai singoli piani.
L’altra faccia della città: ovvero Reeperbahn con le sue luci rosse
Una città sull’acqua attira i marinai. E i marinai cercano svaghi. Così Reeperbahn, nel quartiere di St.Pauli, è diventata un mito. A luci rosse. Qui, nella strada in cui in passato venivano legate le lunghe gomene delle navi, in tedesco Reepe, hanno aperto una infinità di locali e pub, bar, discoteche, caffè, club. E bordelli. Un posto da evitare quindi? Non troppo. Infatti, oltre a ragazze e vetrine nelle laterali ci sono anche serissimi teatri, sale da operetta e eleganti caffè. E proprio qui, al n. 39 di Grosse Freiheit si trovava lo Star Club, dove esordì un gruppo che avrebbe avuto un certo successo. Si chiamavano Beatles. E se dopo avere girato per la città volete bere qualcosa? Nessun problema, l’offerta è ampia. E ci sono posti per tutti i gusti.
L’anima verde della città. Cosa vedere ad Amburgo: Planten un Blomen
In una metropoli di quasi due milioni di abitanti questo bellissimo parco proprio nel centro di Amburgo offre un angolo di verde e di pace per i visitatori e i residenti. Il parco Planten un Blomen, creato agli inizi del 1800, si estende su 47 ettari punteggiati da fontane, laghi e aiuole. Il parco è aperto tutto l’anno e ospita anche concerti e spettacoli teatrali.
Cosa vedere ad Amburgo: alla fine c’è il porto
Il porto ha regalato da secoli il benessere alla città di Amburgo. Ed è ancora così anche se adesso il terziario porta una ricchezza un tempo sconosciuta. Per avere una idea delle dimensioni di questo scalo, dove ormeggiano circa tredicimila navi all’anno, si può percorrere uno dei simboli della città, il Köhlbrandbrücke, il ponte lungo 4 km che collega questa zona con il resto della città. Poi vale la pena di passeggiare lungo l’Hafenkran Promenade, un percorso pedonale intorno al porto che va dal Messberg al Fischmarkt, prima di visitare il famoso quartiere Warehouse. Da non perdere poi una gita intorno e dentro il porto a bordo delle diverse linee di traghetti che collegano le diverse aree della zona portuale anche con i quartieri più chic come Blankenese, un’area di villette tra le più ricche nella città, nella zona di Altona.
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