Si viene per il vino, per la bellezza delle sue colline. Si viene per la storia che trasuda dalle pietre delle sue case. Oppure per il patrimonio artistico. Quale che sia il motivo le cose da fare e vedere a Castellina in Chianti sono tante. E si cominciano a cogliere ben prima di essere arrivati. Infatti, già il viaggio verso questa cittadina di meno di 3000 abitanti in provincia di Siena regala da subito mille suggestioni lungo i saliscendi delle colline del Chianti tra cui sembra quasi accoccolata. E da dove ha attraversato i secoli dovendosi difendere e proteggere.
Le cose da sapere e da vedere a Castellina in Chianti
Nell’XI secolo Matilde di Toscana cedette il comune di Salingolpe – come si chiamava un tempo Castellina – alla famiglia dei Conti Guidi. Per la sua posizione strategica tra Siena e Firenze, Castellina fu allora trasformata in una roccaforte e nel corso degli anni, mentre infuriavano le battaglie tra nord e sud, la città fu distrutta, ricostruita e fortificata più volte. E in una di questi rifacimenti pose la sua firma Giuliano da Sangallo, uno dei più grandi architetti ingegnere del Rinascimento, che disegnò la fortificazione dando l’assetto che ancora oggi si nota con le mura a forma di esagono e un camminamento che oggi è quasi sotterraneo e che ancora colpisce: si chiama la via delle Volte.
Fermatevi a buttare lo sguardo dalle feritoie che sbirciano sul panorama del Chianti mentre l’altro lato del passaggio è segnato da porte di cantine e di passaggi che paiono sempre segreti. Da qui si può proseguire lungo la parallela via Ferruccio, la vera strada principale del paese di oggi, dove si trovano negozi, laboratori e locali dove fermarsi mentre si ammirano i palazzi dei potenti dell’epoca come il palazzo Banciardi e il palazzo Squarcialupi.
I segni della guerra. E i reperti del passato
Quindi passiamo senz’altro alla chiesa di San Salvatore che, purtroppo, durante la guerra, è stata devastata ma poi ricostruita e che ospita alcune opere rinascimentali importanti prima di salire alla Rocca e alla sua torre del XIV secolo, da cui si può godere di una splendida vista sulla città e sulla campagna ma non solo. All’interno, infatti, è ospitato il Museo archeologico del Chianti dove sono ospitati gli oggetti ritrovati nella zona circostante e che testimoniano la lunga storia di questo pezzo di Toscana. Abitata sin dalla più antica epoca. Nel museo, ci sono infatti resti dell’età del Bronzo, etruschi e ciò che resta del medioevo di Castellina. E il bello è che per entrare meglio in questa atmosfera sono disponibili dei video e delle postazioni interattive che avvolgono da subito il visitatore.
A questo punto una tappa per un calice di Chianti è doveroso prima di riprendere a scoprire cosa vedere a Castellina in Chianti e nei dintorni. La prima meta è Montecalvario che si trova a breve distanza, raggiungibile con una breve passeggiata. Qui nel 16° secolo fu trovata una tomba etrusca che purtroppo però nel corso dei secoli fu saccheggiata portando via gli oggetti di maggior valore ma resta comunque la struttura formata da quattro sale. Si dice che il carro etrusco che si trova nel museo provenga proprio da qui.
Fonterutoli e la sua leggenda
Uscendo poi da Castellina e seguendo la statale 222 si arriva al borgo di Fonterutoli che storicamente era il confine tra Siena e Firenze. Per giustificare questo limite ovviamente c’è una leggenda che risale al 1200. Vuole il racconto che per trovare il punto dove fissare il confine le due città decisero di far partire, al canto del gallo, dal loro centro due cavalieri: dove si fossero incontrati li sarebbe stato il limite. Ma i fiorentini bararono lasciando un gallo nero senza cibo in modo che questi cominciasse a cantare prima dell’alba. In questo modo il fiorentino partì per primo e percorse più strada arrivando a incontrare il senese proprio qui a Fonterutoli. Da allora il gallo nero divenne il simbolo della lega militare del Chianti e poi anche del vino Chianti classico.
Storie a parte il borgo merita di essere visitato: quello che fu un castello è ora una villa e il borgo è stato restaurato dalla famiglia dei marchesi Mazzei che la possiedono da 24 generazioni ed è ora una delle cantine più celebri della zona. Anche perché proprio un antenato della stirpe, Ser Lapo, firmò un documento nel 1398 dove per la prima volta si parla di Chianti come vino. Voi visitate il luogo, fermatevi a mangiare se volete e poi visitate la necropoli etrusca di Poggino che si trova tra i boschi intorno. Quindi uscite oltre le case e guardate all’orizzonte. In fondo, se è sereno, si vede il campanile di Siena. E le colline del Chianti sono un abbraccio.
Come arrivare a Castellina in Chianti
L’auto è sicuramente il modo più comodo e veloce. Arrivando da Nord e quindi da Firenze percorrere la superstrada Firenze- Siena uscendo a San Donato. Quindi seguire la provinciale 101.
Da Sud, quindi da Siena sempre seguire la superstrada Firenze- Siena uscendo però a Badesse e poi immettersi sulla 222.
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