C’è un quartiere orientale nella maggior parte delle grandi città americane. Ma la Chinatown di San Francisco è la più antica e la più grande tanto che ancora oggi qui vivono circa 100mila persone. I primi immigranti cinesi arrivarono in città nel 1848; nel 1853 fu eretta, a Chinatown, la prima chiesa presbiteriana per asiatici. Nel 1859 fu aperta una scuola cinese perché non potevano frequentare legalmente le scuole pubbliche. Si, perché nel tempo non si può dire che l’accoglienza per chi arrivava dall’Estremo Oriente sia stata sempre amichevole e sono state promulgate diverse leggi per rendere la vita delle comunità cinesi più difficile come la California Anti-Coolie Tax o le diverse ordinanze approvate per limitare le opportunità di alloggio e di lavoro dei cinesi.

Il razzismo e la Chinatown di San Francisco

Nel 1880 fu persino approvata una legge, che non si può che definire razzista, che proibiva a cinesi ed europei di sposarsi tra di loro. Nel 1900 fu aperto il dispensario Tung Wah nella Chinatown di San Francisco a riprova che la comunità cinese ha continuato a lottare e provare ad inserirsi nonostante gli sforzi fatti per respingerla. Così sono sorti una Camera di Commercio cinese, una YMCA, ovvero una Young Men’s Christian Association rivolta ai residenti cinesi, biblioteche, scuole cinese, chiese e anche una Chinese Historical Society of America che ricostruisce, in un edificio rosso al numero 965 di Clay Street la vicenda della comunità dai primi arrivi. E aiuta a capire le difficoltà di integrazione.

La Chinatown di San Francisco è oggi una fiorente comunità che mantiene uno stretto legame con i propri costumi, la lingua e le tradizioni. L’ingresso al quartiere, tradizionalmente avviene attraverso la porta del Drago, ovvero Dragon Gate che si raggiunge da Grant Avenue, la strada più importante della Chinatown. La porta è stata donata a San Francisco direttamente dalla Repubblica di Cina come simbolo del legame.

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Negozi, botteghe e tradizioni

Una volta all’interno ci si tuffa in un microcosmo vivacissimo fatto di botteghe e depositi, negozi di medicina tradizionale e templi o ovviamente molti ristoranti e persino una fabbrica di di biscotti della fortuna, i classici dolcetti da regalare per un’occasione speciale. La Fortune Cookie Factory della Chinatown di San Francisco è attiva dal 1962 e produce a mano ancora oltre 20.000 biscotti della fortuna al giorno. Non è facile da trovare ma merita una sosta e si trova dietro un piccolo negozio su su Ross Alley.

Un’altra tappa classica è davanti al Sing Chong Building, tra California Street e Grant Avenue ed è stato il primo edificio ricostruito dopo il terribile terremoto e l’incendio che hanno messo in ginocchio la città nel 1906.

Un altro sito ricco di storia, soggetto di mille foto dei turisti, è quello della Bank of Canton che in realtà fu la prima centrale telefonica della città nel 1891 e dal 1894 unificò i vari centralini per raggiungere gli allora pochi abbonati al servizio telefonico. Gli operatori dovevano memorizzare ogni abbonato per nome, indirizzo e professione e conoscere cinque tra lingue e dialetti. Il palazzo fu restaurato dopo il terremoto del 1906 e rimase un centralino telefonico fino al 1949 quandola tecnologia lo rese superato.

Le case dalle facciate colorate

Continuando la passeggiata nella Chinatown  arriverete prima o poi a Waverly Place, una strada molto affascinante e nota come la Via dai balconi dipinti. Inutile spiegare i motivi ma invece conviene dire che vi sembrerà di averla già vista. E’ così: qui hanno girato le scene di moltissimi film ma da qui intorno si godono belle viste anche sul sottostante quartiere finanziario della città.

Infine un omaggio al tempio Tien Hau che è il più antico tempio taoista di Chinatown ed è stato fondato nel 1852 dall’associazione dei cinesi di Canton. Ricordate che il vero tempio si trova al quarto piano e merita la salita sulle scale per immergersi nella silenziosa atmosfera di un luogo di culto pieno di incenso e di colore rosso e oro.

Dove mangiare nella Chinatown di San Francisco

La scelta è ovviamente ampia e ci sono locali molto semplici, sale da thè, piccoli ristoranti dall’aspetto dimesso e ottimi locali quasi di lusso. Se volete entrare nello spirito del quartiere entrate in uno dei tanti piccoli posti specializzati nei dim sum e non formalizzatevi troppo sullo stile spartano e un senso di pulizia approssimativa. Tra quelli da provare c’è sicuramente l’Hang Ah Tea Room, in Pagoda Place: è molto vecchio e non tradisce le attese. Se volete una esperienza più completa scegliere invece il China Live che in alcuni momenti può apparire una bolgia. Ma è divertente e si mangia bene.Chinatown di San Francisco

Ci sono tavoli e sgabelli a due passi dai fornelli e anatra e maiale sono ottimi (644 Broadway). Meno caotico ma decisamente originale è il ristorante familiare Hunan Home, uno dei preferiti dalla gente del posto per le porzioni generose e i prezzi ragionevoli. Il menu è ampio e comprende la maggior parte dei classici cinesi con alcune contaminazioni americane. Si trova in 622 Jackson Street.

Per finire se avete fame di notte nella Chinatown di San Francisco puntate diritti verso Sam Wo. Ha aperto nel 1907 e nel weekend chiude alle tre di notte. Si viene qui per i noodles e la carne di manzo saporita. Prezzi bassi. Si trova al 713 di Clay Street.