Chi arriva nella capitale della Spagna per la prima volta, tuttavia, quasi sempre si limita a concentrarsi sui musei del Prado, il Thyssen-Bornemisza e il Reina Sofia che formano quello che è noto come il “Triangolo d’oro dell’arte“. Si trovano a breve distanza tra di loro e in una zona ricca di palazzi, monumenti e giardini. Insomma, una attrazione da non perdere. Se poi invece conoscete bene Madrid potrete anche allargare l’esperienza andando a scoprire musei meno noti, che permettono di vivere un’esperienza artistica più intima.
Guida dei musei di Madrid: partiamo dal Prado
Se si parla dei musei di Madrid il primo nome che salta in mente è ovviamente il Prado, il più importante della città e probabilmente tra i più importanti al mondo grazie alla sua collezione di arte europea ed, è ovvio, arte spagnola. L’edificio che lo ospita risale al 1785: fu progettato da Juan de Villanueva e costruito su ordine di Carlo III come gabinetto di storia naturale. Solo nel 1819 divenne un museo pubblico. Nel corso degli anni poi il museo è stato ampliato e ha fagocitato gli edifici adiacenti.
Nel complesso ospita circa 7.600 dipinti, 1.000 sculture e oltre 13.000 disegni, stampe, documenti storici e altre opere. Inizialmente il nucleo della collezione consisteva nei capolavori appartenenti ai reali spagnoli ma gradualmente la collezione fu ampliata. Tra le opere da non perdere ci sono dipinti e opere di Goya, Tiziano, Peter Paul Rubens, Rembrandt, Botticelli, Van Dyck, Velazquez e Bosch.
I mille capolavori del Thyssen-Bornemisza
Anche il Thyssen-Bornemisza è un protagonista quando si deve scrivere una guida dei musei di Madrid visto che la collezione raccoglie oltre 1000 capolavori che coprono il periodo dal 13° al 20° secolo. Il museo è ospitato in una casa neoclassica nel cuore del Triangolo d’oro di Madrid e le opere sono esposte su tre piani con le opere più antiche all’ultimo piano e quelle contemporanee al livello più basso.
La collezione messa insieme dal barone Heinrich Thyssen-Bornemisza e da suo figlio è stata in seguito acquisita dallo nel 1993 dal governo spagnolo. Tra i pezzi imperdibili ci sono il Dittico dell’Annunciazione di Van Eyck, il ritratto di Enrico VIII di Holbein e capolavori di Rubens, Caravaggio e di Rembrandt. Ma non solo: qui si trovano opere degli impressionisti e di Picasso, Mirò, Pollock e Edward Hopper.
Un viaggio nella archeologia
Il Museo Archeologico Nazionale di Spagna non è tra i più famosi tra i musei di Madrid ma merita di essere scoperto. Istituito nel 1867 per ospitare i tesori antichi della famiglia reale, si trova sulla Plaza de Colon e condivide il suo edificio neoclassico con la Biblioteca Nazionale. Il museo ospita monete, reperti archeologici, oggetti etnografici e d’arte e permette di avere una panoramica della storia spagnola dall’era preistorica al XIX secolo.
Oltre ad oggetti di origine spagnola però ci sono anche reperti provenienti da altre località come la Grecia, l’Egitto e manufatti etruschi ma anche mosaici romani e pezzi di epoca musulmana. Nel giardino del museo c’è una copia delle pitture rupestri preistoriche di Altamira e qui ha sede anche una importante biblioteca specializzata nell’archeologia, nell’arte e nella musicologia.
Ecco il Reina Sofia
Proseguendo il viaggio ecco il terzo asso del mazzo: il museo Nazionale Reina Sofia. Si trova in un edificio, un tempo ospedale, completamente trasformato con l’aggiunta di inserti in vetro e acciaio. Il museo ospita un ricchissima collezione d’arte moderna e contemporanea con sezioni permanenti riguardanti la pop art, l’arte minimale e l’arte astratta e il tutto è diviso in tre sezioni che coprono il periodo 1900-1945; 1945-1968 e 1962-1982.
Gran parte della collezione è opera di artisti spagnoli contemporanei tra cui Picasso, Mirò e Dalì e non a caso l’opera più celebre è la famosissima Guernica di Picasso. Il museo vanta anche una biblioteca di oltre 10.000 libri con 100.000 monografie e migliaia di video, nastri audio, fotografie e riviste dedicate all’arte del 20 ° secolo.
Il museo nella casa del marchese
Dopo una regina un marchese. Per la precisione parliamo della collezione di Enrique de Aguilera y Gamboa, ovvero il Marchese di Cerralbo che si trova all’interno della sua residenza ritenuto un edificio di interesse culturale. Il museo, aperto dal 1944, offre uno spaccato del modo di vivere della nobiltà di Spagna nel 19° secolo.
Il proprietario era un mecenate delle arti e delle discipline umanistiche e ha accumulato una grande collezione di preziosi dipinti, sculture, armi, orologi, manufatti religiosi, tappeti marocchini, strumenti musicali, gioielli, monete e stampe ma soprattutto capolavori di artisti come Ribera, Tintoretto, El Greco, Tiziano, Zurbaran e Van Dyck. Vagando tra le sale si possono poi vedere le sale riccamente arredate con vetri, cristalli e statue romane.
Ha una lunga storia anche il Museo dell’Accademia Reale di Belle Arti che si trova all’interno di un palazzo del 17° secolo. La Accademia nacque nel 1726 quando il pittore Melendez propose al re di creare un luogo deputato alle arti e oggi ospita oltre 1400 quadri, centinaia di sculture e disegni oltre ad oggetti di grande valore come mobili e argenti. Ci sono opere di grandi maestri e ben 13 dipinti di Goya che fece parte proprio di questa Accademia.
I musei di Madrid: la Caixa Forum
Facendo un salto nel tempo, dal passato al presente, ecco un altro spazio da vedere. Si tratta del museo Caixa Forum che ha saputo conquistarsi un proprio spazio tra i musei di Madrid. Si trova sul Paseo del Prado ed è opera di una archistar che ha ristrutturato una vecchia centrale elettrica. All’esterno colpisce un bosco verticale mentre, all’interno, il palazzo ha una stravagante struttura. Il centro dispone di oltre 2000 metri di spazio espositivo, un auditorium, una biblioteca multimediale, sale conferenze e i visitatori del centro possono guardare film e partecipare a seminari. Esiste una collezione permanente di circa 700 opere d’arte che vanno dagli anni ’80 ai giorni nostri.
Terminiamo il viaggio tra i principali musei di Madrid con quello di San Isidro che si trova tra Plaza Mayor e la Puerta del Sol sul luogo dove si vuole abitasse appunto Isidro, uno dei santi patroni di Madrid. Al centro della casa-museo c’è un bellissimo cortile interno con un pozzo legato al racconto di un miracolo e una cappella del 1663, dove sarebbe stato sepolto il santo. Il museo ospita reperti archeologici rinvenuti nella regione e opere d’arte legate alla storia di Madrid e delle aree circostanti con pezzi preziosi provenienti dalle epoche romane e musulmane.
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