Piccola, tranquilla, decisamente cara. I luoghi comuni sulla città di Oslo si sprecano. Ma sono appunto luoghi comuni, preconcetti. Insomma, idee sbagliate. La capitale norvegese infatti da qualche anno sta cambiando volto e, come ha scritto il New York Times, «è pronta a splendere». Il motivo è un piano che ha puntato alla creazione di nuove zone e al risanamento di aree decadute. E la piccola Oslo è diventata trendy. Non solo: Oslo è una delle più grandi capitali del mondo in termini di superficie ma solo il 20% di questo spazio è occupato dall’uomo. Il resto è costituito da parchi, foreste protette, colline, e centinaia di laghi. Aree verdi e spazi aperti sono parte integrante del paesaggio urbano di Oslo, e sono facilmente accessibili da qualsiasi punto della città. Senza dimenticare poi che questa è probabilmente una delle poche capitali dove al mondo dove è possibile navigare, sciare e pattinare a pochi passi dal centro della città. Lo stesso centro che è perfetto per essere esplorato a piedi grazie ai numerosi percorsi protetti e sentieri nella natura che collegano i suoi spazi pubblici, così come le sue molte aree pedonali, tra cui la via principale della città, Karl Johans gate. Per averne un’idea e rispondere alla domanda “cosa fare e vedere a Oslo”  basta percorrere la strada che dalla stazione centrale, vicino al lungomare, arriva fino al Palazzo Reale sfiorando molte delle attrazioni turistiche di Oslo, tra cui il palazzo reale, appunto, il Teatro Nazionale, i vecchi edifici universitari e la Cattedrale.

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Cosa fare e vedere a Oslo: natura innovazione

A nord, c’è il quartiere di Nordmarka, immerso nei boschi, perfetto per chi voglia dedicarsi a attività rilassanti come la pesca e la raccolta dei mirtilli mentre il quartiere meridionale di Frogner si fa vanto di ospitare il Vigeland Park – un ampio spazio aperto dove spiccano le creazioni surreali dello scultore Gustav Vigeland. Altrettanto degni di nota sono il Museo Nazionale, che ospita il più famoso dipinto della Norvegia, ovvero L’urlo di Edvard Munch (una delle quattro versioni dipinte dall’artista) e la futuristica nuova Opera House di Bjørvika. Regolarmente classificata come una delle migliori città del mondo in cui vivere, Oslo vanta per di più una ricca scena culturale e artistica. Alla faccia di chi la vuole solo piccola e tranquilla.

Una delle novità nel panorama cittadino, e quindi ai primi posti dell’elenco di cosa fare e vedere a Oslo è il nuovo teatro dell’Opera nato nell’area del porto e  molto riconoscibile per un avveniristico  tetto bianco inclinato. La forma iconica e il grande impatto l’hanno reso subito uno dei simboli della città anche perché dall’alto della struttura del tetto è possibile ammirare un panorama spettacolare della città e del fiordo che la circonda. Qui l’innovazione e la tradizione si sposano in modo rivoluzionario: la struttura interna in legno di quercia richiama ai teatri del passato ma le grandi finestre invece rompono lo spazio con un coraggio assolutamente moderno. Il progetto realizzato dallo studio locale  Snøhetta  ha ottenuto molti premi e l’Opera adesso mette a disposizione tre sale: la più grande ospita quasi 1400 persone e poi ci sono spazi più piccoli. Una curiosità: anche il tetto è utilizzato per concerti.

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Anche se consacrata nel lontano 1697, la cattedrale di Oslo è stato ricostruito e rinnovato più volte. La sua torre è stata ricostruita nel 1850 mentre il suo interno è stato rinnovato subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Le caratteristiche più interessanti della cattedrale riguardano la porta principale con le porte in bronzo decorato così come i dipinti del soffitto di H. L. Mohr, il pulpito barocco, l’altare e le vetrate da Emanuel Vigeland. In seguito, non dimenticate di visitare i portici intorno alla chiesa: risalgono al 1841 ospitano oggi negozi e mercatini.

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Il nostro percorso che racconta cosa fare e vedere a Oslo continua arrivando all’enorme Municipio, senza dubbio uno dei grandi punti di riferimento della città. Questo imponente edificio a pianta quadrata, costruita in cemento nel 1950 è stato progettato da Arnstein Arneberg e Magnus Poulson e ha due torri, una delle quali ornata da un enorme orologio. Una delle torri ospita le 38 campane che quando suonano si sentono in tutta la zona del porto. Insieme con la sua affascinante facciata ricca di le sculture e rilievi anche l’interno merita una visita per ammirare la serie di dipinti firmati dai più importanti artisti norvegesi tra cui Edvard Munch.

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Cosa fare e vedere a Oslo: la rinascita dei cantieri

Qui nascevano le navi. Adesso è il punto di riferimento per buona parte degli abitanti di Oslo: Stiamo parlando di Aker Brygge, l’area che per più di un secolo è stata occupata dai cantieri navali Akers Mekaniske Verksted. Poi l’abbandono e potenzialemente il declino: e invece è nata una seconda vita. L’area, sicuramente da inserire nella nostra guida su cosa fare e vedere a Oslo a partire dal 1986 è stata riconvertita e ora è il cuore e l’anima della città ospitando molti centri commerciali, appartamenti, uffici, ristoranti, teatri e centri fitness. La prima cosa che salta all’occhio è la sua particolare architettura fatta di un mix  di vecchio e di nuovo e che rende l’intera zona qualcosa di unico. Si stima che questa area sia visitata ogni anno da più di 12 milioni di persone che vengono cercando una delle possibili chiavi per vivere questa zona dove si possono trovare bei negozi, ottimi ristoranti e accoglienti locali da vivere tutto l’anno. D’estate all’aperto nelle lunghe giornate di luce e d’inverno scaldandosi davanti ad un camino sui comodi tappeti.

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Tjuvholmen è un nuovo quartiere  situato a sud-ovest del centro di Oslo. Questo spazio, pensato come continuazione della riqualificazione dell’area Aker Brygge, ha una posizione privilegiata proprio sul bordo dell’acqua, con vista sul fiordo e sulla città. Qui sono sorti   edifici per uffici,  un nuovo parco, uno spazio per il nuoto  e una spiaggia ma soprattutto l’Astrup Fearnley Museet, progettato da Renzo Piano. Il museo, costato 90 milioni di euro si dispone su  7000 metri quadrati di struttura e ospita la collezione del museo, mostre temporanee, un negozio di souvenir e un caffè. L’edificio è molto particolare con sottili colonne in acciaio che sostengono un tetto a forma di vela con ampi spazi in vetro che  illuminano la  vasta collezione di arte contemporanea con una luce morbida, naturale.

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Piazzata in alto sul fiordo di Oslo (questa di essere sul fiordo è una caratteristica che la accomuna con l’altra grande città norvegese, ovvero Bergen), sull’omonimo promontorio, la maestosa fortezza di Akershus, costruito da Håkon V alla fine del 13° secolo è certamente ai primi posti nella lista di cosa fare e vedere a Oslo. Durante la visita prendetevi il tempo necessario per vagare senza fretta per i giardini e tra le mura godendo delle splendide viste sul porto prima di esplorare la cappella che ospita la tomba di Håkon VII (1872-1957) e i resti del castello medievale. Inoltre nel parco è ospitato anche il Museo della Resistenza norvegese il posto giusto per conoscere un pezzo della storia recente di questo paese invaso dai tedeschi nel 1940. Se avete ancora qualche energia spendetele nel Museo delle Forze Armate che illustra la storia delle forze norvegesi e la difesa del paese nel corso dei secoli.

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Cosa fare e vedere a Oslo: natura e qualità della vita: la cultura dei vichinghi

Situato sulla penisola di Bygdoy, il museo ospita tre navi vichinghe del nono secolo che sono state recuperate all’interno di tumuli rituali nel sud della Norvegia. La loro eccellente condizione è dovuta all’argilla in cui sono state sepolte e questo perché le navi sono state usate come tombe di un re. Lo dimostra il fatto che sono state fornite al morto tutti gli oggetti di cui avrebbe potuto avere bisogno nel suo viaggio nell’aldilà. La più grande e meglio conservata delle navi è la Gokstad mentre la più bella è la Oseberg, una nave con una testa di drago finemente intagliata nel legno e che era destinata ad essere la camera sepolcrale di una regina vichinga. Il tesoro ritrovato sulla nave sepolta è esposto nello stesso museo. Alcune piattaforme rialzate permettono ai visitatori di vedere l’interno degli scafi delle navi e il materiale esposto permette di ottenere un assaggio della cultura vichinga ed è per questo che questo spazio è sicuramente tra i primi da inserire nella lista di cosa fare e vedere a Oslo.

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Il Vigeland Park è l’attrazione più visitata di Oslo e una delle attrazioni turistiche più popolari in Norvegia. Si tratta di una vasta area verde con ampi spazi acquitrinosi e boschi che rappresenta il frutto del lavoro del è celebre scultore norvegese Gustav Vigeland, che ha trascorso 40 anni della sua vita creando le statue a grandezza naturale che decorano le passerelle e gli spazi aperti. Ci sono più di 200 opere che presentano la forma umana in una varietà di pose e esprimono una infinta gamma di emozioni. Al centro del parco è il pezzo più impressionante, il Monolito, una massa gigantesca che rappresenta il contorcersi di corpi umani scolpiti in una singola colonna di pietra, e che si ritiene essere la più grande scultura in granito al mondo. Intorno alla colonna si trovano altri gruppi scultorei e il pezzo più famoso e più fotografato è il Sinnataggen, ovvero il bambino furioso, raffigurato mentre batte a terra il piede. Fate come gli altri: fate una foto e poi riprendete a passeggiare nel verde. Oslo è fatta così. Finge di arrabbiarsi e poi, subito dopo, abbracciata dal mare e dalla natura, riprende a sorridere.