India, Paese immenso dalle mille anime: quella politica, di Delhi, quella finanziaria, di Mumbai, quella sospesa tra deserto e storia del Rajastan e quella più spirituale, artistica e culturale, a Kolkata. Così è stata ribattezzata, dal 2001, la città forse più nota con il nome di Calcutta, per avvicinarla alla pronuncia del Bengala occidentale, lo Stato indiano di cui è capitale.
Kolkata è una città affascinante e ricca di contrasti, dove convivono eleganza e miseria, edifici decadenti e a graziosi giardini, templi fioriti e monumenti. I bustees (gli insediamenti abusivi) a monte e a valle dal ponte di Howrah, sul fiume Hooghly – l’affluente del Gange che collega il centro alla stazione ferroviaria – sono ancora lì a ricordare la disuguaglianza che ha caratterizzato la storia della città, mentre i volontari ancora affollano le fondazioni di Madre Teresa.
E tuttavia, pur essendo la povertà una piaga piuttosto diffusa ancora oggi, così come la sovrappopolazione, Kolkata è lontana dall’immaginario di una deprimente baraccopoli, così come spesso è stata dipinta. Lungo il confine orientale del Maidan, il grande parco in stile inglese che ospita la residenza del Governatore, le vie del centro sono un susseguirsi di monumenti eleganti e grandi piazze, a testimoniare la bellezza di cui questa città è capace. Ed ecco perché è decisamente una meta da scoprire: dimostrando che sono molte le cose da fare e vedere a Kolkata in India.
Tra le zone più affascinanti da esplorare e da vedere ci sono i bazar affollati lungo Rabindra Sarani e i vicoli di Kumartuli, dove abili artigiani realizzano le sculture della dea Kalì che verranno poi immerse nel fiume Hooghly, così come vuole il rituale del Durga Puja Festival, che si compie ogni anno all’inizio dell’autunno. Per molti viaggiatori, Kolkata rappresenta soprattutto la porta di accesso verso l’India orientale, punto di partenza per chi è diretto a Darjeeling o all’Himalaya orientale. Ma vale sicuramente la pena, anche per loro, trascorrere qualche giorno per le strade della capitale bengalese, per respirarne e assorbirne la sua straordinaria atmosfera di grandezza sbiadita.
Cose da fare e vedere a Kolkata in India: il museo e il tempio
Tra le cose da fare e vedere a Kolkata in India una delle più importanti è l’Indian Museum, il museo principale della città, oltre che il più antico dell’India. La costruzione originaria risale al 1814, ma nel 1875 è stato trasferito nell’edificio che lo accoglie ancora oggi.
Il Museo è diviso in sei sezioni – dedicate all’archeologia, all’arte, all’antropologia, alla geologia, alla zoologia e alla botanica – e vanta oltre 60 gallerie, oltre a una preziosa collezione di arte buddista, dipinti, mummie egizie, oggetti d’antiquariato, fossili, ornamenti e armature. Il Tempio di Kalighat risale probabilmente, nella sua costruzione originaria, all’anno 1500, ma è solo agli inizi del 1800 che è diventato uno dei più importanti luoghi di culto per gli indù. Ancora oggi è uno dei siti di maggiore interesse per chi visita Kolkata, meta ogni giorno di migliaia di persone, induisti in pellegrinaggio e visitatori. Solo ai primi, però, è consentito l’accesso al sancta sanctorum, dove è custodita l’immagine della dea.
Cose da fare e vedere a Kolkata in India: dai martiri alla regina
Il Victoria Memorial è stato costruito in memoria della Regina Vittoria dopo la sua morte, nel 1902, ma è stato aperto al pubblico solo molti anni dopo, nel 1921. Il bellissimo edificio di marmo bianco, che si trova all’interno del grande Parco del Maidan, è opera dell’architetto William Emerson ed è stato finanziato dalle donazioni di inglesi e indiani. Al suo interno si trovano i ritratti delle famiglie reali inglesi, ma anche litografie e documenti di grande interesse storico. Anche per questo non può mancare nell’elenco di cose da fare e vedere a Kolkata in India. Un tempo conosciuta come piazza Dalhousie, poi rinominata Benoy Badal Dinesh Bagh – ma chiamata anche BBD Bagh- in onore di tre martiri del Bengala, combattenti per la libertà, è sicuramente una delle cose più particolari da vedere a Kolkata: un grande spiazzo sui cui si affacciano a Nord l’edificio Writers, che ospita il segretariato del governo del Bengala Occidentale e, a Sud, il Raj Bhavan, residenza del Governatore.
Dakshineshwar Tempio
Tra i templi dedicati alla Dea Kali uno dei più interessanti da vedere è il Dakshineshwar Tempio, a una ventina di chilometri a nord di Kolkata. E’ stato fondato nel 1847 da Rani Rasmoni e ancora oggi è un importante sito religioso per i devoti di Shiva, Kali, Radha e Krishna, oltre a essere uno dei templi più grandi della città. Il tempio dedicato alla Divina Madre, la Dea Kali, si trova al centro del cortile principale. Attorno, si trovano 12 templi identici votati a Shiva. Da vedere anche la sala Ramakrishna, che porta il nome del religioso che qui viveva; oggi la sua stanza è diventata un museo.
L’ingresso è gratuito e il tempio si può visitare in qualunque periodo dell’anno ma è nel mese di ottobre, quando si celebra la puja Kali, che il complesso si riempie di centinaia di fedeli che si riuniscono per rendere loro omaggio alla divinità.
Tra i templi da vedere, a Kolkata, non può mancare il Temple Ramakrishna, dedicato filosofo indiano del XXI secolo Ramakrishnan, predicatore dell’unità di tutte le religioni. Questo bellissimo templio, fondato nel 1899 da uno dei discepoli di Ramakrishnan, racchiude gli stili architettonici del Cristianesimo, l’Islam e dell’Induismo. E’ un ambiente particolarmente tranquillo, che concilia la meditazione.
Cose da fare e vedere a Kolkata in India: la cattedrale e il palazzo
La Cattedrale di San Paolo è la sede principale della religione cristiana a Kolkata e una delle più importanti di tutta l’India. La cattedrale è stata costruita tra il 1839 e il 1847, ma nel corso del tempo diversi terremoti l’hanno devastata e più volte negli anni è stata ricostruita. La basilica è in stile indo-gotico ed è ispirata alla chiesa di St. Martin in the Fields, a Londra. Dopo l’ultimo crollo, nel 1934, è stata ricostruita sulle linee della campana Harry Torre della cattedrale di Canterbury.
Il Palazzo di marmo nasce invece come residenza privata. Costruito nel 1835 da Raja Rajendro Mullick, era noto anche con il nome di “Palazzo dell’Arte” e ancora oggi l’edificio vanta una straordinaria collezione di statue, dipinti e oggetti antichi di proprietà della famiglia, tra cui dipinti di Rubens e Joshua Reynolds. E’ famoso per la sua architettura imponente, oltre che per le pareti e i pavimenti di marmo. Visto che la famiglia ancora risiede in alcune delle stanze, è necessario richiedere un permesso al Centro del Turismo del Bengala occidentale per poterlo visitare.
Park Street Cemetery
Il Cimitero di Park Street è una delle cose da fare e vedere a Kolkata in India. Recentemente restaurato, è stato inaugurato nel 1767, con il principale scopo di accogliere il gran numero di britannici morti servendo il loro Paese. E’ un luogo di pace, in cui è possibile ammirare, nel silenzio, enormi obelischi, piramidi e mausolei di ogni forma e dimensione. Tra le sepolture illustri, quella di Job Charnock, fondatore della città, e il monumento dedicato ai militari della britannica Compagnia delle Indie che, nel 1756, persero la vita nel “Black Hole”, la cella in cui vennero rinchiusi dopo essere stati catturati dall’esercito del nawab Siraj al-Dawlah, che all’epoca governava su Calcutta.
Cose da fare e vedere a Kolkata in India: Fort William
Il forte prende il nome dal Re Guglielmo III d’Inghilterra. E’ stato costruito nel 1781, in occasione della vittoria di Robert su Sir David Ochterlony a Plassey. L’ampio giardino che circonda la fortezza si chiama Maidan: è lungo 3 km e largo 1 km. E’ il più grande parco urbano a Kolkata. Oggi all’interno del Forte si trovano una chiesa, un cinema, un stadio di boxe, il mercato, un campo da calcio, ma anche l’ufficio postale, una piscina e un poligono di tiro
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26 Aprile 2019