Templi con statue di Buddha dorate e vicoli luridi, grattacieli e baracche, cibo squisito sulle bancarelle e l’acqua torbida del fiume. Bellezza e squallore, mercati galleggianti e negozi di lusso. E su tutto il caldo, il rumore, il caos. Riassunta così la guida di Bangkok potrebbe fare pensare alla classica destinazione da cancellare con uno sbrigativo «non fa per me».
Ma sarebbe un grave errore. Si, perché la capitale della Thailandia con tutti i suoi sfrontati contrasti è una destinazione che merita di essere vista, la più affascinante metropoli del Sud-Est Asiatico. E forse per provare ad avvicinare le mille facce dell’Oriente è proprio da qui che si deve partire.
Guida di Bangkok: un cuore d’acqua
Già, ma stiamo parlando di una città da quasi 15 milioni di abitanti: e allora da dove partire? Una buona idea potrebbe essere quella di partire dal cuore della metropoli. Ed è un cuore d’acqua. Stiamo parlando del Chao Phraya, il grande fiume che la taglia in due e intorno al quale è nata la città che dall’acqua mostra il suo lato più particolare. Ci sono ovviamente delle crociere organizzate ma è assai più semplice salire sulle barche del Chao Phraya Express Boat, il servizio di trasporto pubblico che collega, con frequenti fermate sulle due rive la zona meridionale di Bangkok con i più lontani quartieri a nord.
Qui navigando le acque fangose e perennemente agitate dal transito di migliaia di barche si possono raggiungere i mercati, quartieri defilati, le principali attrazioni turistiche ma anche zone più rilassanti come il quartiere di Banglamphu. Tra le sue case di legno si trova Khao San Road, un tempo rifugio nostalgico di hippy e ora vivacissima calamita per viaggiatori con lo zaino, amanti dello street food e nottambuli impenitenti che tirano tardi bevendo birra Singha e ascoltando improbabili cover band.
Templi e palazzo da re
Ma la «città degli angeli», lo abbiamo detto, è tutto e il suo opposto. E lo si capisce facilmente andando a rendere omaggio al Grande Palazzo Reale, l’enorme distesa di templi e monumenti residenza del re di Thailandia dal 1785 (anche se ora, in realtà abita altrove). Qui si passeggia tra cortili e palazzi dai tetti a punta dove l’oro brilla sotto il sole anche se il punto più celebre, e affollato è il tempio del Buddha di Smeraldo.
All’interno si trova un Buddha scolpito in un unico blocco di giada del xv secolo e per i buddisti è il luogo più sacro. Rispettate il luogo, copritevi braccia e gambe e state in silenzio: nel vento sentirete tintinnare le foglie di bronzo appese ai tetti.
Se poi volete fare un altro tuffo nella spiritualità thai basta percorrere poche centinaia di metri e andare al tempio Wat Pho: nella smisurata zona sacra si cammina tra oltre 1000 statue e immagini del Buddha anche se poi tutti finiscono davanti al grande Buddha sdraiato: è lungo 46 metri, è coperto d’oro e i piedi sono decorati di madreperla. Una curiosità: è anche una università. Qui si studia il massaggio e la medicina tradizionale thailandese.
Bancarelle e cibo di strada
Dopo tanto vagare probabilmente avrete fame e molta sete. Non vi preoccupate: non resterete a bocca asciutta. Si perché ogni guida di Bangkok vi ricorderà che questa città è un paradiso per la gola. E che quella thai è una delle cucine migliori al mondo. Se si ci aggiungete che esistono (il numero è calcolato per difetto) circa 50mila posti che servono cucina di ogni tipo capirete perché avrete da sbizzarrirvi.
Si passa dai locali stellati dei grandi hotel ai chioschi sui marciapiedi che vendono ad ogni ora zuppe e noodles. Si può spendere pochissimo e non temete: sono ottimi. Se invece volete salire nel cielo della Città degli Angeli nessun problema: basta un look adeguato e nessuna vertigine e potrete vedere sino all’orizzonte luci e palazzi e vita. Basta salire alle terrazze dei più famosi sky bar come il Sirocco Restaurant: 63 piani più in basso scorre il Chao Praya. I prezzi sono adeguati ma uno standard jazz a quella quota vale la spesa.
I mercati anche sull’acqua
Assai differente la spesa invece nei tanti mercati sparsi per la città: e anche questi sono da non perdere. Potrete tuffarvi a Yaowarat e scoprire il mercato di Chinatown o andare al Mercato galleggiante di Damnoen Saduak. Si arriva in auto ma anche in barca, correndo tra i canali dove i varani prendono il sole.
Preparatevi ad una esplosione di colori, sapori, profumi e tanta gente. Anche se poi per sentirvi davvero un po’ thai dovrete alzarvi presto e andare nei dintorni del palazzo reale. Vedrete i monaci vestiti di arancione camminare raccogliendo per le strade il cibo offerto della gente. E’ un rito antico, semplice ed immutabile e non si deve rivolgere loro la parola. Saranno loro a ringraziare. Ovviamente, siamo in Thailanda, con un sorriso.
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