L’Anello d’Oro è una sorta di riassunto della Russia (o almeno di quello che ti aspetti in questo paese): chiese con bizzarre cupole a forma di cipolla, palazzi arcigni che si chiamano tutti Cremlino (che poi banalmente vuol dire fortezza) e borghi suggestivi perfetti per una rappresentazione di un dramma in costume. Senza dimenticare boschi di betulle e isbe in legno. Insomma, piccole case che paiono uscire da una favola avvolte da alberi di ciliegio. Ecco quindi che la guida delle città dell’Anello d’oro in Russia racconta un viaggio nella culla della storia e della civiltà di questa terra: tanto che erano vere città grandi e potenti quando quella che sarebbe diventata la capitale, cioè Mosca, era ancora un villaggio.
Stranezze della storia: le antiche città dell’Anello d’oro persero tempo e risorse a combattersi tra di loro mentre Mosca crebbe spingendole ai margini della storia. Una tragedia? Forse. Ma forse una fortuna visto che rimasero poi per lungo tempo lontane dello sviluppo e della industrializzazione spinta dell’epoca sovietica mantenendo intatto buona parte del loro fascino e delle loro bellezze. Tanto che ancora oggi permettono a chi arriva di cogliere il senso più originale della vita e della cultura della provincia russa.
Guida delle città dell’Anello d’oro. Il cuore della Russia
Un viaggio in questi luoghi vi porrà di fronte ad uno spettacolo continuo e emozionante: le chiese locali ospitano più opere d’arte sacra di qualunque altra parte della Russia e le piccole strade che tagliano la campagna regalano ad ognuno un senso di pace e tranquillità. E viene voglia, almeno con la bella stagione, di iniziare a camminare e pedalare senza meta. Il tutto poi senza citare la rasserenante esperienza di una seduta nel vapore di un banja, una delle tradizionali saune che si trovano nelle dacie.
Dicono che dopo una sudata ci si sente come nuovi. Insomma, le città dell’Anello d’oro sono una destinazione che giustamente ha molto successo tra gli stranieri ma anche tra i visitatori russi. Questi centri di origine medioevale in più hanno una offerta turistica ampia come scelta, prezzi mediamente bassi e garantiscono una buona esperienza gastronomica: in particolare per chi ama il genere qui ci si può sbizzarrire nel provare piatti a base di pesce di fiume (come il luccio, la carpa e lo storione) ma anche selvaggina (avete mai assaggiato l’alce?).
Un viaggio organizzato o una gita in giornata?
Molti visitatori pensano che sia più comodo comprare pacchetti turistici per l’intera regione; sappiate che volendo è piuttosto facile visitare le città con di un giorno partendo dalla capitale. I tempi di percorrenza per la maggior parte non superano un paio di ore di treno da Mosca.
Il percorso più classico (che si preferisce svolgere in senso antiorario) parte da Mosca, passa attraverso Vladimir, Suzdal, Kostroma, Yaroslavl, Rostov Velikiy, Pereslavl-Zalesskiy, Sergiev Posad. Tutte le città e cittadine si trovano relativamente vicine le alle altre e i mezzi disponibili sono diversi: si può percorrere l’anello con l’autobus, il treno e ovviamente la macchina.
Tra Mosca e il Volga, tra storia e architettura
Uno dei motivi fondamentali per affrontare il viaggio nell’Anello d’oro in Russia è approfondire la conoscenza della architettura locale ammirando una grande scelta di antiche chiese in pietra bianca, maestose fortificazioni, bellissimi monasteri facendosi prendere dall’atmosfera che arriva dal passato, sfiorati dalle suggestioni di un suono di campana che copre la campagna.
In più è un modo piacevole per sapere di più sulla storia di questa terra e, anche rasserenarsi. Si, perché dopo qualche giorno nella frenesia della capitale è assai bello prendersi una pausa dall’inquinamento, le auto e il rumore: la vita nelle antiche città è sicuramente più lenta e tranquilla e ci sono parecchie occasioni per belle passeggiate tra le colline. Per questo scopo Suzdal e Rostov Velikij (entrambi a circa 3-4 ore in treno o in autobus da Mosca) sono le destinazioni migliori.
I palazzi in pietra bianca di Yaroslavl
Questa antica città russa, alla confluenza dei fiumi Kotorosl e Volga, e che oggi ha quasi 700.000 abitanti, è ormai un classico negli itinerari turistici e un capitolo importante della guida delle città dell’Anello d’oro soprattutto se volete scoprire la tradizionale architettura fatta di edifici in pietra bianca e cattedrali ortodosse monumentali. Le più maestose sono la cattedrale di San Demetrio e la cattedrale della Dormizione (si, è questo il vero nome). Tra l’altro il centro storico di Jaroslavl è stato inserito nella lista dei patrimoni dell’Unesco e una passeggiata nel suo contro permette di ammirare, condensati nello stesso luogo, tutti gli stili architettonici russi, dal Cinquecento fino al Novecento. Il viaggio in treno parte dalla stazione Yaroslavskiy di Mosca e dura circa quattro ore. Con una ventina di euro si arriva a destinazione.
Il ponte d’oro e il monastero della Trasfigurazione
Il ponte d’Oro che segnala l’ingresso nel centro storico è un altro famoso punto di riferimento. Per chi è interessato all’artigianato tradizionale non si deve perdere il museo che espone lacche e ricami così come potrebbe essere una buona idea dedicare una digressione al vicino borgo di Bogoluybovo: si trova a solo venti minuti di auto di distanza e in questo modo si avrà la possibilità di ammirare la piatta campagna circostante anche se la sorpresa arriva quando si scende sulla riva del fiume Nerl e ci si trova davanti la chiesa dell’Intercessione. E’ protetta dall’Unesco ed è davvero una meraviglia.
Una sensazione di stupore che si prova anche appena tornati a Yaroslavl visitando il monastero della Trasfigurazione: è stato per secoli il Cremlino (cioè la fortezza. Lo abbiamo detto: di Cremlino ce ne sono tanti…) e ha svolto bene il suo dovere di strumento di difesa per la cittadinanza. Fondato nel XII secolo è stato a lungo tra i più ricchi dell’area delle città dell’Anello d’oro. Si entra da quella che viene chiamata Porta Santa e ci si trovano davanti giardini e edifici sacri. La possente cattedrale cinquecentesca della Trasfigurazione del Salvatore e la vicina chiesa dei Taumaturghi sono i due edifici principali del monastero che non dimentichiamo fu molto amato da Ivan il Terribile.
Guida delle città dell’Anello d’oro e a spasso sul Volga
Una passeggiata lungo le rive del Volga vi farà venire appetito prima di fermarsi nella casa-museo del Governatore per una visita alla raccolta di icone e magari prima anche della sosta alla seicentesca chiesa del profeta Elia: gli affreschi interni sono spettacolari e anche il campanile è un pezzo unico nell’intera Russia.
Infine la cena: provate il ristorante a tema Ioann Vasiliyevich ispirato al cinema sovietico mentre gli arredi sono una via di mezzo tra il medioevo e lo stile cupo dell’Urss anni ’70.
Sergiev Posad e il cuore dell’Ortodossia
Sergiev Posad è una delle città che compongono l’Anello d’oro ed è considerata come il cuore dell’ortodossia russa. Per arrivare si può sfruttare l’efficiente linea per pendolari tra la stazione Yaroslavsky di Mosca e quella di Sergiev Posad. Il viaggio dura circa 1 ora e mezza. Il treno più comodo – un espresso – dura un’ora ed è effettuato due o tre volte al giorno. In alternativa, l’autobus 388 arriva alla stazione degli autobus di Sergiev Posad dalla stazione della metropolitana VDNKh. Il tempo di percorrenza dipende dal traffico, ma in media è di circa 1 ora e mezza
La città, ora prevalentemente industriale con duecentocinquantamila abitanti, si trova a una settantina di chilometri da Mosca e e il suo cuore è il celebre Lavra della Trinità di San Sergio, che prende il nome da San Sergio di Radonezh, uno dei santi russi più venerati in assoluto. Il monastero fa è inserito tra i patrimoni dell’umanità dell’UNESCO ed è uno dei più grandi monasteri ortodossi in tutto il mondo.
Fondato nel 14 ° secolo è ancora un monastero attivo e il modo migliore per visitarlo è scegliere un giorno feriale per evitare la folla e poter liberamente camminare tra gli edifici godendone l’atmosfera raccolta. Ci sono due cattedrali e otto chiese e i turisti si mescolano ai fedeli per la visita. Una volta usciti da una delle porte principali che si aprono nelle spesse mura e torri di guardia si arriva nella piazza Krasnogorskaja. Da qui parte la passeggiata che segue le mura e poi si giunge al monumento al santo che fondò la città nel 1337.
La chiesa sotterranea del vecchio eremita
Tra le antiche città dell’Anello d’oro tra Mosca e il Volga Sergiev Posad offre la possibilità anche di visitare l’eremo di Gefsimani-Chernigov a poca distanza dal centro, a circa mezz’ora a piedi. E’ una struttura rupestre. che si trova a sette metri di profondità sotto la cattedrale principale. Fu costruita quando un monaco nel 1700 decise di vivere in assoluta solitudine e scelse di separare quello spazio anche da quello, già così protetto.
Suzdal’ e i suoi cinque monasteri
La cittadina di Suzdal’ si trova a 25 km da Vladimir, ovvero dal capoluogo della regione, ma il suo valore è ben altro ed è una delle più importanti dell’intera Russia oltre che una delle più belle e affascinanti tra le antiche città dell’Anello d’oro. La sua storia è antichissima e si trova citata nelle opere datate anno Mille. Da una piccola base contadina si sviluppò diventando un centro di potere grazie a Dolgorukij, lo stesso re che fonderà Mosca e allargando il suo raggio di potere fino al Mar Bianco.
Ad un certo punto però entro a fare parte del principato di Vladimir e con il tempo entrambe le città dovettero fare i conti con lo sviluppo della attuale capitale. Tuttavia la fortuna turistica della città non è invece mai calata ed è sempre invasa di visitatori da ogni parte del mondo anche se non è sempre comodo raggiungerla: il modo più semplice è in auto, in circa tre ore da Mosca. Sul suo territorio si trovano cinque monasteri spettacolari e molte chiese: tanta ricchezza ha fatto si che sia entrata nel 1992 nella lista dei Patrimoni dell’Unesco.
La guida delle città dell’Anello d’oro sulle rive del Kamenka
Prima di partire alla scoperta delle bellezze storiche si può fare una sosta a Torgovaya Ploschad, ovvero la piazza del mercato, per una merenda e per bere un sorso dell’onnipresente sidro locale. Per una vista d’insieme sulla città quindi si può salire su una collinetta da dove si può ammirare il percorso del fiume Kamenka e cominciare a scorgere i primi due dei monasteri e alcune cupole delle chiese. Attenzione però: se piove il sentiero per salire in vetta è assai scivoloso. E in tanti sono finiti a terra.
Il primo luogo da visitare è senz’altro il monastero di Sant’Eutimio, fondato nel 1352. In origine era ovviamente in legno ma ora è una poderosa fortezza. La visita fa capire come prima che luogo di culto fosse un fortilizio e come da qui sia partita la liberazione di Mosca nel 1612. Allo scoccare di ogni ora le campane si scatenano in una specie di chiassoso concerto. Da non perdere se avete tempo anche altri palazzi come il Cremlino, la Cattedrale della Natività e la Chiesa di Boris e Gleb nel villaggio di Kideksh, a soli cinque chilometri di distanza.
Una altra attrazione da non perdere è il museo dell’Architettura. Detto così penserete a palazzi e torri: invece qui si celebra il legno. In pratica è una sorta di villaggio che raccoglie una serie di edifici in legno che arrivano da ogni parte della Russia. Evitate i fiammiferi e camminate in questo spaccato della vita contadina del passato. Per il presente invece puntate su via Lenin, ovvero la via principale dove si trovano gli hotel e molti locali. Per dormire troverete sia alberghi moderni a 4 stelle sia piccole pensioni anche se stanno nascendo molti B&B.
La guida delle città dell’Anello d’oro: Rostov Velikiy
E’ antica: risale all’862. E’ ricca di bellezze e monumenti. Ed è anche un posto da buongustai. Stiamo parlando di Rostov Velikiy, una delle antiche città dell’Anello d’oro tra Mosca e il Volga. Anche qui c’è un Cremlino, quattro monasteri e innumerevoli chiese antiche oltre al piacevole e pacifico Lago Nero intorno a cui passeggiare.
Rostov Velikij dista 190 km e circa 3-4 ore di autobus o di treno da Mosca e grazie alle sue meraviglie architettoniche, costruite tra il XVI e il XVII secolo attira migliaia di visitatori da tutto il mondo. Il Cremlino è il cuore della centro storico e si può vedere da ogni punto della città grazie alle sue mura ciclopiche e le torri piuttosto incombenti. E’ assai piacevole esplorare le mura e infilarsi nei camminamenti guardando dall’alto le chiese come quella di San Giovanni il Teologo.
Una volta scesi è assai piacevole camminare nelle strade spesso porticate dove per fortuna è difficile incappare in gruppi sguaiati di turisti o negozi pacchiani di souvenir mentre sono assai gradevoli le ampie zone pedonali tra le case basse.
La patria della cipolla sul lago Nero
Da non perdere poi il monastero ancora attivo di Spaso-Jakovlevskij. Si trova appena fuori dalla città e l’atmosfera è resa ancora più piacevole dalla presenza del vicino lago Nero. E’ una bella zona dove passeggiare e rilassarsi prima della visita in chiesa. Ricordate: gli uomini si tolgano il cappello. E le donne si coprano il capo con un foulard.
Per chi ama la gastronomia questa destinazione è particolarmente interessante: qui regna la cipolla in ogni forma. Si mangiano zuppe di cipolla, panini con la cipolla e ovunque si vendono marmellate di cipolla. Per fortuna molto diffusi sono anche i piatti a base di pesce di acqua dolce come il luccio e le zuppe aromatizzate coi frutti di bosco. La strada dello shopping è via Karla Marksa, vicino alle mura del Cremlino. Intorno alle mura bianche del Cremlino, tutta la città regala atmosfere d’altri tempi cosi come le rovine di antiche gallerie commerciali in disuso.
All’interno del Cremlino poi c’è un museo archeologico che racconta il passato antico. E anche qui la pietra la fa da padrona.
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