Voglia di mare. E per molti in Italia e non solo mare significa Romagna. Questo perché questa terra da sempre ha fatto della accoglienza la propria fortuna. E a questo si aggiungono lunghe spiagge, cucina saporita,  possibilità di passare dalla sabbia alla collina senza fatica. E, in più, una sorta di magia che si respira solo qui. Ma quale scegliere tra le cittadine della sosta per avere, oltre al lettino, anche altre cose da scoprire? Ecco allora un breve itinerario tra i borghi sul mare di Romagna. Da nord a sud per un piccolo viaggio tra mare e storia. Tra piadina e tradizione.

I borghi sul mare di Romagna: Comacchio

Il punto di partenza del nostro tour romagnolo parte da Comacchio. Si, è vero, non è il primo luogo che viene in mente quando si pensa ad una vacanza tutta sdraio e abbronzatura ma ci sono cose da fare e vedere. E la lunga distesa di sabbia compresa tra Lido di Spina e Lido delle Nazioni è davvero a pochissima distanza. Quindi, prima o dopo un po’ di sole e di sale iniziamo a passeggiare tra la fitta rete di canali, scavalcati da piccoli ponti che collegano angoli della cittadina suggestivi e pieni di sorprese, resi quasi magici dalle facciate pastello delle piccole case allineate.

Questa che molti paragonano a Venezia merita di essere scoperta dall’inconfondibile Trepponti, simbolo indiscusso del luogo da dove andare poi a scoprire l’Antica Pescheria, un palazzo del XVII secolo che racconta come l’attività del mare sia stata fondamentale mentre oggi svela la ricchezza del pescato locale. Poi di nuovo a passeggio sul bordo dei canali per un selfie con il riflesso sull’acqua per poi andare finalmente in mezzo a quel liquido mondo che è l’anima di Comacchio.

E allora non perdetevi un piccolo tour su una delle tradizionali batane, le barchette a chiglia piatta che per secoli sono state il solo mezzo di trasporto della gente del Delta del Po. La stessa che ha codificato una sinfonia di sapori: qui, in tavola, è protagonista l’anguilla che si mangia in brodetto, marinata o nel risotto. A sfidare la regina della tavola comacchiese sono vongole, cozze, cannolicchi che danno il meglio in bianco,  con  un ricco intingolo di aglio e prezzemolo.

Cervia,  la regina del sale

Dopo il ricco pasto una sosta in spiaggia. O se preferite una piacevole e pigra giornata su un lettino. Ma dopo molte ore al sole si può ripartire: e proseguire il nostro breve viaggio tra borghi sul mare di Romagna che ci porta a Cervia. Ovvero, la città del sale. Per capire il perché di questo blasone basta andare al Musa, il museo dedicato appunto al sale, che racconta la storia del rapporto tra questa cittadina e il prodotto del mare che un tempo valeva come l’oro.

Ma dalla teoria è meglio passare alla pratica e andare a visitare la Antica Salina Camillone, una di quelle 144 saline artigianali che dal 1959 vennero unite e trasformate in industria, ma che ancora oggi svela come veniva estratto il sale. Un consiglio: la distesa bianca colpisce e lascia ammaliati: ma il meglio lo da al tramonto quando si colora di sfumature rosa. E dopo il tramonto la cena: qui il sale entra anche da protagonista in cucina e quindi è imperdibile il pesce azzurro, come le sarde al sale.

Torniamo al mare, riprendiamo a fare il pieno di sole. Le spiagge di questa terra sono larghissime e si allungano a perdita d’occhio. E la tentazione di lasciar perdere tutto e perdersi nel caldo e nella brezza e forte. Ma dopo un po’ sul lettino proviamo a rialzarci e a ripartire alla scoperta dei borghi sul mare di Romagna

borghi sul mare di Romagna

Il porto di Leonardo

Ci aspetta il Porto Canale di Cesenatico che addirittura, si vuole che sia stato progettato da Leonardo Da Vinci. Ora, noi sappiamo che non è vero, che il porto-canale esisteva già e che il genio del Rinascimento si è limitato, nel 1502, a visitarlo e a riprodurlo in alcuni disegni che sono ora conservati a Parigi. Ma non sempre la realtà è più bella della leggenda. E noi fingiamo di credere a quest’ultima. Per farlo passeggiamo sulle banchine che ci portano alla palazzina in stile Liberty che si trova in piazza Fiorentini per poi sbucare nelle due vicine piazzette, quella delle Erbe e quella delle Conserve, che sono al centro di quello che fu un antico borgo di pescatori e che, anche dopo tanto tempo e tanto turismo, offre ancora un suo stile e un suo carattere sincero.

Qui intorno si incontrano ristoranti e locali, scorci graziosi e una sosta la si deve concedere al Museo della Marineria che ricostruisce la storia della marineria tradizionale dell’alto e medio Adriatico. Per farlo è stata costruita una parte al chiuso, con le barche più rappresentative di questo andar per mare, e una parte galleggiante dove sono esposte e perfettamente operative, undici barche del passato. E le vele piene di colori che ancora prendono il vento sono un fondale perfetto per una foto ricordo dal mare.

Piadina e passatelli

E anche qui, alla fine viene il momento di una pausa golosa: imperdibile è, certamente, la piadina, ma un pranzo non può essere concluso senza un piatto di passatelli. E soprattutto una fetta di  bustrengo, il dolce tipico che arriva dalle vicine colline e che, secondo le signore del paese, si fa con 32 ingredienti tra cui frutta secca, miele e vino. Molti di questi ingredienti sono segreti: ma per chi come noi sogna soltanto un po’ di dolcezza in riva al mare non è assolutamente un problema.