La Strada della mimosa: le tappe tra collina e mare
Giardini immensi pieni di colori
Il secondo stop, come detto, è a Rayol-Canadel sur Mer, un tranquillo villaggio dove si godono fantastiche viste sul Massif des Maures e di fronte sul blu del Mediterraneo. Il paese è aggrappato a delle terrazze e l’80% del territorio è coperto da fiori e piante: il punto migliore per godere la vista d’insieme è al pergolato rotondo del Patec. Da qui si scende lungo una monumentale scalinata in pietra che conduce alla spiaggia. Non temete: anche in inverno qui con un raggio di sole si sta benissimo e poi per rifocillarvi, ogni venerdì mattina non perdete il mercato in place Michel Goy. Chi ama pesce e frutti di mare sarà in paradiso.
Corsi mascherati. A base di fiori
La terza tappa della Strada della mimosa è Sainte Maxime, sparso su oltre 10 km di costa mediterranea, una oasi di tranquillità provenzale dove passeggiare in riva al mare e ammirare le macchie fiorite, le case con vecchie tegole. E dove fare sosta al mercato nelle mattine di giovedì e venerdì o poltrire sul lungomare ombreggiato. Prima di andare ad esplorare il Parco Botanico dove camminare senza fretta tra i sentieri all’ombra di più di 60 specie di piante mediterranee. Per di più nel primo fine settimana di febbraio qui si svolge il Corso du Mimosa con sfilate e parate di carri, spettacoli itineranti, laboratori dedicati ai fiori e molto altro.
Si prosegue poi lungo il Massif des Maures e si arriva a Saint-Raphaël, sospesa tra le colline e la costa con splendide calette e vista sulle isole. Anche qui a febbraio si fa festa con i fiori in primo piano ma qui è anche belle cedere allo stile rilassato di questa cittadina di mare partendo dal centro storico con le sue stradine strette e silenziose che si aprono poi in piazze dove si svolgono ogni giorno mercati di fiori e frutta. E dove si vendono i prodotti tipici provenzali.
Poco lontano ecco la chiesa romanica, un monumento storico del XVIII secolo, sorto su una base del XII secolo che oggi ospita il Museo Archeologico di Saint-Raphaël. E dalla sua torre si godono splendide viste. Più verso il mare poi ecco il “Quartier de la Marine“, un tempo casa dei pescatori della città, che ora è diventato una zona turistica elegante con un casinò, belle ville e un contesto di composta eleganza.
La mimosa si mangia. Insieme al cioccolato
Proseguendo nel cammino non perdete una sosta a Agay , un paesino a soli 8 km da Saint-Raphaël, dove si trova la fabbrica di cioccolato Le Palet d’Or: qui le mimose si mangiano al cioccolato insieme ai tartufi al cioccolato bianco aromatizzati alla mimosa o agli amaretti alla mimosa. Più protagonista di così.
Andando oltre ecco Mandelieu-la-Napoule, la prima tappa nelle Alpi Marittime, un luogo perfetto per una breve vacanza invernale all’insegna dei colori: da una parte la roccia rossa dell’Esterel, dall’altra il blui del mare e intorno ovunque il giallo delle mimose. Qui si possono visitare alcuni castelli splendidi come quello di La Napoule: oggi è considerato una delle più belle residenze per artisti nel mondo. Questa ex fortezza è stata completamente restaurata all’inizio del XX secolo dal suo proprietario Henry Clews e oggi ospita la “La Napoule Art Foundation” che ospita artisti celebri e talenti emergenti.
Da qui parte anche La Route d’Or, che si snoda nel cuore della più grande foresta di mimose d’Europa che ogni anno a metà di febbraio ospita la Sagra della Mimosa con sfilate e battaglie di fiori.
Il nostro viaggio invernale lungo la Route du Mimosa non è finito e ci porta al paesino di Tanneron, sulle sulle colline delle Alpi Marittime della Provenza. Il paese è piccolo, con alcuni perle da visitare come la chiesa di Notre Dame de Peygros o un’antica torre in pietra. Ma quello che vale davvero la sosta sono le passeggiate che portano al Lac de Saint Cassein o alle foreste di mimose, sia selvatiche sia coltivate che qui sono ovunque.
Da dicembre a marzo, l’abbondante fioritura fa precipitare in un mondo quasi fatato: profumato e tutto giallo. Tanto che durante la festa di febbraio il fiorellino colorato viene usato persino per creare dei cocktail.
Grasse, la capitale dei profumi
Non è ancora finito il viaggio lungo la Strada della mimosa. Passiamo per Pègomas, magari facendo una sosta nella sua piazza all’ombra della chiesa di San Pietro per bere qualcosa e goderci un po’ di sole provenzale e poi proseguiamo sulla Route d’Or per raggiungere Grasse che si trova a 16 km a nord di Cannes, nel sud della Provenza.
La città era originariamente nota soprattutto come centro di conciatori di pelli ma ben presto è diventata una delle capitali nella produzione di profumi. Non a caso c’è un Museo Internazionale del Profumo e quattro importanti produttori hanno ancora sede in città: e si possono visitare. Poi dedicatevi ad una visita del centro storico con le case alte e strette dipinte color pastello e lasciatevi andare fino a sbirciare ai vicoli laterali con i panni stesi e l’atmosfera retrò. Prima di rendere omaggio alla cattedrale di Notre-Dame-de-Puy del XII secolo.
Vicino alla cattedrale c’è il municipio – da non perdere il cortile interno con la sua vista sul centro della città- e per finire ecco il museo del profumo. Qui si potrà seguire un percorso guidato tra i profumi cercando anche di creare un aroma personale. Se non sarà il massimo pazienza: basta andare nel cortile per scoprire le distese di mimose. E quelle, purtroppo, sono difficile di battere.
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