Per favore: è una soltanto. E quindi non usate il plurale. Si, perché chissà quante volte avrete sentito parlare delle isole Mauritius. Peccato: è una sola (i puristi potranno dire che Mauritius fa parte delle isole Mascarene. Ma è altrettanto vero che gli altri, esclusa Reunion, sono poco più che scogli). Quindi chiudiamo qui la vicenda e parliamo di Mauritius. Che è una ma è come se fosse tante. Si, perché quest’isola, al largo del Madagascar nell’oceano Indiano, repubblica indipendente dal 1968, è un riuscito mix di sapori e culture differenti. E infatti le lingue ufficiali sono il francese e l’inglese ma tutti parlano il creolo, per le strade stanno allineate moschee, chiese e pagode e sulle facce della gente si notano lineamenti indiani, europei, africani e persino cinesi. Il mare no: quello è tropicale da cartolina. E forse è l’unica cosa che è proprio come t’aspetti. Qui, secondo il luogo comune (lo stesso che fa si che venga chiamata al plurale)è che a Mauritius dovrebbero planare solo ricchi sfondati e coppie in viaggio di nozze. E’ un altro errore: questo luogo merita di essere scoperto da tutti perché ognuno potrà trovare qualcosa di speciale con la sua natura e la maliarda miscela di influenze indiane, africane e europee. Che si ritrovano poi nei piatti e in ciò che si mangia. E non è neppure vero, volendo, che sia un posto dove ci si debba per forza prosciugare il portafoglio in un luogo dove la gente è ospitale e si mangia anche molto bene. Basta saper scegliere. E cercare di scoprire cosa si nasconde oltre la prossima spiaggia e sorprendersi per quanto lungo sia l’elenco di cosa vedere a Mauritius.
Cosa vedere a Mauritius: partiamo da Grand Bay
Noi partiamo da nord. Il punto di riferimento quasi obbligato è Grand Bay, quella che con sfrontato ottimismo qualcuno definisce la versione locale di Saint Tropez. Beh, non ci credete. Per carità: il luogo è grazioso, il mare splendido e ci sono locali e ristoranti e hotel. Ma l’atmosfera, per fortuna, è mauriziana e non sarete mai travolti dal clamore. Piuttosto questa è una buona scelta per una sistemazione (ci sono quelle di gran lusso ma anche piccoli alberghi e resort locali splendidi e a prezzi contenuti) e da qui è facile partire per una scoperta dell’isola che quasi sempre inizia da Cap Malheureux, il punto più a nord dell’isola. È qui che il comandante John Abercromby sbarcò con le sue truppe quando gli inglesi attaccarono l’isola per la seconda volta nel 1810 ma oggi è famosa per la chiesetta che si vede in ogni catalogo dell’isola: si chiama Notre Dame Auxiliatrice, ma tutti la conoscono come la “chiesetta dal tetto rosso”. Il selfie qui è quasi d’obbligo. Se invece impazzite per la natura e la botanica è la vostra passione segreta troverete quello che fa per voi facendo una sosta a Labourdonnais per una passeggiata tra gli anturii, le bouganvillee e gli ibischi. Qui si coltiva però anche frutta e il bello che te la spremono davanti: quando si dice il chilometro zero.
Cosa vedere a Mauritius: i giardini tropicali
Meno naive ma sempre presente in ogni guida che racconti cosa vedere Mauritius c’è poi il giardino botanico Sir Seewoosagur Ramgoolam più semplicemente noto come Pamplemousses. E’ un luogo famoso tra i botanici di tutto il mondo per la grande collezione di piante esotiche che vi crescono, tra cui le ninfee giganti Victoria Amazonica e numerose specie di palme. Come sempre c’è anche una leggenda: qui cresce una palma che si dice fiorisca solo una volta ogni cinquanta-settanta anni. Se la vedrete saprete di essere stati fortunati. Stanchi? Ma come? Abbiamo appena iniziato. Quindi voltiamo le spalle al mare e puntiamo sull’altopiano che si trova tra i 400 e i 600 metri sul livello del mare. E regala scoperte inattese. Una di queste è Trou of Cerfs, un vulcano spento che offre una vista splendida sull’interno del paese. Ma non è l’unico vulcano che dorme: c’è anche Ganga Talao ed è pure un luogo sacro. Il lago nato nel cono è speciale per gli indu che vengono qui in pellegrinaggio. Ogni anno, nel mese di febbraio, durante la settimana in cui si celebra la festa di Maha Shivaratri, migliaia di fedeli percorrono diverse miglia a piedi, arrivando da ogni angolo dell’isola per offrire i propri doni al dio indù Shiva. Poi gli itinerari si moltiplicano: volendo scoprire il passato coloniale dell’isola fermatevi alla Maison creole Eureka, costruita nel 1830 che si fa vanto delle sue 109 porte.
E’ la prova che i coloni se la passavano davvero bene mentre da qui parte la Strada del Tè, un percorso nel verde entroterra tra piantagioni, appunto, della piante da cui si ricava la bevanda delle cinque per gli inglesi. Il punto di arrivo è allo stabilimento di Bois Cherì dove è possibile assistere a tutta la lavorazione dalla raccolta nei campi fino alla bustina di tè, oltre che assaggiare tutte le varianti. Ma non temete: se non vi piace il tè sull’isola c’è molto altro. E se la lista di cosa vedere a Mauritius è lunga lo è anche quella di cosa assaggiare. Qui è infatti possibile fare percorsi analoghi dedicati alla vaniglia, allo zucchero. E anche al rum: la Rhumerie de Chamarel è una delle rare distillerie ancora in attività in questa parte di mondo che coltiva la propria canna da zucchero per produrre liquori. Dopo gli assaggi non guidate, però.
Cosa vedere a Mauritius: verso le spiagge
E’ tempo di concedersi un bagno, di tornare nel blu. La scelta cade sulla zona di Le Morne Brabant, il cuore del turismo d’alto livello di Mauritius. Ci sono hotel multistelle, mare splendido, campi da golf e tutto quello che sognate ma anche una penisola diventata patrimonio dell’Unesco per la sua bellezza, certo, ma anche per la sua storia: qui si rifugiarono nei boschi gli schiavi fuggiti e questo luogo di vacanza può essere anche un simbolo di una storia terribile. Un ultimo sforzo ci porterà a vedere una delle zone simbolo della bellezza di Mauritius: l’area di Chamarel ospita spettacolari paesaggi nella natura tra le colline. Le famose terre dai sette colori sono solo la prima tappa e non può mancare una sosta per ammirare le centenarie tartarughe giganti che vivono proprio lì accanto. Ma siamo su una isola, vogliamo scoprire cosa vedere a Mauritius ma – a questo punto soprattutto – vogliamo lasciarci a andare e godere il mare: la nostra meta definitiva è l’Ile aux Cerf, una isola nell’isola a solo cinque minuti dalla costa. Si arriva in barca e poi la scelta è tra stare immersi a fare snorkeling, giocare a golf o visitare i ristoranti. C’è un solo hotel: è a cinque stelle ed è ritenuto tra i migliori al mondo. Ma in fondo anche una gira in giornata basta per scoprire questa bellezza di sabbia, natura e mare e alla sera si può tornare sull’isola principale. Ricordate Mauritius: è una. Ma le sue bellezze, lo abbiamo capito, quelle sono tante.
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21 Gennaio 2021