C’era un tempo in cui erano quello che il nome prometteva: dei rifugi alle intemperie. Ovvero poco più che ricoveri dove pernottare quando il buio toglieva spazio al piacere di camminare in montagna. Questo però era prima: prima dei wifi, delle saune, delle gioie prosaiche della modernità che hanno conquistato anche le vette. Anche se alcune cose non sono cambiate: le chiacchiere vicino al fuoco – o al bar-, i confronti con sconosciuti che diventano amici parlando di vette scalate in passato e certi sapori robusti che è bello ritrovare per la cena.  Salire sui rifugi delle nostre Alpi  è una fuga senza freni nel tempo e nello spazio di quello zaino dove accumulare quello che serve per una salita in vetta. Sopra le nubi e i pensieri.  Ecco allora una serie di proposte dei più bei rifugi per l’estate sulle Alpi. Posti speciali per una passeggiata in vetta. Vicino al cielo ma comunque senza perdere troppo di vista la comodità della terra.

Guidai rifugi più belli delle Alpi - PizziniGuida ai più bei rifugi per l’estate sulle Alpi: il rifugio Fuciade in  Trentino

Una baita che profuma di legno, una chiesetta di pietra e le crode di Passo San Pellegrino a solleticare il cielo. Sopra a Soraga, nel Trentino della Val di Fassa, il rifugio Fuciade ha ben più del corredo di stelle che guide ed esperti si affrettano ad usare per le loro classifiche. Qui la famiglia Rossi scrive ogni giorno una storia fatta di cura e dettagli. Dai pizzi alle finestre ai tessuto dei copri piumini. Il “Fuciade” è un’istituzione da quasi 40 anni: d’estate, se si pernotta, si ha il permesso di arrivare in auto. Altrimenti la passeggiata, adatta a tutti, è breve ed ha come premio le leccornie di una cucina ladina rivisitata da chef Martino anche in chiave mediterranea senza scordar le “astuzie” che da secoli i montanari utilizzano per arricchire la loro tavola. Le materie prime? Fanno tutte pochissime chilometri. A differenza dei visitatori che poi per smaltire le piacevole calorie possono scorrazzare per il passo a caccia di nuove emozioni alpine.

Guida ai più bei rifugi per l’estate sulle Alpi: rifugio Pizzini-Frattola

E’ un rifugio vero dove si lasciano scarponi e attrezzatura all’ingresso e si firma il registro grande e blu del CAI. Il rifugio Pizzini – Frattola, a quota 2706, è l’anticamera del vero alpinismo anche se, in un’ora e mezza di comoda strada sterrata (o jeep su prenotazione) ci arrivano tutti. Intorno il fischio delle marmotte, le tracce degli stambecchi, i resti delle trincee di guerra. Panorama sulle Tredici cime e il Gran Zebrù sopra a Santa Caterina Valfurva, immersi nel parco nazionale dello Stelvio. In queste valli sono cresciuti Deborah Compagnoni e l’alpinista Marco Confortola. Ma non serve essere campioni per arrivare qui a condividere chiacchiere e tramonto con un vero “grimpeur”, diretto a mete più alte. Ottima cucina, una sauna nuovissima e camere con doccia sono i comfort del rifugio immerso in una delle zone più himalayane del Belpaese.

Guida ai riffugi più belli delle Alpi Rifugio_Roda_di_Vael

Guida ai più bei rifugi per l’estate sulle Alpi:  Las Vegas

Il nome è già una garanzia: perché qui la scommessa si vince comunque. Oltre che con l’ovovia di Piz Sorega, che sale da San Cassiano, al Las Vegas lodge si può arrivare anche a piedi, con un’ora di passeggiata lungo i prati fioriti dell’Armentarola, nel cuore della val Badia. La terrazza del rifugio ha comode sdraio in legno, coperte leggere in estate, caldissime in inverno, per godersi il sole fino all’ultimo o per primi al mattino. I suoi spazi esterni sono una grande carta geografica aperta sulle cime più famose, dal Sasshonger, Lagazuoi, Sella e Marmolada. Una sauna finlandese a botte ritempra in ogni stagione. Al resto pensano le leccornie di una cucina che collabora con numerosi chef stellati e le camere che danno del tu alla magia del tramonto rosato delle Dolomiti.

Guida dei riufugi più belli delle alpi - Dolomiti1

Guida ai più bei rifugi per l’estate sulle Alpi: rifugio Lo Grand Baou

E’ uno dei più bei segreti della Vallée ovvero la Valle d’Aosta. Alla “comba” di Vertosan si arriva da Saint Pierre, attraverso il col di Joux, fino agli 1887 metri di Jovencan. Mandrie al pascolo, pastori lenti come in un quadro di Giovanni Segantini. Da qui si può prima passeggiare, su sterrata e poi sentiero, fino ai laghi di Dziule. Oppure decidere di fermarsi prima e tornare presto alle lusinghe di questa baita eco chic che, da 43 anni, accoglie tutti con passione. Non sarete in molti la sera, il silenzio e le stelle per compagni, una cucina che impasta memoria, passione e i sapori più autentici, spesso a km zero. Zuppe, polenta, prodotti d’alpeggio – lo scorso anno la fontina di qui è stata eletta la migliore – e poi una delle 5 camere con soli 12 posti letto.

Guida ai più bei rifugi per l’estate sulle Alpi: rifugio Diavolezza

Lo chiamano “berghaus”, ma è molto di più di una “casa di montagna”. Se ne sta, sopra a Pontresina, a quasi 3mila metri di quota, sospeso sui ghiacci eterni del Diavolezza nel gruppo del Bernina. A 175 km da Milano, non lontano dai fasti di Sankt Moritz, ci si arriva in treno – col mitico e rossissimo Bernina Express – che vale, da solo, il viaggio e l’avventura. Poi, niente paura: per raggiungere il sentiero si può scegliere la funivia per farsi dare un passaggio con un balzo di 10 minuti. Che cosa volere di più? Per esempio una jacuzzi calda vista cime, sole e cielo. Detto, fatto: il bergahus, oltre a camere dai mille comfort, ha uno dei solarium più vasti d’Europa, tinozza per abluzioni d’alta quota e un nutrito calendario di attività estive, dalle passeggiate con le guide alla grigliate en plein air.

Guida dei rifugi più bellli delle Alpi - ifugio Bosio Galli

Guida ai più bei rifugi per l’estate sulle Alpi:  rifugio Bosio-Galli

Le miniere che hanno dato lavoro al popolo di questa valle, formaggi e mirtilli che ancora si producono e si raccolgono in questi boschi. Ed ora, in Valmalenco arriva anche la musica. Il rifugio Bosio-Galli (1h 30 da Torre S.Maria o da Chiesa) è esattamente come lo disegnerebbe un bambino. Il ponticello sul un fiume fresco e limpido, grandi massi erratici che ricordano come un tempo qui ci fossero ghiacci e non boschi, un tettuccio rosso e le pietre della baita dove tirar tardi (ma non troppo) la sera davanti al fuoco.