E’ il cuore del cuore aussie. Già, perché la città di Alice Springs rappresenta il centro virtuale di un vasto deserto ma soprattutto del continente australe. Un luogo fisico, ovvio, ma anche un’icona ideale, il simbolo dello spirito pionieristico australiano, il piccolo relè dimenticato sulla linea telegrafica che tempo collegava le due coste e che nel giro di pochi decenni è diventata una tappa turistica assai popolare. Anche grazie alla relativa vicinanza (sempre secondo le dimensioni australiane. Si parla di circa 450 km e sei ore d’auto) con la grande diva d’Australia: Uluru, ovvero se preferite, Ayers Rock. Ma, la guida di Alice Springs lo svela bene, da sempre questo luogo rappresenta un punto di arrivo, un miraggio tra le distese rosse dell’Outback dove si arriva dopo centinaia di chilometri di solitudine, deserto e polvere, “The Alice”, come i suoi abitanti chiamano con affetto la città, alla fine appare quasi magicamente dietro la catena MacDonnell. E la sua vista regala a molti un sospiro di sollievo quando si pensava di non arrivare più.

Guida di Alice Springs

Guida di Alice Springs: come nasce un mito

Fondata nel 1870, durante la costruzione della linea telegrafica, Overland Telegraph, questo piccolo villaggio incarna ancora lo spirito dei pionieri del XIX secolo. All’epoca, ci sono voluti mesi di sforzi e giorni a dorso di cammello per raggiungere da Adelaide quell’avamposto che noi ora conosciamo come Alice Springs. Originariamente chiamato “Stuart”, il villaggio fu rinominato nel 1933 alla memoria di Alice, moglie di Charles Todd. Tra il 1870 e il 1872 questo ingegnere era stato incaricato di realizzare il progetto epico: mettere in piedi l’indispensabile telegrafo che ha permesso alla colonia britannica di emergere dal suo isolamento. E collegare l‘Australia con il resto del mondo.

Guida di Alice Springs

Da allora, i tempi sono cambiati. Precedentemente perduto nel cuore del deserto, la città è diventata una destinazione turistica popolare fin dagli anni ’70, grazie alla reputazione di Uluru, l’imponente simbolo roccioso che si è trasformato in una specie icona d’Australia. Ora, la piccola città di 22.000 abitanti sempre più vocata al turismo è un insediamento pieno di vita che accoglie più di 400.000 visitatori all’anno. “Oggi, il Ghan ha sostituito i lenti convogli di cammelli e i suoi vagoni rendono possibile a sempre più visitatori di arrivare sino a qui – spiega Peter Humphries, uno dei piloti del famoso treno, il cui nome nasce dai cammelli afgani che hanno permesso la costruzione della linea ferrata.

Guida di Alice Springs

La nostra guida di Alice Springs se parla di sviluppo non fotografa certamente però una metropoli. Perché anche se famosa resta sempre una cittadina. Cinque strade, al massimo, costituiscono la zona del centro dove continua a regnare l’atmosfera di una Australia d’altri tempi. Prima di proseguire la loro lunga strada – inevitabilmente – verso nord o sud, i viaggiatori stranieri sfruttano questa breve pausa urbana per tirare il fiato nella monotonia del deserto. Passeggiando per le strette vie del centro commerciale intitolato al solito Todd e curiosando nelle gallerie dedicate all’arte aborigena i turisti scoprono una sorta di tuffo nella atmosfera della frontiera. Peccato che questa effervescenza non coinvolga i nativi: gli aborigeni, il 20% della popolazione, trascinano la loro vita vuota piena di tristezza e di pacchi di birra da scolare nei parchi. Seduti nell’erba, sembrano indifesi e smarriti, persi in un mondo che è cambiato. E forse non riconoscono più.

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Guida di Alice Springs: gare di stranezze

Ma non tutto è quiete e silenzio ad Alice Springs. Perché qui si svolgono alcuni eventi che ne sconvolgono la routine. Qualunque guida di Alice Springs infatti non potrà che dedicare un capitolo alla regata di Henley-on-Todd che svolgendosi nel deserto usa regole decisamente particolari. Per qualcuno bizzarramente assurde. La gara si svolge l’ultima domenica di agosto e prevede una regata di barche a remi e a vela che usano, come campo di competizione, il letto in secca di un fiume. L’idea venne nel 1962 ad un abitante che propose di rifare quaggiù la sfida che si svolge in Inghilterra tra gli equipaggi di Oxford e Cambridge. Il dettaglio che la più vicina distesa di acqua utilizzabile fosse a oltre mille chilometri non apparve rilevante e venne approvata la proposta. Il risultato è uno spettacolo surreale di canoe spinte da pale per la sabbia, navi pirata da film d’animazione, vasche da bagno spiaggiate e molta ironia. L’ingrediente fondamentale per vivere questo evento divertendosi e facendosi contagiare dalla locale vena di follia che ha anche comunque una finalità benefica: il tutto produce una raccolta di fondi che finiscono in beneficenza. Il secondo evento citato dalla nostra guida di Alice Springs è la Camel Cup, una corsa (appunto) tra cammelli che si svolge dal 1970. La competizione da qualche anno si svolge sulla pista del parco di Blatherskite ma in passato era tenuta, anche questa, nel greto secco di un torrente in siccità e nuovamente gioca con l’assenza di acqua visto che a sfidarsi sono le “navi del deserto” con la gobba. A margine altri eventi strampalati come l’elezioni di miss e mister Camel Cup e sfide di danza del ventre.

Guida di Alice Springs

Guida di Alice Springs: le cose da fare e vedere

Ma non solo stravaganze: la guida di Alice Springs elenca anche alcune attività assai più serie e importanti. La prima è una doverosa visita alla Telegraph Station Historical Reserve, il luogo che sta nel centro del sistema di collegamento telegrafico che dal 1872 permise di collegare l’Australia, allora completamente isolata, con il Vecchio Continente. Poi è possibile scoprire e partecipare, da uditori, alle lezioni che da qui vengono “spedite” ai ragazzi che vivono isolati nell’Outback e che frequentano una scuola virtuale senza aule ma con corsi via radio e video. Infine, sempre per la stessa ragione dedicate un po’ di tempo e meraviglia al lavoro dei Royal Flying Doctors, i medici che aiutano i malati nell’enorme territorio australiano usando gli aerei come mezzi di emergenza,  raggiungendo in volo gli insediamenti più isolati. Per finire, se avrete ancora tempo, noleggiate una delle enormi 4×4 che da queste parti sono la norma e partite per andare a scoprire il deserto puntando verso la rossastra distesa del Finke Gorge National Park. Le strade che si dipartono da qui, spesso nel greto desolato di antichi torrenti, portano dopo ore di viaggio, a sorprese incredibili, come la valle delle Palme, un assaggio di verde nel rosso della sabbia o alla scoperta di un cratere provocato da un corpo celeste caduto. Per noi è un reperto astronomico, per gli aborigini un segno divino. Al tramonto godetevi la vista dall’alto della collina di Anzac Hill e scendete per la cena in uno dei locali che offrono barbeque e atmosfera dell’ultima frontiera. Adelaide e Darwin sono a 1500 km di distanza, le spiagge di Sydney ad oltre 2000  e intorno a voi, oltre le luci della città, c’è il buio assoluto. Da qui tutto sembra lontano e il mondo pare fermo. D’altra parte capita quando si è in mezzo al nulla. Ma al centro di tutto.

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Guida di Alice Springs: il clima

Le stagioni in Australia sono ovviamente rovesciate rispetto alle nostre. In estate (da dicembre a febbraio) le temperature vanno dai 20 ai 35 gradi con picchi più alti. Piove in particolare a gennaio ma siamo in un deserto. E quindi non aspettatevi molta acqua. L’autunno è forse la stagione migliore con temperature che vanno dai 12 ai 26 gradi mentre l’inverno (da giugno ad agosto) conosce minime anche fredde in particolare a luglio quando di notte gela e di giorno si va dai 4 ai 18 gradi. La primavera spesso regala temporali e il termometro sale dai 13 ai 28 gradi.