E’ nella lista dei borghi più belli d’Italia, è stata premiata come «Città Slow» e da tempo qui sventola la Bandiera Arancione che il Touring Club attribuisce alle località che non solo godono di un patrimonio storico, culturale e ambientale di pregio, ma sanno offrire al turista un’accoglienza di qualità. Il suo nome? Barga. E a parte quanto detto fino ad ora molti la ricorderanno perché il suo nome è legato a quello di Giovanni Pascoli. Bene, ma dove si trova? E’ molto facile da raggiungere ed è perfetta per una gita perché è giusto ad una sessantina di km da Viareggio, nella valle del Serchio, in Garfagnana. E per i molti che frequentano la Versilia si tratta quindi della meta giusta per una scampagnata perché le cose da vedere a Barga sono molte. Non lontane dalle spiagge.

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 Le cose da vedere a Barga. Partendo da un ponte

Per arrivare basta seguire la strada che da Lucca sale nella Garfagnana e già durante il viaggio sono parecchi i punti che meritano una sosta. E tra questi non perdetevi per nessuna ragione il suggestivo Ponte del Diavolo: è lungo 90 metri, ha una forma unica al mondo, è stato voluto da Matilde di Canossa alla fine dell’anno 1000 e, ovviamente, ha una leggenda. Di cui il diavolo è protagonista.
Ma poi si deve proseguire e finalmente arrivare a Barga che da subito fa capire che alla sua fondazione, e parliamo di epoca longobarda, qualcuno ha voluto renderla sicura. E infatti l’ha costruita sfruttando uno sperone roccioso su cui domina dall’alto il castello mentre tutto intorno la proteggono le mura.

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author Daniel Enchev

Per entrare ci sono tre porte: Reale, Macchiaia e di Borgo. Le Apuane, come cornice, la avvolgono da più lontano. E la natura intorno è certamente una delle cose da vedere a Barga. Una volta dentro le mura poi la storia è ancora più evidente: passeggiando tra i vicoli e le piccole piazze conservate nel corso dei secoli, si potrà scoprire il reticolo di piccole strade che salgono verso il cuore della cittadina che sta proprio in cima: si tratta dell’arringo, una zona di prato che si allarga tra il duomo e il palazzo pretorio. Un prato in cima? Certo, perché era il punto di ritrovo per gli abitanti che dovevano prendere decisioni importanti. Adesso, più banalmente, è il punto giusto per godersi la vista sulle case e sulla valle intorno.

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Le strade in salita verso il Duomo

Per arrivare qui, lo abbiamo detto, occorre salire nel cuore medievale della cittadina che ha caparbiamente resistito ai i secoli, alle  guerre e alle follie degli uomini. Per arrampicarsi (si fa per dire, non è certo una scalata) ci sono diverse strade possibili: via di Mezzo (che si può dire la tagli per il lungo), via di Borgo e la via del Pretorio, che insieme a via della Speranza segue l’andamento delle vecchie mura del castello. Le strade più curiose stanno in mezzo: sono i vicoli e le gradinate, che da queste parti, chissà perché, si chiamano «carrai», che si incrociano bizzarramente tra le vecchie case. Spesso sono all’ombra dei palazzi e quasi sempre, di colpo, si spalancano poi dando vita  belle piazzette lastricate circondate da chiese ed edifici storici. La cosa migliore è non avere fretta: e girare con il naso per aria.

I palazzi, le strade e le cose da vedere a Barga. Con le piazzette

La lista degli edifici importanti  e delle cose da vedere a Barga sarebbe lunga: palazzo dei Pancrazi con la colonna dei Medici, la loggia dei Mercanti o la loggia del Podesta. Ma limitiamoci a ricordare il Duomo, che domina dall’alto e ha una lunga storia visto che avrebbe avuto origine prima dell’anno Mille. Ma in Toscana queste cose sono la norma. Meno normale, invece, scoprire passeggiando per la cittadina che qui si parla quasi tanto l’inglese quanto il dialetto.

Strano? Non troppo. Questa è stata a lungo terra di emigrazione verso i paesi anglosassoni e di conseguenza ci sono molti barghigiani che vivono ora tra Londra ed Edimburgo ma che restano legati al loro luogo d’origine. E la riprova che da settant’anni qui si pubblica il «Giornale di Barga» che, ovviamente,  oltre che in zona, viene letto in mezzo mondo. Un segno tangibile di un legame stretto tra la sua gente che si è trasferita altrove.

Il paese si riempie di vita e di musica

Ma la nostra gita ci vuole fare divertire: e quindi se potete salite a Barga nel periodo della Festa delle Piazzette. Va in scena,  tutte le sere, no-stop, intorno alla metà di luglio e prevede che tutte le piazzette del centro, appunto, si riempiano di stand gastronomici, musica, divertimento, eventi artistici. Resi più particolari dalla cornice della vecchia Barga. L’altro evento da non perdere è il Barga Jazz Festival, una manifestazione musicale jazzistica che si tiene dal 1986 e che riempie di musica le strade e gli spazi della cittadina. E pensare che Giovanni Pascoli quando arrivò qui scrisse «Cercavo un anno fa un luogo appartato e solitario. Vidi che c’era bello e sostai».

Forse anche il poeta, adesso, tirerebbe tardi a ritmo di jazz godendosi in una piazzetta un bicchiere di vino rosso dei colli di Lucca.