Pensate ad una classica immagine simbolo dell’Olanda: una cittadina con un centro antico circondato da canali, chiese svettanti e vecchie case. Aggiungete tanti giovani in bici e pure del vasellame bianco e blu. Ecco che avrete ottenuto il riassunto di cosa vedere a Delft, la città olandese delle ceramiche. Questa città si trova sul fiume Schie, tra Rotterdam e L’Aia, e mentre oggi è prevalentemente una città universitaria è stata in passato a lungo associata all’industria e all’artigianato, in particolare alla fabbricazione del Delftware, una tipologia di vasellame famosa in tutto il mondo nata nel XVII secolo.

Non a caso la parte più suggestiva e importante della città risale al 1700, quando la popolarità della ceramica era al suo apice e le ricchezze erano tante ma anche al giorno d’oggi la città è un vivace centro culturale e turistico, con parecchi musei e tante occasioni di divertimento.

vedere a Delft

La sede della Compagnia delle Indie

Fondata nel 1246, Delft prosperò senza sosta fino al grande incendio nel 1536. La città è stata segnata da un altro disastro nel 1654, quando un magazzino di polvere da sparo esplose distruggendo vaste aree della città. Ma si è sempre ripresa anche perché poi diventata la sede degli uffici della Compagnia olandese delle Indie Orientali, fungendo da importante centro commerciale nei Paesi Bassi. Al giorno d’oggi, Delft è considerata una delle città più belle d’Olanda, con una serie di splendidi edifici e una rete di canali piacevoli da percorrere. La città ha un’atmosfera vivace grazie ai 13.000 studenti della Delft University of Technology che affollano i tanti caffè, ristoranti e locali notturni.

Ma al centro della guida dedicata a cosa vedere a Delft sta sempre la ceramica e infatti le vetrine dei negozi turistici traboccano di un mare di blu e bianco mentre chi arriva può visitare la fabbrica che ancora produce questi classici della ceramica che derivano dai modelli di porcellana cinese riportati dall’est dai commercianti della Compagnia olandese delle Indie Orientali.

Oggi De Porceleyne Fles – l’azienda che produce appunto la Royal Dutch Delftware – è l’unica ancora attiva e prosegue l’attività della bottega fondato nel 1653. Mentre un tempo erano ben 32 le officine attive. Durante la visita allo stabilimento si possono scoprire tutte le fasi di produzione e ripercorrere le tradizioni che rispettano uno standard secolare. Il momento più interessante è quello in cui si vedono i decoratori al lavoro per poi passare alla parte museale che permette di ammirare le collezioni antiche.

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Cosa vedere a Delft: la nuova chiesa. Che nuova non è

Proseguendo il tour nelle cose da vedere a Delft si arriva per forza nella grande piazza del mercato dove troneggia la Nieuwe Kerk, ovvero la chiesa nuova. Peccato che non sia nuova per nulla visto che è stata costruita tra il 1396 e il 1496 come dimostra anche la grande torre gotica che si innalza sino a 108 metri offrendo splendidi panorami. La caratteristica più importante della chiesa, tuttavia, è la magnifica tomba di Guglielmo I d’Orange, uno dei grandi capolavori della scultura barocca olandese realizzata da Hendrick de Keyser tra il 1614 e il 1621. In una cappella sotto la tomba sono sepolti i principi e le principesse della casa di Orange (inclusa la regina Guglielmina, che morì nel 1948). Ma se questa è la chiesa nuova ci deve essere anche una chiesa vecchia: ed infatti è così.

La vecchia chiesa di Delft fu costruita intorno al 1250 e si distingue per la sua torre leggermente inclinata, insieme con la volta in legno che risale alla fine del 1574. La torre, ricostruita nel 1450, ha uno stile caratteristico e si fa notare per le quattro torrette angolari attorno al tetto piramidale. La chiesa contiene una serie di importanti opere d’arte: ma è celebre anche perché  qui è sepolto il celebre pittore olandese Jan Vermeer.

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Una  città da visitare a piedi o in bicicletta

Una città come Delft è bella da scoprire a piedi o in bicicletta. E durante la passeggiata non si può non arrivare al Prinsenhof, uno degli angoli più attraenti di Delft, un gruppo di edifici costruiti intorno al 1400 come monastero femminile dedicato a Sant’Agata. Secolarizzato dopo la Riforma, divenne la residenza dei Principi di Orange fino a quando la sede del governo si trasferì a L’Aia nel 16 ° secolo

Per quanto belli siano gli edifici, ricordano uno dei momenti più cupi della storia olandese, perché qui venne ucciso Guglielmo I nel 1584. Di particolare interesse è il Museo Prinsenhof dedicato agli 80 anni di guerra del paese con la Spagna tra il 1568 al 1648. Sono presenti anche numerosi oggetti di interesse locale, tra cui ritratti dei membri della Casa di Orange e display che illustrano la storia della ceramica e l’importanza per il territorio.

Le cose da vedere a Delft, passeggiando sul canale

Tornando verso la piazza del mercato è d’obbligo un omaggio al municipio rinascimentale. Ricostruito nel XVII secolo sul sito del municipio originale del XIII secolo, questa imponente struttura conserva evidente tracce dei palazzi che l’hanno preceduto tra cui la torre in pietra del XV secolo nota come Het Steen, riccamente decorata con lesene e sculture. All’interno si trovano stanze prestigiose mentre nella parte posteriore del palazzo si trova l’edificio antico che ospita il Teatro Municipale e l’adiacente Vleeshal, l’antico mercato della carne, che si riconosce facilmente per le due teste di bue sulla facciata.

Infine, prima di infilarsi in uno dei tanti locali per un pranzo accompagnato da una doverosa birra non si deve perdere l’opportunità di seguire il vecchio canale, uno dei punti assolutamente da non perdere per scoprire cosa vedere a Delft. Attraversando la città da nord a sud, questo tranquillo canale è infatti fiancheggiato da una lunga teoria di belle case, spesso antiche, ed è il posto perfetto per rilassarsi, passeggiare e godersi il panorama.

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Tutto intorno ci sono altre strade, come Voorstraat, Hippolytusbuurt, Wijnhaven e Koornmarkt, dove è buona idea camminare con gli occhi rivolti verso l’alto visto che si trovano palazzi pieni di storia e che meritano di essere visti e fotografati. Lo stesso si può dire per il vecchio beghinaggio con la sua torre tardo gotica e una “chiesa nascosta” barocca costruita nel 1743 in cui i cattolici si davano appuntamento durante i periodo di persecuzioni religiose. E di tanta violenza e dolore nelle placide tazze di porcellana bianca e blu  simbolo dell’Olanda proprio non si trova traccia.