Dalle immense distese di dune di sabbia del deserto del Namib alle zone umide tropicali del Dito di Caprivi, la Namibia è un paese di paesaggi epici, di una fauna sorprendente e di pochi abitanti. E quindi se cercate la natura e non la folla questo è il posto che fa per voi. Le attrazioni più importanti infatti, al primo posto di qualunque guida che racconti le cose da vedere in Namibia, sono gli sconvolgenti deserti del Namib e del Kalahari, che tuttavia, nonostante il clima infernale, ospitano una sorprendente varietà di fauna tra cui rari rinoceronti neri, ghepardi, elefanti, springbok e grandi stormi di struzzi.
Cose da vedere in Namibia: una terra difficile
E se questo vi pare uno scenario che spaventa sappiate che abbiamo appena iniziato: la Namibia infatti può essere una terra dura e spietata ma nulla vi preparerà a quello che troverete lungo la Skeleton Coast (il fatto che la traduzione sia “la costa degli scheletri dovrebbe mettervi sulla giusta strada), un deserto costiero spazzato dal vento e formato da dune di sabbia calcarea dove spesso tutto è avvolto da una pesante nebbia salmastra. Il bordo del mare poi, se servisse altro, è disseminato di carcasse arrugginite di navi gettate a riva dallo spietato Oceano Atlantico. E allora capirete perché i boscimani, i primi abitanti di questa zona, la definirono “la terra che Dio ha creato quando era arrabbiato”.
Cosa vedere in Namibia: parchi, animali e popolazioni speciali
Non è tutto però ostile e aspro. L’area ospita anche la tribu degli Himba, una popolazione di alcune migliaia di persone che abitano al nord del paese e che praticano ancora l’allevamento nomade.
Ma che soprattutto, visto l’uso di dipingersi il corpo con colori chiassosi, sono forse tra le icone più fotografate dell’Africa anche perché parte del loro territorio confina con quella meraviglia che sta da sempre ai primi posti tra le cose da vedere in Namibia ovvero l’Etosha National Park. Un luogo magico che ospita una straordinaria ricchezza di specie animali in un contesto unico. E qui si possono facilmente ammirare dal piccolo passero del Capo al magnifico elefante africano.
Cose vedere in Namibia: la capitale Windhoek
Abbiamo parlato di molta natura e poca gente. Di conseguenza non si viene certo qui inseguendo il sogno delle metropoli. Le città infatti sono poche e distanti tra di loro e persino la capitale, Windhoek, non è molto più grande di quella che in Europa sarebbe un insediamento modesto, senza troppe pretese e fierezza. Tuttavia è un luogo piacevole come clima, piazzato sugli altopiani centrali e circondata da colline. Il centro della città è caratterizzato da un’architettura coloniale di curioso stile tedesco ma si va vanto anche di qualche imponente struttura moderna. A dominare l’orizzonte è la sorprendente chiesa luterana tedesca, Christuskirche, un misto di stile liberty e neo-gotico, e il Titenpalast, o “Palazzo dell’inchiostro”, il palazzo del Parlamento dove si governa questo piccolo paese.
Se si vuole passeggiare la strada da percorrere è l’alberato viale Independence Avenue che si insinua tra gli gli edifici moderni del quartiere degli affari dove però si incontrano ancora le donne della tribù Herero: vestono in stile simil vittoriano e hanno vistosi cappelli colorati. Ma siamo anche, ricordiamolo, in un territorio che risente della influenza tedesca e non a caso la birra è onnipresente. In tavola troverete anche i crauti e e ricette a base di selvaggina e per l’Oktoberfest la città prende vita quasi si fosse a Monaco. Insomma, oltre ad essere la porta di ingresso nel paese la capitale può essere un luogo dove fare una piccola sosta prima di partire per un safari. Ne sarete piacevolmente stupiti.
La città di Swakopmund
La seconda città del paese è Swakopmund sorta intorno a quello che un tempo era uno dei principali porti dell’Africa occidentale del sud. Ha molti edifici coloniali e un carattere decisamente tedesco che si ritrova pure nella cucina. Anche se, visto che siamo sul mare, qui vanno per la maggiore l’aragosta, il pesce e le ostriche. Anche se alla spalle ha un deserto è a tutti gli effetti una località balneare molto apprezzata da turisti locali e non solo e la la zona della spiaggia principale può diventare piuttosto affollata nei fine settimana.
Swakopmund è conosciuta anche come un un paradiso per gli sport estremi che spaziano tra le attrazioni locali che sono la sabbia e il mare. Per cui curiosamente si può passare dalle gite in quad alla pesca d’altura tra gli squali anche se per estremo paradosso qui si trova poi anche il Rossmund Desert Golf Course, un campo da golf splendido. Soprattutto perché è una oasi di erba verde nel cuore del deserto.
Le grandi dune
Il deserto qui è splendido, e sicuramente è tra i primi posti tra le cose da vedere in Namibia. Ma tra i deserti poi un posto particolare lo meritano le dune di Sossusvlei nel deserto del Namib. Queste montagne di sabbia color ocra sono tra le più alte del mondo – raggiungono i 300 metri – e sono una vista meravigliosa di infinite forme ondulate e creste affilate scolpite dal vento. Si sono sviluppate in milioni di anni e le loro forme in continua evoluzione: ancora oggi salgono e scendono in balia del vento.
Scalare le loro cime offre uno spettacolo magnifico, con vedute che si estendono fino all’orizzonte. E il meglio è all’alba o al tramonto. L’acqua qui cade molto raramente, anche solo una volta ogni due o tre anni ma gli strati di argilla solida trattengono l’acqua per lungo tempo, fornendo un habitat per innumerevoli uccelli e per gli animali che resistono tra cui gli orici bianchi, struzzi e springbok.
Pitture rupestri ed elefanti
Se si vuole invece viaggiare nel tempo occorre andare verso il massiccio del Brandberg, famoso per le sue migliaia di pitture rupestri e incisioni. Il più celebre è la “White Lady” che si ritiene abbia circa 2000 anni e si trova su una sporgenza circondata da una varietà di forme animali dipinte. Nonostante il nome non si tratta di un disegno di una donna ma piuttosto un uomo con il corpo dipinto: è stato scoperto nel 1955 e da allora gli esperti cercano di decifrarne il senso. Si trova su una montagna sacra a poca distanza dalla Königstein che con i suoi 260° metri è la montagna più alta della Namibia. È raggiungibile con escursioni organizzate che durano circa tre giorni e seguono vari percorsi che variano in difficoltà e lunghezza.
L’area è selvaggia e incontaminata, in gran parte disabitata da persone, ma ospita un numero di animali del deserto tra cui elefanti e rinoceronti. Il paesaggio è estremamente arido e bello ma lascia sgomenti anche se è nulla rispetto ad un altro percorso che si può fare nel paese: stiamo parlando del trekking nel Fish River Canyon, un impressionante test di resistenza di tre giorni dove occorre dimostrare forma fisica e e forza. Gli escursionisti viaggiano con una guida esperta e devono essere autosufficienti durante il trekking. A causa del rischio di inondazioni e delle alte temperature estive, il sentiero è aperto solo dal 1 ° maggio al 31 agosto.
Il deserto più antico del mondo
Infine per un safari meno scontato di quello nel parco Etosha si può puntare al Namib Naukluft National Park. Con le sue dune rosse ondulate, le scarpate rocciose e la savana piatta e polverosa, questo parco offre uno scenario davvero speciale. Il Naukluft fa parte del del Namib, ritenuto il più antico deserto del mondo e ospita specie animali che si sono adattate a questo clima estremo. Qui, orici e iene passeggiano sulle dune arancioni che si estendono fino all’orizzonte.
Cosa vedere in Namibia e quando andare
Il clima della Namibia è generalmente caldo e secco. Le piogge si verificano esclusivamente nei mesi estivi, tra novembre e febbraio, quando si trova un po’ più di umidità e scoppiano anche forti temporali che tuttavia sono più frequenti nel centro e nell’est del paese, mentre il deserto riceve una pioggia nettamente inferiore. L’estate è molto calda e il deserto del Namib dovrebbe essere evitato mentre la costa è più fresca e spesso nebbiosa.
Il periodo migliore per visitare la Namibia è durante i mesi invernali da marzo a ottobre. I mesi di aprile e maggio sono freschi e verdi, mentre giugno e agosto sono i migliori per i safari dato che gli animali tendono a riunirsi intorno alle pozze d’acqua.
Scopri altre idee di viaggio
Prepara le valigie e tuffati nel mondo di TRAVELFAR