Si dice Monaco e si pensa all’Oktoberfest, il divertente e chiassoso trionfo della birra. Ma la capitale bavarese in realtà ha molto di più da offrire. Si, perché Monaco, la terza città più grande della Germania, dopo Berlino e Amburgo, è una città moderna, accogliente e ricca di tradizioni, affascinante e allo stesso tempo rilassata, vivace ma a volte sognatrice: spumeggiante insomma come una «bionda». Ma non c’è solo la birra. Ecco perché una guida di Monaco di Baviera non si esaurisce in un brindisi e in un boccale.
Di certo si può affermare, ad esempio, che una delle piazze più belle della Germania è Marienplatz, il cuore di Monaco con il Nuovo e il Vecchio municipio. E il suo famoso carillon è una delle attrazioni emblematiche della città bavarese: la torre del Nuovo Municipio ospita il Glockenspiel, un bel carillon centenario che a mezzogiorno dopo i rintocchi delle campane offre l’inusuale spettacolo delle sue 32 figure a grandezza naturale che raccontano con il loro meccanico balletto le storie della Baviera. Alla fine arriva anche un chicchirichì: è un gallo d’oro. E per un attimo sembra di trovarsi sprofondati in una favola dei fratelli Grimm.
Guida di Monaco di Baviera: mercati e musei
Dalla piazza, poi, con una breve passeggiata si arriva al Viktualienmarkt, il sempre vivace mercato locale all’aperto. E’ attivo dal 1807 e nasce come mercato degli agricoltori che portavano in città le loro merci. Oggi ovviamente è tutto molto diverso ma resta un posto splendido per fare spesa di generi alimentari. E una guida di Monaco di Baviera non può che inserirla tra le cose da vedere. Sei giorni su sette Viktualienmarkt è infatti una festa per i sensi con 140 stand che propongono ghirlande disalsicce,montagne diverdure,epiramidi di frutta. Ma siamo a Monaco: e quindi la birra resta fondamentale. Ecco allora, a fianco dei banchi di frutta, il «beergarden» con panche e spazi per la degustazione sotto una fila di castagni centenari.
Un boccale, un morso ad un brezel, il caratteristico pane locale. Dopo la pausa si può riprendere il cammino e a scorrere la nostra guida di Monaco di Baviera. E una sosta, per forza la meritano i musei: in particolare la Alte Pinakothek e la Neue Pinakothek. La prima rappresenta l’eredità della politica artistica e culturale portata avanti per secoli dai Wittelsbach, la famiglia reale della Baviera. Tra le circa 700 opere esposte nelle sale del museo, comprese tra il XIV e il XVIII secolo, si trovano capolavori di Rubens, Leonardo, Tiziano, Raffaello e tanti pittori fiamminghi. La Neue Pinakothek invece, che si trova esattamente di fronte alla Alte Pinakothek, racchiude nei suoi saloni dipinti e sculture di artisti che hanno lavorato in Europa tra la fine del XVIII e l’inizio del XX secolo.
Iniziata a metà dell’Ottocento per desiderio di Re Ludwig I, la collezione arriva a comprendere 418 opere già nel 1868, anno della morte del sovrano. Ora ci sono ventidue sale un catalogo sterminato di opere che vanno dal Romanticismo tedesco all’Impressionismo. Con doverosi omaggi allo Jugendstil. Ma forse il museo più interessante e curioso è il Deutsches Museum, fondato nel 1903, una meta irrinunciabile nella nostra guida di Monaco di Baviera: è infatti il museo dedicato alla scienza e alla tecnica più grande del mondo nonché uno dei più visitati della Germania con un milione di visitatori all’anno.
Le esposizioni permanenti occupano un’area di 47.000 m² e ospitano oggetti unici: dal primo telefono al primo motore diesel fino alla prima apparecchiatura con cui venne scopertala fissione nucleare. In più il museo propone centinaia di modelli, esperimenti e dimostrazioni che possono essere messi in funzione anche dallo stesso visitatore
Guida di Monaco di Baviera, il suo grande parco con le onde
Poi via di nuovo, passeggiando senza meta nel centro storico, sostando magari nella piazza più italiana di Monaco: la Odeonsplatz. Italiana perché questa grande piazza è dominata dalla seicentesca Theatinekirche, la chiesa di corte costruita per i padri Teatini e primo esempio di barocco italiano in Baviera, e la Feldherrnhalle, la copia ottocentesca della Loggia dei Lanzi di Firenze. Insomma, il posto giusto per bere un caffè. Quindi a passo spedito puntate sull’Englischer Garten – il Giardino Inglese – il polmone verde della città, un’enorme distesa naturale che dal centro si estende fino in periferia. Con un’ampiezza di 373 ettari è uno dei parchi cittadini più grandi del mondo.
Gli abitanti di Monaco lo adorano. E si vede. D’estate tutti prendono il sole. Anche nudi: perché la zona vicino al piccolo ruscello è proprio dedicata ai nudisti. Si fa anche il bagno, l’acqua è pulita ma, a meno che non andiate in piena estate, è abbastanza fredda. Non vi basta? Allora fate il surf: qui è normale vedere surfisti cavalcare le onde che si formano sulla piccola cascata sulla Prinzregentenstraße. E sentirsi alle Hawaii nel cuore di una città tedesca è davvero un lusso straordinario. Infine, torniamo all’inizio: alla birra.
Per un ultimo boccale fermatevi al biergarten vicino alla Chinesischer Turm (ovvero la torre cinese). Ha settemila posti e mentre si beve si ascoltano le marcette eseguite da una orchestrina. Una guida di Monaco di Baviera a questo punto deve per forza avvisarvi: fate attenzione. I boccali hanno una sola dimensione. Sono da un litro. Avere molta sete può fare girare la testa.
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