Da una parte le scogliere e l’Oceano Pacifico, dall’altra una sorta di deserto. Sopra, spesso, una foschia pesante – qui la chiamano garua – che nasce dall’umidità del mare e che copre la città di Lima togliendo al visitatore il colpo d’occhio. E spingendolo a pensare che la città non sia bella. Un errore in realtà: perché la guida di Lima non può che partire dal fatto che la città ha molte bellezze e tanti gioielli. Che vale la pena di scoprire.
Magari passeggiando sotto il cielo bigio e addentrandosi in questa metropoli, perdendosi tra strade che vi sorprenderanno svelando all’improvviso templi precolombiani, palazzi di epoca coloniale, scorci colorati tra muri sbrecciati e balconi leziosi a due passi da palazzi ipermoderni mescolati in una distesa infinita dove vivono quasi 10 milioni di persone. Lo dimostra il traffico, pazzesco per i nostri standard, e l’inquinamento – che solo negli ultimi anni si sta cercando di controllare – mentre si pensa ad una rete di trasporti moderna.
Per ora occorre rassegnarsi agli onnipresenti taxi anche se la gente locale preferisce i combo. Sono furgoni dove si viaggia stipati. Fanno folklore ma lasciateli perdere. Finireste per perdervi e, facilmente. trovarvi senza portafoglio.
Guida di Lima: alla scoperta dei quartieri
Lima, la Città dei Re, fondata da Francisco Pizarro nel 1535, è formata da quartieri molto diversi tra di loro, caratterizzati da aspetto e storie assai particolari. Il centro di Lima ovviamente è quello che ospita i migliori esempi di architettura coloniale perché è da qui che si è sviluppato tutto.
Ma non limitatevi all’apparenza: le facciate possono essere impressionanti. Ma spesso, oltre i muri, si celano ruderi e pietre pronte a cadere. Una passeggiata in queste strade dovrebbe portarvi a dare una occhiata alla zona del mercato e a Chinatown ma anche in questo caso rassegnatevi: sarete sempre sommersi da un mare di persone. Un paio di chilometri a sud del centro storico si trova la zona dove la maggior parte gli autobus arrivano e partono.
Questa non è la parte della città in cui si desidera andare in giro quando si è stanchi e si sogna il silenzio. Ma non si possono dimenticare queste strade: dove pulsa la vera vita della città.
Eleganza coloniale e tanta gente
Volendo poi tornare alla storia della città non si può che partire da Plaza de Armas nota anche come Plaza Mayor che con i suoi vecchi lampioni e la fontana in bronzo rappresenta una sorta di archetipo di eleganza coloniale.
A dominare il lato nord della piazza c’è il palazzo del Governo che ospita il presidente del Perù di fronte al quale si accalcano sempre grandi gruppi di persone per assistere al cambio della guardia che si svolge a mezzogiorno. Sempre affacciate sulla piazza si trovano la Cattedrale, il palazzo Arcivescovile e il municipio riconoscibile per il caratteristico color giallo senape.
Il monastero di San Francesco
Sempre in centro si trova il ciclopico monastero di San Francesco, uno dei tesori assoluti che non possono mancare in una guida di Lima. Questo grande convento francescano merita la visita in particolar modo per la splendida biblioteca che raccoglie migliaia di rari testi antichi ma anche per l’austero refettorio impreziosito da figure bibliche e uno splendido soffitto di cedro intagliato. L’attrazione principale tuttavia, decisamente macabra, sono le spettrali catacombe sotterranee dove si trovano i resti di 25.000 persone. E le ossa e i teschi di molti di questi sono esposti nei corridoi.
L’altra faccia di Lima: Miraflores e Barranco
Il sobborgo balneare di Miraflores è un quartiere residenziale e commerciale ed è il posto dove i turisti spesso si rifugiano in cerca di tranquillità e atmosfere rilassate dopo la confusione del centro. Si tratta di un bel quartiere con opportunità di shopping a tutti i prezzi oltre ad essere il centro della vita turistica anche grazie alla alta concentrazione di parchi alberati, caffetterie e ristoranti di lusso.
E’ il posto giusto dove godersi la brezza che arriva dal mare lungo una passeggiata scavata nel costone roccioso godendosi in balletto nel vento dei parapendio. Intorno poi botteghe artigiane, boutique e il centro commerciale Larcomar. Non tutto però è acciaio e modernità: qui si trova la piramide Huaca Pucllana che risale a quinto secolo dopo Cristo.
Barranco, il romantico burrone
Non siete ancora stanchi: la guida di Lima non può che condurvi allora verso al quartiere di Barranco (una parola che in spagnolo significa “burrone” ). Questo è certamente il quartiere sicuramente più romantico e bohémienne e attrae ogni giorno e ogni sera una folla in cerca di divertimento tra i suoi locali notturni e i ristoranti spesso resi unici dalle magnifiche terrazze affacciate sull’Oceano.
È più piccolo di Miraflores e ha conservato le tradizionali abitazioni basse dell’inizio del secolo scorso quando rappresentava già una meta ambita perché era la località balneare scelta dall’aristocrazia cittadina. Oggi le abitazioni che conservano la suggestione delle architetture coloniali sono state acquisite da artisti, designer, mercanti di arte e le strade offrono praticamente ad ogni angolo caffè e gallerie d’arte.
Il punto di partenza pressoché obbligato è il ponte dei Sospiri: una struttura in legno da cui basta affacciarsi per vedere la distesa delle case aggrappate alla scogliera. C’è ovviamente anche una leggenda: nel passare da un lato all’altro occorre trattenere il respiro. Solo così si realizzeranno i desideri.
La storia della città e i suoi musei
In questo quartiere, tra una visita e l’altra ad una galleria, non perdetevi una scappata al Museo Pedro de Osma, ricavato in un palazzo in stile francese, che mette in mostra una collezione importantissima di oggetti d’arte che arrivano ai giorni nostri ma sono stati prodotti a partire dal 1500. Altra tappa che pochi dimenticano è l’Asociación Mario Testino, o MATE, dove il più celebre fotografo peruviano espone le proprie creazioni.
Volendo poi lasciare la parte più modaiola della città in cerca di altre esperienze da non perdere una destinazione straordinaria è il museo privato Learco che raccoglie una delle più grandi collezioni di arte pre-colombiana in Sud America. Le sue esposizioni includono manufatti Inca, nonché quelli delle culture Chimú, Nazca e Moche. C’è anche una collezione di ceramiche di stravagante contenuto erotico: dopo la visita ci si può accomodare per una pausa nel ristorante del museo che non è per nulla male.
Guida di Lima la capitale del Perù: oro e Inquisizione
Proseguendo la nostra guida di ciò che deve essere visto nella capitale del Perù suggeriamo una sosta al Museo dell’Inquisizione ricavato in quello che era appunto il palazzo del terribile tribunale religioso del sedicesimo secolo. Nei sotterranei ci sono ancora gli strumenti di tortura ma l’orrore si stempera presto: a due passi si trova infatti il quartiere di Chinatown dove si possono testare alcuni dei migliori ristoranti etnici del Perù. Ricordate: i ristoranti cinesi qui si chiamano Chifas…
Nella zona di Montericco invece si trova il Museo dell’Oro del Perù. Come il nome suggerisce si possono ammirare centinaia di manufatti in oro e argento che arrivano dai tempi della conquista del Sud America con alcuni pezzi davvero terribili e kitch. Fino ai primi anni del 2000 però qui si trovavano molti reperti in realtà fasi o di epoche più recenti: il museo ora assicura che tutti gli oggetto in esposizione sono autentici (altrimenti è indicato che si tratta di riproduzioni).
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