A voler essere maligni la si potrebbe definire solo un enorme traliccio. Ma è diventato invece uno dei monumenti più famosi al mondo. La torre Eiffel è infatti il simbolo di Parigi, una specie di icona protesa verso il cielo. E nonostante ognuno la conosca benissimo e l’abbia vista mille volte sui libri, nelle cartoline, in tv e persino sui portachiavi quando ciascuno di noi se la trova davanti dal vivo non può contenere la meraviglia. Potenza della torre che si innalza per 320 metri nel cielo di Parigi grazie a una struttura di ottomila parti metalliche tenute insieme da 2,5 milioni di rivetti che, seconda meraviglia, nonostante il peso spaventoso le donano comunque l’apparente leggerezza di una ballerina sulle punte. La sua storia è nota e anche questa è  straordinaria. Gustave Eiffel progettò la “tour” come simbolo dell’Esposizione Universale parigina nel 1889. Ora l’adoriamo: ma all’epoca era considerata una specie di pugno in un occhio al punto che scrittori e artisti di spicco, tra cui Charles Garnier e Alexandre Dumas protestarono con forza e ne chiesero la distruzione. Sebbene la torre fosse destinata solo a durare per 20 anni però,  la sua utilità come antenna radio ne garantì la sopravvivenza al punto da diventare il centro dello skyline di Parigi. E uno dei monumenti più visitati dai turisti.

La torre Eiffel

La torre Eiffel: a 320 metri nel cielo di Parigi

La struttura è assai particolare: quattro massicci pilastri sostengono l’intero peso della torre che più o meno grava per 10.100 tonnellate sul suolo. L’ingegnere Gustave Eiffel, che fino ad allora aveva progettato ponti  ad Hanoi in Vietnam e in Nuova Caledonia decise di costruire il suo monumento in metallo sfruttando le recenti, per l’epoche, scoperte nel campo della metallurgia ma optò per il ferro, al posto del più adeguato acciaio, solo per questioni di risparmio economico. Le scelte progettuali sono state corrette: e il peso della torre è perfettamente distribuito permettendo alla torre Eiffel di sopportare  venti estremi anche se in vetta si sposta in maniera vistosa. Al livello del suolo, la pressione esercitata è di soli quattro chilogrammi per centimetro quadrato; all’incirca la stessa pressione esercitata da un adulto di dimensioni normali sul sedile di una sedia. I giganteschi pilastri sono quelli che danno la prima impressione di sorpresa anche perché sono molto più grandi di quanto ci si aspetterebbe. Basti pensare che contengono un ufficio postale nel pilone sud e quattro ascensori. La biglietteria si trova sull’Esplanade tra i pilastri Ovest e Sud. Ci sono anche negozi di souvenir e una caffetteria ai piedi dei pilastri. Con il biglietto d’ingresso in mano si può finalmente salire e prendere uno dei tre ascensori che stanno nel pilone nord, est e ovest. Quello che si trova invece nel pilone sud ha utilizzo privato al servizio dei locali che si trovano in cima alla torre.

torre Eiffel

La torre Eiffel: dall’alto del primo piano

Per arrivare al primo livello si prende l’ascensore oppure si devono salire 360 gradini. Già da quassù si gode una vista spettacolare e si percepisce in pieno la potenza della struttura metallica. Ci si trova ad una altezza di 57 metri e grazie ad una piattaforma panoramica di quasi duemila metri quadri si ha lo spazio per lanciare lo sguardo verso tutta la città. A questo livello si trovano servizi igienici, un negozio di souvenir, un museo, una mostra che celebra il 120° anniversario della torre e il Cineiffel Theatre dove si proietta un documentario dedicato alla torre Eiffel e alla sua storia. C’è anche un ufficio postale per gli annulli speciali dedicati a questa meraviglia ma soprattutto c’è un ristorante dove mangiare e guardarsi intorno. Si chiama 58 Tour Eiffel ed è una specie di brasserie (una delle tante di Parigi) che propone cucina tradizionale francese. Un’altra opzione è la caffetteria aperta a pranzo e che serve una selezione di snack, insalate e panini.

Il secondo livello vi porterà alla altezza da brividi di 115 metri: da qui si godono le migliori viste sulla città e gli edifici lungo la Senna possono essere facilmente distinti (mentre al livello più alto, tutto appare molto piccolo in lontananza). Per raggiungere il secondo piano si deve ovviamente prendere l’ascensore (l’alternativa? Salire 704 gradini dal livello del suolo). Il secondo livello ha negozi di souvenir e una caffetteria simile a quella del primo livello e una specie di pozzo per sbirciare verso il basso che non è certo adatto a chi soffre di vertigini. Ma se state cercando una vera esperienza parigina da ricordare potete concedervi un pasto nel celebre ristorante Jules Vernes. Questo ristorante “stellato” appartiene al famoso chef Alain Ducasse e unisce il meglio del patrimonio culinario francese con l’emozione di un luogo unico. Una simile esperienza è molto gettonata: quindi ricordatevi di prenotare con grande anticipo (anche mesi prima). Per salire usate l’ascensore privato del pilone sud che conduce direttamente al ristorante.

torre Eiffel

La torre Eiffel: viste sconfinate per 70 chilometri

Il terzo livello non è adatto ai deboli di cuore perché conduce all’altezza vertiginosa di 276 metri. In realtà la Torre Eiffel prosegue molto più in alto, fino ai 320 metri dove si spinge l’antenna radio. Per arrivare sino a qui occorre usare gli ascensori che partono al secondo livello. Una volta in vetta i turisti trovano due piattaforme di osservazione, una all’interno e l’altra all’aperto Ovviamente si tratta di spazi più piccoli rispetto a quelli dei piani inferiori ma offrono una vista unica. Da quassù nelle giornate limpide si vede sino a 70 km di distanza e la prova dell’altezza è data dal confronto: guardate come sono piccoli gli altri monumenti. Il vertice, ad esempio, delle torri di Notre-Dame è oltre duecento metri più in basso. Il livello più alto ospita l’ufficio di Gustave Eiffel esattamente com’era all’epoca della costruzione con modelli in cera che raffigurano Gustave Eiffel e sua figlia Claire che incontrano Thomas Edison. Da vari punti sulle piattaforme di osservazione, le mappe panoramiche indicano i monumenti più emblematici di Parigi e l’altezza di ogni edificio. E il Louvre sembra un palazzetto minuscolo.

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La Torre Eiffel da il meglio di se anche di notte grazie ad un particolare sistema di illuminazione che è chiamato Golden Lighting ed è stato creato da Pierre Bideau nel 1985. Tutte le sere, dall’imbrunire fino all’1 di notte, un faro ruota a 360 gradi mentre la luce dorata della torre è fissa. Allo scoccare però di ogni ora le luci danzano per dieci minuti. Una curiosità: per installare il sistema composto da 20mila lampadine hanno lavorato per cinque mesi oltre venticinque alpinisti.
Se poi volete un selfie da portare a casa con la torre Eiffel sappiate che dovrete andare ad una discreta distanza: dall’altra parte del fiume, la Place du Trocadero, offre un meraviglioso punto panoramico. Più vicino alla torre, gli Champs de Mars forniscono il punto adatto per scattarvi la foto con la torre più famosa al mondo.