I Romani all’epoca di Marco Aurelio la chiamavano Castra Regina. Nel 1240 quando divenne “libera città imperiale” aveva il nome di Regensburg. Noi italiani, invece, la conosciamo come Ratisbona ma nella tragedia “Doctor Faustus” di Marlowe prende anche i nomi di Hyaspolis e Imbripolis. Confusione? Per nulla. Solo il segno di una lunga storia che ha portato, nel corso dei secoli, questa città del sud della Germania, come vi ricorderà ogni guida di Ratisbona,  ad essere sede vescovile, capitale del ducato sassone di Baviera e sede delle diete imperiali.
Tanta storia e tanti eventi, oltre che una certa vaghezza nei nomi, hanno lasciato anche tracce evidenti e molto fascino che l’Unesco ha deciso di premiare attribuendole il blasone di Patrimonio dell’Umanità, mettendo il sigillo di edificio protetto su 1500 palazzi. Un tesoro quindi? Certamente si. Peccato che gli abitanti della città se ne siano resi conto solo piuttosto tardi visto che, ancora negli anni ’60, qualcuno aveva lanciato la stravagante idea di abbattere quelle antiche pietre. Ed edificare una città tutta nuova. Non è stato fatto:  ed è una vera fortuna.

Guida di Ratisbona, la città sul fiume

Ratisbona si trova affacciata sul Danubio, nel punto in cui si immette il fiume Regen ed è circondata anche dalle colline delle selve bavaresi e boeme. Questa posizione le ha regalato protezione e un  ruolo di primo piano nei commerci. Commerci significano soldi: ed ecco allora la spiegazione del bel centro storico formato da un reticolo di chiese, palazzi nobiliari e splendidi edifici storici.

Il cuore di questo nucleo antico si concentra intorno all’Alter Kornmarkt intorno al quale resiste la parte più antica della città, come la Torre romana risalente al 2 ° secolo e l’Herzogshof, una residenza dei Duchi di Baviera,  citata per la prima volta nel 988 d.C. Sul lato sud della piazza si trova la Vecchia Cappella, che risale all’anno 1000 con i suoi sontuosi interni, così come la chiesa barocca del 17° secolo. Volendo scoprire altre cose da vedere a Ratisbona si trova il Museo di Storia ospitato in un antico monastero che racchiude anche i retaggi dell’epoca romana e la casa di Keplero, abitazione dove morì il grande astronomo del 1600. Voleva dimostrare la grandezza di Dio: scoprì le regole che governano il moto dei pianeti.

Sempre in questa parte della città si trova anche il Municipio della Città Vecchia che ospita tra le sue mura sontuosi appartamenti antichi, aule di tribunali, opere d’arte ma anche una sala imperiale dove, per un secolo e mezzo, si è riunita la dieta imperiale tedesca.

Alla scoperta della piazza del Duomo

Quindi è la volta di spostarsi, non di molto, e passare nella Domplatz, la piazza che per secoli fu il fulcro della città. Qui si trova la cattedrale di San Pietro che con le sue due guglie alte 105 metri e la sua facciata quattrocentesca è, forse, la più bella chiesa gotica della Baviera. Anche gli interni non scherzano: la luce entra da grandi vetrate, dentro ci sono sculture antichissime mentre celebre è anche il coro e il grande organo. Se vi capita partecipate alla messa: la suggestione è assicurata.

Abbiamo detto che la città racchiude in sè molte bellezze: una delle più celebri è sospesa sull’acqua e si fa vanto dei suoi nove secoli di storia. Stiamo parlando del Vecchio ponte di pietra (o, se preferite, Steinerne Brücke) che resiste dal 12° secolo con i suoi 310 metri di lunghezza dominando la placida corrente del Danubio. Ora è solo pedonale ed è il punto perfetto per godersi la vista sulle barche che sciamano più sotto ma anche per ammirare tutta la città intorno. Se poi amate le vista dall’alto puntate sul piccolo Museo del ponte che si trova nella Brückturm, l’ultimo delle tre torri che dominavano il ponte. Il museo racconta la storia del ponte ma ha anche finestre da cui l’occhio si diverte a sorvolare i tetti e i palazzi.

Un tesori di palazzi storici

Quindi, dopo una doverosa sosta, proseguite il cammino tra le strade e le piazze di questa nobile città: sotto vi troverete negli slarghi chiamati Neupfarrplatz, Kohlenmarkt e Zieroldsplatz. Sopra scorgerete quello che resta delle torri delle famiglie più importanti. E sorseggiando una birra in classico stile bavarese vi chiederete come sia stato possibile che qualcuno abbia pensato di cancellare tutto questo.

Continuando a sfogliare la guida di Ratisbona occorre, poi, fare una piccola sosta. Per capire l’importanza della prossima soste tra le cose da vedere in città. Nel 1748 il principe Alexander Ferdinand von Thurn und Taxis venne nominato dall’imperatore Francesco I commissario principale della città oltre che rappresentante nella Dieta. E ovviamente questo lo spinse a abbellire e ampliare il proprio palazzo.

Guida di Ratisbona

Il convento diventato palazzo

Lo fece allargando l’antico convento benedettino di St. Emmeram che divenne, di fatto, il palazzo Thurn und Taxis. Fondato nel VII secolo sul sito di un antico edificio romano è speciale per la presenza di resti romanici e interni barocchi oltre che tombe stratificate nel corso dei secoli. Oggi, il palazzo, che è stato ricostruito dopo le devastazioni della guerra, ospita diversi musei e saloni maestosi oltre ad un piccolo e prezioso giardino d’inverno. All’interno del palazzo si svolgono anche concerti e spettacoli e un piacevole mercatino natalizio.

Guida di Ratisbona

Guida di Ratisbona: Il tempio degli eroi tedeschi

Le ultime pagine della guida di Ratisbona ci spingono ad uscire dalla città andando a est,  verso Donaustauf, a soli 11 chilometri di distanza. Qui si  trova Walhalla, un tempio neoclassico che si affaccia  a 96 metri sul Danubio a 96 e che, rispettando la tradizione nordica, doveva essere il luogo dove si ritrovavano le anime degli eroi. Che sia un posto così metafisico è difficile dirlo: di certo assomiglia al Partenone di Atene e vanta una bella vista sulla zona circostante. Costruito da Leo von Klenze dal 1830 al 1842 durante il regno di Ludovico I, fu progettato come luogo in cui onorare i più famosi personaggi tedeschi della storia.

Infatti ospita busti e lapidi che commemorano e rendono onore a quasi duecento figure importanti della storia e della cultura della Germania Qualche nome? Si va da Lutero a Bach, da Einstein a Guglielmo I e molti altri sui quali potrete ripassare la vostra preparazione storica. Oppure, più semplicemente, potrete usare questa scusa per fare una piacevole gita di mezza giornata in barca da Ratisbona al Walhalla. E l’abbraccio del Danubio intorno è garantito.