Spesso definita come “la culla della civiltà occidentale” Atene è da 2.500 anni un guazzabuglio unico e straordinario. Dove il  calcestruzzo si incrosta  sul mattone e questo sulla pietra. Ma dove in certi momenti, nonostante il traffico e il rumore, capirete magari al tramonto sotto le colonne del Partenone,  perché gli dei del nostro mito sono nati da queste parti. Anche per questo nonostante i recenti tracolli economici, gli attacchi della stampa e la difficile situazione finanziaria della Grecia, la capitale del paese ellenico resta un posto da vedere.  Magari criticandolo, magari biasimandolo e rimpiangendo i tempi felici del passato. Ma comunque un luogo unico e da  non perdere per chi voglia, anche solo per poco, assaporare la nostra cultura millenaria.  Insomma, la guida di Atene parte da lontano e arriva ad un oggi che forse, a volte, disturba. Ma non se ne può fare a meno.

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Guida di Atene: la città che cambia

Poi certo, la guida di Atene, la nostra e le altre, vi diranno che dal 2004, la passeggiata  archeologica di oltre quattro chilometri, solo pedonale, che costeggia la base  dell’Acropoli e che collega tutti i principali siti archeologici della città, ha reso il centro della città infinitamente più percorribile, più semplice da visitare, più comodo, lontano dalla congestione del traffico e dai gas di scarico.

E’ tutto vero: ma il fascino scorbutico di questa città antica e nobile eppure poco disposta alle smancerie sta altrove. Non certo e non solo in un percorso pedonale tra la storia e i millenni. Si, perché qui è nata la democrazia, il teatro ha raggiunto vette altissime e Socrate ha concepito le basi della filosofia occidentale. Peccato che ora si parli di questo paese e di questa città solo per la crisi economica.

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Atene è costantemente abitata fin dall’età neolitica. Il 5° secolo è stato però il momento della sua  massima fioritura  quando i valori e la civiltà hanno raggiunto il punto più alto e Atene è  diventata la terra madre della civiltà occidentale. Nei secoli che seguirono, molti conquistatori hanno invaso e indebolito la città che nel 1834 Atene è stata scelta per essere la capitale del nuovo stato greco. La città che oggi ospita più di 4,5 milioni di persone, è stato costruito intorno al suo cuore antico: che è ovviamente l’Acropoli.

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Monumenti, antichi palazzi e zone commerciali

Atene col tempo poi ha acquisito caratteri  diversi che si ritrovano con una passeggiata intorno al  suo triangolo storico (Plaka, Thission, Psyri): si passa dallo sfiorare vecchi palazzi eleganti a zone di evidente degrado, da negozi di marchi del lusso globale a botteghe che sembrano uscire dal passato. Così come si oscilla tra locali di tendenza che potrebbero essere in qualunque metropoli a taverne tradizionali e un po’ polverose. In una città così antica c’è spazio per tutti.

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Guida di Atene: uno sguardo all’Acropoli

L’Acropoli (che poi significa semplicemente città alta) domina lo skyline della città ed è il centro di qualunque  itinerario turistico nella capitale greca senza uscire nei dintorni. Qui, su questo sperone roccioso,  è sorto il primo insediamento  di Atene che poi è cresciuta e cambiata nel corso dei   millenni. Il sito attuale, quello che tutti visitano seguendo le indicazioni di ogni guida di Atene, comprende quattro edifici sacri che sono sorti a partire dall’era d’oro di Pericle, ovvero a partire dal 461 avanti Cristo.

La ripida salita alla vetta conduce alla Propilei, un ingresso monumentale al sito in stile ionico e dorico. Il Tempio di Atena Nike si trova a sinistra dei Propilei; l’originale è stato danneggiato dall’esercito turco nel 17° secolo ma è stato splendidamente restaurato. Il Partenone è il più grande edificio sull’Acropoli e, inutile dirlo,  un’icona della civiltà occidentale. Costruito interamente in marmo era un santuario per la dea Atena  e ospitava una enorme statua della dea, purtroppo perduta.

Nonostante si i guasti del tempo e degli uomini e che sia presa d’assalto dai turisti, la perfetta armonia della struttura è ancora impressionante. L’Eretteo è un tempio dedicato sia ad Atena sia a Poseidone-Erechtheus ed è stato costruito sul luogo che il mito vuole abbia visto la  battaglia  tra le due divinità. Il lato sud è quello più celebre perché qui si trovano le colonne a forma di donna. Sono le famose  Cariatidi.

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Il museo archeologico. E la storia del paese

Una altra tappa imperdibile della guida di Atene e delle sue bellezze che vengono dal passato è il museo Archeologico Nazionale. Fondato nel 19° secolo è il più grande museo archeologico in Grecia e uno dei più grandi musei del mondo dedicati all’antichità. Il museo è ospitato in un imponente edificio neoclassico con 8.000 metri quadrati di spazio espositivo.

In mostra ci sono cinque collezioni permanenti con più di 11.000 reperti  che offrono una panoramica completa della civiltà greca dalla preistoria attraverso il periodo classico sino  alla tarda antichità. La collezione preistorica copre grosso modo il periodo neolitico, quello cicladico e il  miceneo e aiuta a capire la storia dell’insediamento preistorico di Santorini. La collezione di sculture espone mette in mostra sculture che risalgono al periodo dal VI° secolo sino  al V°. E sono tanti i capolavori. La collezione di vasi e oggetti decorativi copre tutto il percorso dal periodo aureo sino alla fase romano classica.

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Guida di Atene: il Museo bizantino

Questo interessante museo offre spunti interessanti che riguardano il periodo bizantino della storia greca. Situato in un palazzo del 19° secolo costruito in origine per la Duchesse de Plaisance, il museo espone una preziosa collezione di arte bizantina. L‘impero bizantino fu l’eredità della parte orientale dell’Impero Romano, dopo il crollo e la sua divisione. Dal terzo secolo sino quasi al 15° secolo, l’impero bizantino ha rappresentato e governato su una grande fetta dei  Balcani inglobando ovviamente la Grecia e l’Asia Minore.

Durante questo periodo, l’arte religiosa è stata  al centro dell’opera degli artisti bizantini che hanno creato capolavori fatti di mosaici scintillanti  e icone dorate. Con più di 25.000 manufatti in mostra, il Museo Bizantino raccoglie  un tesoro di manufatti religiosi ma anche pezzi di età paleocristiana, medievale e  post-bizantine. La collezione comprende sculture, dipinti, icone, tessuti e mosaici.

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Il centro commerciale antico e il centro della filosofia

Basta statue e mosaici? Volete la vita vera? Allora il posto giusto da visitare seguendo la nostra guida di Atene è l’Agorà, ovvero il luogo dove si svolgevano le attività commerciali e pulsava la vita sociale della antica città. Non ci credete? Qui sorse duemila anni fa il primo centro commerciale.

Ma nello stesso luogo Socrate passeggiava parlando di filosofia. Qui si radunavano gli abitanti per molte delle attività quotidiane tra cui elezioni, parate e riti. La piazza era ornata con sculture, monumenti e fontane e qui si trovavano molti degli edifici civili più importanti sia per la vita civile sia per quella religiosa. Ora ovviamente si tratta di rovine e rendersi conto dell’importanza dei luoghi non è facile ma ci sono ancora edifici ben conservati come lo Stoà di Attalo. Fu fatto costruire dal re omonimo circa un secolo e mezzo prima di Cristo ed è caratterizzato da un grande colonnato e si sviluppava su due piani.

Qui c’erano oltre 40 piccoli negozi: ecco perché si dice che questo sia stato il primo centro commerciale al mondo. Non durò a lungo però: nel terzo secolo dopo Cristo venne distrutto ed è stato ricostruito negli anni ’50. A molti non piace ma ora ospita il Museo dell’Agorà.

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La storia si sovrappone e si mescola

In Grecia la storia si sovrappone e si stratifica. Lo si capisce bene andando a scoprire la Chiesa dei Santi Apostoli che come la nostra guida di Atene racconta era l’unico edificio originale rimasto in piedi quando un intero quartiere di Atene è stato demolito per fare riemergere  il sito archeologico dell’Agora.

Costruita nel 10° secolo, la chiesa si erge sopra un Nymphaion e l’esterno è caratteristico anche per la presenza di scritte arabe. E’ un esempio classico di  architettura bizantina di tipo ateniese  e ha una cupola sorretta da quattro colonne  ornata da affreschi originali raffiguranti Cristo Pantocratore, Giovanni Battista e una legione di adorabile cherubini, e arcangeli. Da notare che gran parte delle icone e dei dipinti sono originali dell’11° secolo e sono ben conservati.

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Il grande tempio dedicato a Zeus

La grandezza di Atene non si discute. Si ammira. Questo vale in particolare quando ci si trova davanti al tempio dedicato a Zeus, l’Olympeion, che nell’epoca ellenistica è stato il più grande tempio dell’intera Grecia. Si trova a circa 500 metri dall’Acropoli e a circa 700 metri a sud del cuore di Atene, piazza Syntagma, e a volte non viene percepito per la sua posizione nella sua monumentalità. Questo perché il Partenone è  meglio conservato e in posizione sopraelevata. Ma il Tempio di Zeus era una struttura ancora più monumentale quando venne edificato.

Il tempio risale al VI secolo a.C., ma non è stata completata fino al II secolo d.C. dall’imperatore Adriano. Ancora oggi, con un piccolo sforzo, è facile immaginare la grande soggezione che questo tempio potesse incutere nella sua forma originaria. Era infatti tutto in marmo con una lunghezza di 96 metri e largo 40 grazie ad un bosco di 104 colonne corinzie che svettavano per la bellezza di 17 metri. Oggi purtroppo ne rimangono solo quindici ancora in piedi e si è perduto tutto il resto compreso la statua in oro e avorio di Zeus che stava nella cella. Un vero peccato ma, d’altra parte, il tempio venne profanato durante le invasioni e addirittura usato come cava di pietra per le costruzioni. Nelle vicinanze, appena a nord del Olympeion, c’è un piccolo parco che contiene i resti del muro di Temistocle e le antiche terme romane.

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Il luogo dei pittori. Che crearono capolavori immortali

Proseguiamo dunque la nostra guida di Atene raccontando la straordinaria esperienza che regala la visita all’antico cimitero del Kerameikos, che un tempo occupava il lato nord ovest della città.  Un tempo fu un insediamento di ceramisti e pittori dei vasi (da cui il nome) e il centro di produzione dei famosi vasi attici. Poi con il tempo divenne il più importante cimitero dell’antica Atene.

Le prime tombe del Kerameikos risalgono all’era del bronzo e venne continuamente ampliato. Le due anime del luogo si comprendono visto che i più importanti vasi antichi sono stati proprio trovati nelle tombe di quest’area che si trova a poca distanza dall’omonima fermata della metro.

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Un assaggio di isole nel cuore della capitale

La nostra guida di Atene si conclude portandoci alle pendici dell’Acropoli, dove si trova il quartiere della Plaka. Qui si possono scoprire due importanti siti archeologici come l’Agorà romana e la biblioteca di Adriano ma quasi tutti pensano a questa zona perché qui sembra di essere usciti dalla capitale per essere piombati in un villaggio greco del passato. Si cammina tra strette vie pedonali e  allegre piazzette  fiancheggiate da belle case colori pastello con le chiazze sfrontate delle piante di bouganville e si assaggia la sensazione che si prova quando si sbarca sulle isole  del Dodecanneso. Il modo migliore per visitarlo è andare in giro a caso magari scoprendo così piccole perle come  la Chiesa Metamórfosis nel sud-ovest del quartiere e la Chiesa di Kapnikaréa nel nord.

Poi ci sono decine di ristoranti che cercano di attirare i clienti con aggressive insistenze dei buttadentro: sono trappole per turisti e ci vuole poco per capirlo. Quindi usate il buon senso, chiedete a qualcuno del posto e comunque evitate le strade più affollate: ogni tanto ancora si trovano luoghi e ambienti sinceri. Ancora meglio proseguite e puntate verso la zona di Anafiotika. E’ un piccolo quartiere compreso tra la Plaka e l’Acropoli che è molto più rilassato con case bianche e porte blu. Quasi fosse nelle Cicladi. Qui ci si può sentire  tranquilli e rilassati. E provare a immaginare come era Atene. Quando era il centro del mondo ma con la pacifica vita di un borgo sul mare.