Se la pittura antica e l’archeologia vi emozionano visitando i musei di Londra troverete tutto quello che fa per voi. E se desideraste approfondire sappiate che la vostra visita in città dovrà durare parecchi giorni. Questo perché nei musei di Londra ci sono alcuni degli oggetti e dei capolavori più celebri al mondo. Quelli che almeno una volta nella vita vanno visti di persona sia che si tratti di quelle esposizioni prese d’assalto ogni giorno da migliaia di turisti, sia altri indirizzi meno conosciuti. Ma non per questo meno interessanti.
Musei di Londra: la National Gallery
II primo luogo da visitare è naturalmente la National Gallery, che spicca poco lontano da Trafalgar Square con la sua imponente facciata con le colonne che ricorda il Partenone di Atene. Ricordate che l’ingresso è gratuito e che è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18 (il venerdì dalle 10 alle 21).
La collezione permanente è ricchissima e se non avete un’intera giornata da dedicare al museo (ma per una visita accurata forse servirebbe più tempo) la cosa migliore è visitare le sale rapidamente dedicando una sosta alle opere che amate di più o che catturano la vostra attenzione. Siatene sicuri: ce ne saranno molte dal momento che alla National Gallery, fondata nel 1824, è conservata una stupefacente quantità di capolavori, circa duemiladuecento opere, dai quadri italiani del Trecento ai dipinti degli Impressionisti francesi di fine Ottocento.
Dopo aver ammirato le opere di Beato Angelico, Gentile da Fabriano e Masaccio proseguite il viaggio scoprendo le opere dei maestri fiamminghi. Ricordate che sono disponibili delle audioguide in italiano e che è possibile creare anche dei propri percorsi personali e per i più frettolosi c’è anche un tour di soli sessanta minuti. Se si dovessero poi scegliere altri quadri da non perdere ricordate che in una stessa sala si concentrano capolavori unici: quattro opere di Raffaello, quattro di Tiziano, la Vergine delle rocce di Leonardo e ben tre Caravaggio. E stiamo parlando del Ragazzo morso da un ramarro, la Cena in Emmaus e la Salomé con la testa del Battista. Come dire: la storia dell’arte riassunta in pochi passi.
Musei di Londra: la storia dei ritratti
Lasciata la National Gallery proseguiamo il nostro viaggio tra i musei di Londra andando a scoprire la National Portrait Gallery, dove sono conservati undicimila ritratti, tra dipinti, sculture, fotografie, disegni e caricature, di tutti i protagonisti della storia inglese dal Cinquecento ai giorni nostri. E quando diciamo tutti significa veramente tutti visto che si passa da Shakespeare a Darwin, dai Beatles alla mamma del maghetto Potter, Rowling.
Poco distante, su Piccadilly Street, a non molta distanza dai magazzini Fortnum & Mason – uno degli indirizzi imperdibili per gli amanti dello shopping – si trova la Royal Academy, fondata nel 1768 da Re Giorgio II per promuovere le arti figurative. Questo museo può essere visitato seguendo il calendario delle mostre temporanee ma merita la visita anche per la notevole collezione di opere inglesi dell’Ottocento. Tra le opere da ricordare un magnifico bassorilievo in marmo di Michelangelo soprannominato il Tondo Taddei. E anche questo capolavoro si visita gratuitamente.
Musei di Londra: la Tate Britain
Proseguiamo quindi il nostro viaggio tra i musei di Londra avvicinandoci al Tamigi, non molto lontano dalla sede del Parlamento e dal Big Ben dove si trova la Tate Britain. Il museo fa parte di un complesso nazionale, con sedi anche a Liverpool mentre la Tate Modern è pure a Londra – e nella sua storia ha cambiato diverse volte nome.
E’ stata fondata nel 1897 con il nome di National Gallery of British Art, grazie ad una donazione di Sir Henry Tate che lasciò la sua collezione per dare vita ad un nuovo museo per quella che all’epoca era arte moderna. Venne battezzata Tate Gallery nel 1932 è diventata Britain nel 2000. Ospita per la gran parte opere inglesi dal 1500 ad oggi e un ala del palazzo, realizzata dal celebre architetto Stirling nel 1986 ospita le opere di William Turner mentre per il resto è grandissima la collezione di arte vittoriana e dei Preraffaelliti con opere di Dante Gabriel Rossetti e John Everett Millais.
Siamo a Londra e vogliamo scoprire i musei della città. Per farlo occorre andare a visitare anche indirizzi meno banali: e il primo della lista è sicuramente la Courtauld Gallery che si trova ad un passo da Trafalgar Square, quasi di fronte alla National Gallery. Il palazzo in stile neoclassico che la ospita si chiama Somerset House e venne progettato da William Chambers intorno al 1776. Nelle sue sale è possibile ammirare moltissimi capolavori dal Rinascimento fino al post Impressionismo. Qui è possibile ammirare il celebre “Bar delle Folies-Bergére” di Manet ma anche l’autoritratto con l’orecchio fasciati di Van Gogh. E questo non c’è neppure al museo Van Gogh di Amsterdam. Qui c’è anche la più grande collezione di Cézannes del Regno Unito e opere uniche di Cranach, Rubens, Modigliani e Picasso.
Quelle case private divenute un museo
Proseguendo non si deve perdere il Soane’s Museum, uno dei musei di Londra forse meno noti ma non per questo da trascurare. Lo spazio espositivo si trova al numero 13 di Lincoln’s Inn Field dove l’architetto Soane aveva l’abitazione che durante la vita riempì di opere. Dopo la morte ne fece dono allo Stato a patto che diventasse un museo. E restasse come era stato pensato da lui. Ora, è un palazzetto ingombro che ospita però anche opere fondamentali, ad esempio, di William Hogarth, con le otto tele della Carriera di un libertino, ma anche tele di Watteau, del Canaletto, di William Turner, Joshua Reynolds e Thomas Lawrence.
Cercate di visitare il museo il primo martedì del mese, dalle 18 alle 21: potrete godervi le sale al lume di candela, proprio come quando le abitava John Soane. Ma mettetevi in coda prima delle 17.30, perché l’ingresso sarà consentito solo a duecento visitatori. Questo museo così come il precedente è ad ingresso gratuito.
Andiamo avanti a scoprire i musei di Londra. Anche se magari non sarebbe una cattiva idea concedersi una pausa in un classico pub prima di passare a visitare la Dulwich Picture Gallery. Si trova Dulwich, nella zona a sud est di Londra e quindi un po’ più lontana dal centro e rappresenta il primo esempio di museo pubblico dell’Inghilterra ospitato proprio in un edificio pensato per questo scopo espositivo nel 1817. La collezione è molto ricca soprattutto di opere fiamminghe e olandesi con capolavori come Venere e Marte di Rubens o la fanciulla alla finestra di Rembrandt ma ci sono anche tele italiane di Guido Reni, del Veronese o di Canaletto. Da non perdere la sala dedicata all’arte francese con una delle opere più celebri di Poussin.
Musei di Londra: infine il British
Infine concludiamo questo nostro viaggio tra i musei di Londra con il British Museum, il tempio assoluto dell’archeologia. E non solo. E’ una tappa obbligata per chiunque si trovi a Londra ma il British Museum è impossibile da visitare interamente: occorrerebbero giorni. Per capirlo basta dire che fu fondato nel 1753 e oggi ospita circa otto milioni di oggetti. Conviene quindi scegliere due o tre argomenti, tra arte egizia, assiro-babilonese, greca, etrusca e romana. Oppure dedicarsi alle antiche culture dell’America latina– tra aztechi e maya – o all’arte orientale che viene da Cina, Giappone e India. Certo, alcuni reperti vanno ammirati senza esitazione. Su tutti, i fregi del Partenone di Atene, portati a Londra all’inizio dell’Ottocento, e la Stele di Rosetta, che risale al 196 a.C., una lastra di pietra nera incisa che ha permesso di decodificare i geroglifici egizi.
Non si possono mancare poi i resti del mitico mausoleo di Alicarnasso, che era tra le sette meraviglie del mondo antico, la coppa di Licurgo o la coppa Portland, esempi unici di lavorazione del vetro di epoca antica, o tutta la parte dedicata agli Egizi: dopo quella del Cairo e quella del museo di Torino è la più ricca al mondo.
Infine concludiamo con il Victoria and Albert Museum. Il nome glielo hanno dato la regina Vittoria e il marito Alberto e la ricchezza arriva da ogni parte del mondo. Ospita, più o meno, quattro milioni e mezzo di pezzi tra oggetti che riguardano le arti minori – se si possono chiamare così – ma anche opere d’arte uniche. Per noi italiani in modo particolare: qui si trova una delle più ampie collezioni di arte del Rinascimento fuori dal nostro paese con capolavori di Raffaello, Canova, Botticelli, Donatello e Michelangelo. E la lista potrebbe continuare.
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