Dici Atene e subito il pensiero corre all‘Acropoli. E certamente non esiste in città, e in tutta la Grecia, un luogo che riesca a raccogliere in sè tante suggestioni e un patrimonio di storia così ricco. Ma non solo Acropoli: la capitale greca offre molto altro da vedere. E ai primissimi posti ci sono gli edifici che raccolgono ciò che è arrivato a noi dal passato: ecco quindi la guida ai migliori musei di Atene. E tra vasi e statue sentirete che gli dei e gli eroi in fondo sono ancora al nostro fianco.
La prima tappa obbligata nella nostra guida ai migliori musei di Atene ci porta al grande Museo Archeologico nazionale, una delle più grandi collezioni di antichità del mondo. Il museo si trova in un maestoso edificio neoclassico di fine ‘800 e le esposizioni coprono un arco di tempio amplissimo, dalla preistoria all’Ellenismo. Proprio la parte dedicata alla preistoria è quella che si trova per prima davanti al visitatore e merita sicuramente di essere esplorata con cura.
Statue di dei ed eroi
Non spaventi infatti il termine preistoria: qui si trovano infatti molti degli oggetti arrivati a noi dalla lontana (nel tempo, parliamo di circa 2800 a.C.) civiltà cicladica con le splendide figurine e molti oggetti di uso quotidiano ma anche gioielli in oro e maschere d’oro funerarie. Ritornando indietro all’ingresso si trova la seconda ala dedicata alla scultura, l’arte forse più rappresentativa della cultura ellenica antica e quella meglio rappresentata nella nostra guida ai migliori musei di Atene.
Passando da una sala all’altra si passano in rassegna statue più o meno enormi e ben si può notare il mutare dello stile con il passare del tempo. Si passa infatti dai Kouroi della scultura arcaica fino alla famosa statua di Zeus (o Poseidon di Capo Artemisio) e arrivando alle opere più stravaganti dell’ellenismo. Le ultime stanze di questo percorso comprendono sculture del periodo romano e il visitatore può ammirare alcuni ritratti degli imperatori romani.
Nell’altro lato del museo ci sono le sale dove si svolgono le mostre temporanee e vengono conservate le collezioni private che spesso raccolgono piccoli oggetti preziosi ma anche una collezione di manufatti egiziani come si possono vedere al museo del Cairo.
Al secondo piano del museo ci si tuffa nella grande produzione di vasi con il solito percorso nel corso dei secoli passando dai vasi più antichi, e più grezzi, fino ad arrivare a quelli con le preziose decorazioni nere e rosse. Ci sono anche spazi dedicati all’arte della dell’antica Cipro, dove si trovano vasi, gioielli e figurine. Un suggerimento nella nostra guida ai migliori musei di Atene non può mancare: scordatevi di vederlo tutto in poche ore. La sua sterminata ricchezza vi obbligherà a scegliere cosa vedere oppure mettere in conto due visite.
Guida ai migliori musei di Atene: i tesori dell’Acropoli
Il Museo dell’Acropoli è il più lucente gioiello architettonico della città di Atene. Il suo moderno edificio con ampie vetrate permette alla luce naturale di illuminare le opere ma non solo. Perché si possono vedere anche i resti di edifici e case dell’antichità. Un pavimento di vetro infatti permette di scorgere quello che hanno fatto emergere gli scavi che si sono concentrati su reperti datati tra il quinto e il settimo secolo a.C.
A fianco si trovano i manufatti scoperti sulle pendici dell’Acropoli tra cui vasi che vanno dal 3000 a.C. al I secolo a.C con le decorazioni che passano dal classico decoro geometrico a quello rosso molto più tardo. Al primo piano si trovano i frammenti delle figure che si trovavano anticamente sulla Acropoli come le statue arcaiche che si trovavano fuori e dentro i templi con una infinita serie di figure sempre più aggraziate e affascinanti con il passare del tempo.
Al secondo piano si trova un ristorante-caffetteria, un negozio, un centro multimediale e una terrazza mentre la esposizione continua al terzo piano, il vero cuore del museo che permette di capire come fosse la galleria del Partenone. Qui si trova una struttura che riproduce le dimensioni del grande monumento e che sorregge i fregi cosi come li aveva progettati il genio di Fidia, cinque secoli prima di Cristo.
Capolavori? Si ma sono copie
Per fare questo però è servito un artificio: i pezzi originali si trovano mescolati alle copie di quei frammenti che sono sono stati portati all’estero e si trovano oggi al British Museum di Londra e al Museo del Louvre di Parigi. Quindi, il consiglio è quello di tornare al primo piano per ammirare gli altri capolavori: immersi nella luce sfolgorante di cinquanta lucernari qui sono ospitate alcune delle sculture più celebri tra cui le Cariatidi, le figure femminili che si abbellivano l’Eretteo, la galleria affacciata sulle pendici del colle. Ma anche statue che vengono da altri templi come quelli di Nike.
Una commento è d’obbligo: vedendo le copie di quello che è stato portato all’estero viene spontaneo pensare che sarebbe giusto che gli originali tornassero a casa. I greci lo sostengono da sempre. Ma non pare probabile che accada.
Guida ai migliori musei di Atene: il Museo Benaki
Il museo Benaki si trova in un edificio neoclassico del 1895 e prende il nome dalla famiglia che lo acquistò nel 1910. Al piano terra le prime due sale raccolgono la collezione preistorica del museo formata da strumenti, figure e vasi che risalgono al periodo neolitico (circa 6.500 aC). Si prosegue poi con vasi cicladici e figure di quel periodo per arrivare poi al cuore, della collezione di epoca classica con vasi, gioielli e sculture oltre ad oggetti di epoca bizantina. Salendo ai piani superiori ci si avvicina a noi: il primo piano infatti è dedicato al XVII, XVIII e XIX secolo.
La maggior parte delle sale mantengono gli arredi dell’epoca con anche abiti e dipinti della Grecia realizzati dai visitatori stranieri in cerca di un tuffo nella antichità. Alcuni spazi permettono di vedere come erano in passato le stanze delle case dei ricchi nel XVIII secolo con mobili imponenti e pareti in legno massicciamente intagliate. Al terzo piano infine si trovano dipinti che raccontano la lotta dei greci contro il dominio turco. Tra questi sono da notare alcune opere di Bryzakis, il primo e più importante pittore del nuovo Stato greco. Intorni si trovano anche altri dipinti di Parthenis e Gyzis, due famosi pittori greci del 19° secolo.
Guida ai migliori musei di Atene: il museo di Arte Cicladica
Inaugurato nel 1986, il Museo d’Arte delle Cicladi ospita la collezione personale di Nikolaos e Dolly Goulandris che nel corso della loro vita hanno raccolto un tesoro partendo da quella che viene considerata l’arte preistorica delle Cicladi. Il museo si trova in due edifici collegati da un corridoio di vetro. L’edificio principale costruito nel 1985 dall’architetto Ioannis Vikelas ospita le collezioni permanenti del museo mentre la Stathatos Mansion, un edificio neoclassico ospita le mostre temporanee.
Anche se il museo porta il nome dalla collezione cicladica il visitatore sarà piacevolmente sorpreso dalle altre collezioni. Ma si deve comunque partire dalla collezione principale che rappresenta uno spaccato della civiltà che si sviluppò in queste isole tra il 3200 e il 2100 a.C. Durante questo periodo fu per la prima volta utilizzato il bronzo. Ma nelle sale si trovano anche vasi e le celebri figure che sono un po’ il simbolo dell’arte di quel periodo. Le stesse che hanno ispirato artisti moderni tra cui Picasso. A corredo della mostra ci sono anche video e materiali interattivi che permettono di capire meglio l’evoluzione della ceramica e delle altre arti. Al terzo piano si trova anche una interessante raccolta di manufatti arrivati da Cipro e che coprono un periodo che arriva sino a quello Romano.
Le opere bizantine e cicladiche
La nostra guida ai migliori musei di Atene ci porta quindi a scoprire il Museo Bizantino e Cristiano che raccoglie collezioni di pezzi che vanno dalla tarda antichità all’epoca bizantina e post-bizantina. Questa ricca collezione rende il museo uno dei più importanti della città di Atene ma anche in Grecia e la sua storia risale al 1914 anche se la sua origine è legata alla precedente Società Archeologica Cristiana. Il museo si trova in una villa ottocentesca ma l’esposizione è stata di recente rinnovata.
Gli archeologi hanno iniziato a lavorare nel 1999 al nuovo percorso museale che venne aperto, in parte nel 2004, Ma è nel 2010 che si sono conclusi gli interventi. La collezione contiene ora circa 3.000 oggetti che spaziano dal 3° secolo d.C. fino al 20° secolo. L’obiettivo della mostra non è solo quello di presentare pezzi d’arte unici e di oggetti preziosi ma di creare un percorso vero e proprio che permetta di capire l’evoluzione della cultura e delle tradizioni. Si parte quindi dalle sculture del terzo secolo d.C e si passa a seguire il cambiamento con l’arte ormai definitivamente cristiana. Si passa quindi ad approfondire l’evoluzione dell’amministrazione dell’Impero Bizantino ammirando ricche raccolte di monete ma anche opere figurative che risentono delle guerre costanti in quel periodo e la grave crisi economica che arrivò a condizionare anche l’arte l’evoluzione dell’arte bizantina.
Gli influssi da Italia e Creta
Oltre, grazie ad una ampia scelta di icone si colgono gli influssi arrivati dall’Italia in seguito alle presenze veneziane come si nota anche nel settore dedicato a Creta. L’ultima parte del museo mostra le icone realizzate nel XVIII secolo e la decorazione delle chiese costruite dal nuovo Stato greco quando i nuovi artisti abbandonano la tradizione bizantina per accettare lo stile artistico europeo. Insomma, l’Acropoli resta un capolavoro. Ma ad Atene, dopo millenni di storia, c’è molto di più.
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