Inutile mentire. In questi giorni, tra neve e freddo, tutti sogniamo il sole, magari una spiaggia con le palme. E un tuffo nel mare blu. Molti per realizzare questo sogno sfruttano le feste per partire verso mete esotiche e tropicali. Ma, al contrario, questo potrebbe essere invece il momento giusto per fare l’opposto: ovvero sfidare l’inverno spostandosi dove gelo e neve sono di casa. Ovvero a nord. E se dici nord dici Svezia. No, non è una provocazione. Ma un consiglio: perché il Natale a Stoccolma può essere irresistibile. E se fa freddo nessuna paura: perché come si dice in Scandinavia, non esiste il cattivo tempo. Ma solo abbigliamento sbagliato.

Natale a Stoccolma: un mare di luci

Messi in valigia capi pesanti e scarpe robuste sbarchiamo quindi a Stoccolma. E se la luce del sole è scarsa – il tramonto arriva presto – sarete travolti da un mare di luci. Chè da queste parti, tra Santa Lucia e Natale, si festeggia sul serio. Ora, tutti sanno che Santa Lucia era di Siracusa. Ma gli svedesi l’hanno adottata. E qui il  Luciadag è festa grande: si accendono le candele, si mangiano i dolci Lussekatter e in ogni zona si elegge la Lucia più bella e si partecipa alle processioni.

Non pensate a momenti religiosi ma piuttosto ad eventi familiari e di festa. E tra i vicoli di Gamla Stan, la parte vecchia, il cuore medievale della città, tutto sembra speciale. E’ qui che potrete passare buona parte del tempo. Dopo un po’ anche il freddo sembrerà scomparire camminando tra le tradizionali case alte e strette dipinte come in un acquerello: alla fine dell’800 era considerata una zona un po’ malfamata mentre adesso pare il fondale perfetto per una favola nordica. E ovviamente non mancano anche i classici mercatini.

Natale a Stoccolma

Voi scattatevi i selfie, buttate l’occhio dentro i tanti locali e caffè e scegliete il posto giusto per vivere una altra delle tipiche esperienze del Natale a Stoccolma: quella del julbord. La parola indica il buffet di Natale ma ormai si trova per tutto il periodo dell’Avvento. E preparatevi: vi alzerete più che sazi.

Il buffet delle feste

In pratica è un pasto a buffet dove si sperimentano i piatti forti del gastronomia locale: ovviamente salmone in mille modi ma anche prosciutto affumicato e aringhe, insalata di barbabietole e polpette, uova sode e salsicce di renna, arrosto e curioso pasticcio di patate, cipolle e aringhe. Per digerire il tutto birra ma anche acquavite. Satolli e felici potrete riprendere ad esplorare e, magari, bruciare le calorie. E quale modo migliore che pattinando?

Il luogo dove farlo comodamente è la pista che viene allestita nel cuore del parco di Kungsträdgården. E’ in centro, è grande e molto amata dalla gente del posto e la sere tra luci e musica pare una discoteca. Altrettanto gettonata è la pista al Vasaparken mentre per i bambini c’è una pista dedicata nella Medborgarplatsen. Ma se siete pattinatori esperti potrete fare come molti degli abitanti che vogliono il ghiaccio naturale.

Pattinare sui fiumi e sui laghi

E viaggiano per decine di chilometri: quando infatti il freddo congela fiumi, laghi e spazi all’aperto decine di persone viaggiano per ore seguendo il corso dei torrenti ed esiste, da oltre un secolo, persino una Associazione dei pattinatori di Stoccolma che nel fine settimana organizza gite ed escursioni con le lame sotto i piedi. Per capire quanto sia di moda basta dire che ha oltre 10mila soci.

Se volete invece fare meno fatica potete visitare la città anche con crociere invernali che si svolgono quando i canali non sono tutti congelati. E’ un modo diverso e suggestivo per vedere le case e le piazze da una prospettiva diversa. E ancora una volta non temete di congelarvi: a bordo offrono quasi sempre una zuppa calda e ci sono pelli di renna per coprirsi. Oppure, ancora per gli sportivi, basta prendere i mezzi pubblici e fare un tragitto di pochi minuti per potersi dedicare allo sci.

In pista per il Natale a Stoccolma

Le piste non sono ripide e anche i principianti saranno a proprio agio. Il comprensorio cittadino si chiama Hammarbybacken ed è davvero vicino al centro. Ci sono cinque piste, un paio di impianti di risalita e un campetto per i bambini oltre a spazi dove noleggiare tutto quello che serve. Senza dimenticare qualche caffetteria per una cioccolata o un the caldo. A questo punto manca una sola cosa: ovvero vivere il top della vita della Svezia d’inverno. Per farlo dovete scoprire cosa significhi fare fika: è un termine intraducibile che indica una pausa – che può essere anche parecchio lunga – in un locale bevendo caffè e mangiando dolcetti.

Non pensate ad un caffè in piedi come facciamo noi: ci si siede, si chiacchiera, si vive un momento conviviale di socializzazione con amici e parenti mentre si beve e ci gode un kanelbulle– un dolce alla cannella – o delle praline al cioccolato. Il trucco è non avere fretta, mettersi comodi e avere magari a portata di vista una finestra. Se fuori nevica ci si accoccola ancora di più. E ci si sente tanto bene.