La Spagna è una terra fortunata: è benedetta da un clima mite, può vantare bellissime spiagge, ha montagne da scoprire e pianure che regalano prodotti agricoli straordinari. E il tutto è reso ancora più particolare da una lunga e ricca storia che ha lasciato in eredità opere d’arte e capolavori architettonici. Sarebbe già moltissimo. Ma il racconto di cosa vedere in Spagna si arricchisce poi di una lista di città uniche per bellezza – e speciali per la qualità della vita –  di cui è facile innamorarsi: e non solo le grandi città Barcellona, Madrid, Siviglia o Bilbao. Perché qui anche i piccoli centri come Ronda o Zaragozza hanno un fascino unico. E la lista potrebbe continuare.

cosa vedere in Spagna

Sole, flamenco e sangria

Si,  perché per molti la Spagna può essere compendiata nella formula furbetta “sole, sabbia e sangria” ma questo stereotipo, che in realtà è più diffuso tra gli abitanti dell’Europa del nord in cerca di tepore fuori stagione, non serve certamente a spiegare che in effetti, la Spagna ha una delle coste più belle d’Europa, ma che il suo vero carattere nasce dalla sua cultura. Che sta dietro le pietre delle chiese e dei palazzi, nei suoi riti e nelle sue sentitissime tradizioni. Nei sapori dei suoi piatti e nel panorama delle strette strade dei centri storici. Abbiamo detto città: allora raccontiamone alcune.

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Cosa vedere in Spagna: le città da non perdere

Barcellona ad esempio, nonostante le recenti tensioni per le ansie autonomistiche di chi abita la Catalogna, resta una delle città più interessanti, dove è facile rimanere per giorni senza avere mai il desiderio di ripartire. La sua atmosfera piacevole può essere apprezzata vivendo senza fretta il tempo lungo delle strade e delle  piazze del Barrio Gotico e non trascurando i tanti ristoranti e i bar dove si mangia bene. E non a caso da queste parti lavora la famiglia Adrià e le stelle Michelin si sprecano.

Ma la gola non basta: la città è anche la tela che Antoni Gaudì  ha scelto per abbozzare i suoi capolavori architettonici come l’incompiuta Sagrada Familia o il Parc Güell anche se poi, per tanti, il cuore della città sono le Ramblas, dove cenare prima di salire alla collina del Tibidabo per vedere tutta la città stendersi ai nostri piedi.

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Madrid, la capitale, è un vero concentrato del meglio del paese, il riassunto di cosa vedere in Spagna. Ospita i migliori musei del paese come il Prado o il Reina Sofia, ma anche il Palazzo Reale e alcune piazze che sono icone come la  Plaza Mayor. Basta poi poco, una gita fuori città, per scoprire tesori come il palazzo dell’Escorial o il fascino senza tempo della vecchia città fortificata di Toledo, patrimonio mondiale dell’UNESCO.

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Siviglia e Valencia

Non dimentichiamo poi Siviglia, una città dove resistono le tracce della grande cultura moresca in Spagna ma mescolate con le tradizioni della Andalusia. E allora ad affascinare chi arriva sono i vicoli del Barrio de Santa Cruz e i locali delle tapas per poi affrontare la magnificenza della Cattedrale e soprattutto dell’Alcazar, il palazzo dei re Mori che però ospitò anche Cristoforo Colombo che preparava il suo viaggio verso le Americhe. Senza dimenticare le celebrazioni per la Settimana Santa.

Valencia, invece, affacciata sul Mediterraneo, è sempre stata una delle città più importanti del paese ma lentamente si era avvitata in una crisi da cui è uscita grazie alla Coppa America e ad una rivoluzione architettonica che ha fatto sorgere edifici diventati un simbolo, come la Città delle Arti e della Scienza di Calatrava che a loro volta hanno attirato frotte di turisti che ora affollano il Barrio del Carmen,  la parte più antica della città dove si trova anche la spettacolare cattedrale. Un dettaglio: vuole leggenda che qui sia conservato il Sacro Graal.  E si capisce il perché di tanto interesse.

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Devozione e feste popolari

Stiamo cercando di raccontare cosa vedere in Spagna: e possiamo forse trascurare il paradiso della mania taurina? Parliamo di Pamplona, la capitale della regione della Navarra,  il luogo famoso per ospitare lencierro più famoso, la corsa dei tori che si svolge durante la Festa di San Fermín.

Per chi, però, non voglia mettere a repentaglio la propria vita e non sia come Hemingway  un appassionato di corride  forse il consiglio migliore  è quello di evitare la città durante la festa che si tiene ogni anno  all’inizio di luglio. Pamplona infatti  ha molto da offrire ai visitatori durante le altre 51 settimane dell’anno visto che ha un bel centro storico, chiese antiche e un museo, quello della Navarra, che è un’attrazione da non perdere. Ospitato in un ospedale del XVI secolo, il museo vanta una grande collezione di opere, dai mosaici romani ai quadri dei maestri spagnoli.

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Cosa vedere in Spagna: antiche capitali e suggestioni moresche

L’elenco delle città che meritano di essere visitate prosegue poi con Burgos che è stata capitale della regione spagnola della Castiglia per quasi 500 anni.  Qui si è fatta la storia e lo prova il fatto  che questo è il  luogo di sepoltura  de El Cid, l’eroe spagnolo medievale anche se più di recente la svolta è venuta dal fatto che Burgos è stata nominata “Città europea della cultura“. Un riconoscimento che ha permesso anche di restaurare la splendida cattedrale e dare nuova vita al barrio Antiguo, cuore della città vecchia,  circondata dagli  splendidi spazi verdi sulle rive del fiume Arlanzón.

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Bilbao e il suo museo

Parlavamo di rilancio e l’esempio più eclatante, almeno nella Spagna del nord, è quello di Bilbao, un grande porto che per molto tempo si è pensato avesse ben poco da offrire al visitatore.  Poi è arrivato il Guggenheim Bilbao Museum, uno dei successi più spettacolari dell’architetto Frank Gehry, e tutto è cambiato. Il curvilineo edificio rivestito in titanio è diventato un simbolo così come la  futuristica passerella di Zubizuri e la gente ha iniziato ad arrivare, portando nuova vita nel centro storico dove, tra l’altro, si scopre la ricchezza gastronomica dei Paesi Baschi.

Una guida che racconti  cosa vedere in Spagna deve passare per forza dal nuovo all’antico: quello che accade arrivando a Granada, la città accoccolata ai piedi delle montagne della Sierra Nevada, nel cuore dell’Andalusia. Qui non si può perdere la visita alla cittadella e al palazzo dell’Alhambra dove si respira l’atmosfera dei tempi in cui questa città era il centro della civiltà moresca, una dominazione conclusa nel 1492 quando i re cristiani Ferdinando e Isabella entrarono in città  attraverso la Puerta de Elvira. Ma tutta la città conquista con il suo fascino languido ed è imperdibile alla sera salire al mirador de San Nicolás  per vedere l’Alhambra illuminarsi di rosso sotto la luce del tramonto.

Spiagge, surf e tapas

Abbiamo appena iniziato: la nostra guida che cerca di riassumere cosa vedere in Spagna ci spinge ora  a Cordoba con le sue graziose piazze, le case imbiancate a calce e la sorpresa della cattedrale della Mezquita. In questi luoghi, nel periodo di Pasqua si ripetono da secoli gli straordinari riti della Semana Santa, con le processioni degli incappucciati immersi nelle nuvole di fumo delle candele, mentre nei mesi estivi chi cerca sole, mare e divertimento affolla le spiagge della Andalusia e la costa intorno a Malaga oppure sceglie l’isola di Maiorca dove la vita sfrenata di alcune spiagge riempie notti e giorni. Ma alle spalle della Cattedrale di Palmanelle ore calde del pomeriggio,  i vostri passi rimbomberanno nel silenzio.

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Quarantatre siti Unesco

Insomma, non è facile stilare un elenco anche perché questo paese vanta 43 siti patrimonio dell’Umanità (l’Italia però la batte) offrendo anche nelle più piccole città una gemma inattesa che resterà impressa per sempre. Vogliamo proseguire l’elenco? Santiago de Compostela è l’obiettivo di chi, ed è così secoli, parte per il Camino tra Fede e voglia di mettersi alla prova mentre molto meno spirituale è l’offerta di San Sebastian: qui, sul Golfo di Biscaglia, si viene per rosolarsi al sole della spiaggia chiamata La Concha e per cercare il locale migliore dove assaporare i pinxtos, la versione locale delle tapas. E dopo un assaggio si torna a giocare con il surf.

Ma questi sono, in fondo consigli scontati. Meno facile immaginare di partire per andare a Cáceres in Extremadura,  la meno  conosciuta di tutte le province spagnole. Questo accade perché è una zona che non si arrampica tra le montagne e non si affaccia sul mare ma non per questo non merita la nostra visita.

La città ospita alcuni dei migliori ristoranti di tutto il sud della Spagna oltre ad un museo imperdibile come  il Centro de Arte Visuales Fundación Helga de Alvear. In più Cáceres è circondata da mura medievali ed è piena di torri che danno l’idea che la città stessa sia una specie di castello.

Cosa vedere in Spagna: spiagge e flamenco

E tutto questo senza dimenticare le migliaia di chilometri  di spiagge che hanno reso quelli che furono borghi di pescatori in capitali del divertimento: e i loro nomi sono Ibiza e FormenteraCosta Blanca, Alicante, Costa Brava e Costa del Sol oppure le arrampicate e le discese sugli sci sulle vette dei Pirenei o le escursioni tra sentieri di Las Medulas e  tra le miniere d’oro della provincia di Leon, a Duraton,  dove l’acqua ha scavato la roccia.

Infine non è possibile stilare una guida di cosa vedere in Spagna senza citare le altre tradizioni che sono cultura: e si parla del flamenco che riempie i vicoli di Siviglia o le grandi feste popolari, come i falò de Las Fallas che  per San Giuseppe riempiono la notte di Valencia o  la Feria de Avril che fa impazzire la vita di Siviglia. E per sapere cosa vuol dire fare festa sul serio è in quei giorni che si deve venire. Ma lo abbiamo ripetuto: i motivi per partire per la Spagna sono pressoché infiniti.

Ovunque si trova un villaggio o uno scorcio, una piazza o un panorama che non ti aspetti.   E dopo una sudata sulle dune del deserto di Tabernas, vicino ad Almeria – dove Sergio Leone girò i suoi western –  o un tuffo nelle acque gelide del limite ultimo d’Europa, a  Cabo Finisterre,  resterà a sempre un pizzico di forza per rimettersi in viaggio. E, dopo una tapas,  ripartire per vedere cosa c’è ancora da vedere.