La capitale della Giordania Amman è il Medio Oriente per i principianti. Si, non è una battuta. Perché Amman, insieme a Damasco e Jericho, è una delle più antiche città abitate e ora si trova in un punto di snodo che la rende, probabilmente, il luogo da cui partire per questa parte di mondo. Perché qui si incrociano e si fondono la sensibilità tradizionale araba e la modernità frenetica occidentale.

La città è divisa tra la parte ovest, con i suoi caffè moderni, i bar e i centri commerciali, e l’Amman orientale, dove la cultura tradizionale giordana è ancora profondamente radicata. Ecco perché il modo migliore per dare un senso a tutto questo è quello di scendere in strada, percorrerla in lungo e in largo, fermarsi e guardarsi intorno. Cercando di assaporarne  l’insieme.

capitale della Giordania Amman

Amman e i suoi sette colli

Originariamente costruita su sette colli, proprio come Roma, Amman oggi ne occupa ben diciannove che, in pratica, rappresentano altrettanti quartieri. Se la si guarda dalla Cittadella, si noterà che nessuna strada corre diritta e anzi fa lo slalom tra i nuovi edifici, moschee e palazzi spesso scostati sfiorando nel suo saliscendi anche siti storici e vestigia del passato. Insomma, la pianta ereditata dai tempi antichi si fonde e si ibrida con il trambusto urbano di oggi.

La capitale della Giordania : storia e sapori

Se si vuole avvicinare questa capitale si può partire non solo dall’esplorazione delle strade ma anche da quella dei suoi piatti e sapori: la sua cucina è ricca come la sua storia e la mescolanza di ingredienti racconta anche il sovrapporsi  delle culture. Qui si mescolano le spezie orientali con le olive dei giardini del Mediterraneo mentre la cannella e lo zafferano insaporiscono i khubz (che poi non sono altro che un diverso nome della pita che si ritrova nelle taverne greche o turche). Una riprova saporita di una contaminazione golosa che, di nuovo, spiega come  la capitale della Giordania Amman sia al centro della storia da sempre.

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La antica Filadelfia

Una visita alla capitale della Giordania Amman parte dal ricordo dai quando si chiamava Filadelfia, più di 2.000 anni fa,  e sulla cittadella ferveva la vita. Ma la sua storia è ancora più lunga: fu una delle città dei Nabatei, gli stessi che costruirono la splendida Petra, e poi fu assorbita dall’impero Romano entrando nella provincia d’Arabia. Grazie alla sua posizione divenne una tappa fondamentale nelle rotte commerciali che legavano il mare Nostrum con l’Oriente, l’India e la Cina.

Ora che tutto è cambiato questi legami restano in alcuni dettagli: e a fianco degli hotel di lusso si trovano i caffè tradizionali dove gli uomini anziani siedono per ore a giocare a backgammon. Godendosi queste scene si può andare alla scoperta di Amman.

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La capitale della Giordania Amman: la visita

La Città Bassa, con i suoi caffè, i piccoli negozi e il souk, è il posto migliore per fare acquisti scegliendo tra gioielli, profumi, tessuti, ceramiche. Più a nord, nella zona residenziale, poche case che risalgono agli anni tra il 1920 e il ’30 ricordano il tempo degli Emiri.

Questo è il preludio alla città moderna sempre più occidentale con edifici europei, ristoranti di tendenza e centri commerciali. Questa diversità architettonica è l’immagine di una città cosmopolita, la cui popolazione è in costante aumento anche in ragione di numerose ondate migratorie. Uomini e donne che spesso arrivano dai paesi vicini affollano in ogni dove la città dando vita a questa metropoli in costante fermento. La vita notturna e quella culturale sono intense, e c’è musica ovunque. E raramente si potrà ascoltare il silenzio.

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Una città facile e sicura

Amman offre un altro vantaggio, fondamentale, per il turista: la sua posizione permette un facile accesso a tutto il paese, e quindi è una base ideale per visitare alcune delle più belle meraviglie del mondo. Sarebbe molto: ma non è tutto. E’ anche una città sicura.

Fin dai primi giorni delle primavere arabe ci sono state proteste sporadiche in Giordania, ma il paese è rimasto abbastanza tranquillo rispetto ad alcune aree del vicino Medio Oriente. E i venti di guerra e di rivolta l’hanno risparmiata evitandole gli strazi della Siria, ad esempio, e le profanazioni alle sue bellezze come è accaduto a Palmyra.

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Lo abbiamo detto: la città dagli originari sette colli si è ampliata e ora è attraversata da strade sempre congestionate. Quindi il modo migliore per girarla è prendere un taxi con cui farsi portare nelle zone da scoprire. E da li proseguire a piedi. Un quartiere interessante, ad esempio, è Jabal Amman, che occupa una delle colline dove è nata la città nell’antichità della città. Popolato per anni dalle elite della Giordania nel ventesimo secolo è ora molto frequentato da studenti, giovani professionisti e stranieri. Anche Abal al-Weibdeh è uno dei vecchi quartieri che restano assai piacevoli durante una visita della capitale della Giordania Amman. Con le sue aree verdi piene di pini, i ristoranti, le gallerie e i parchi è un luogo perfetto dove cercare riparo dal rumore e dal caos della città moderna.

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Modernità e buon cibo

Forse, è da ricordare tuttavia che Amman non ha l’inebriante attrazione dei suq tentacolari o  di una serie di magnifiche moschee come alcune delle capitali del Medio Oriente. Ma ciò che manca di sfacciato esotismo lo ripaga con la sua piacevole offerta di modernità e i piacevoli ristoranti. Il resto poi si scopre vagando e trovandosi di fronte ai resti della Cittadella o della città romana. Seduti sugli scalini del teatro è bello immaginare che il tempo possa rallentare la sua corsa.

Tra le cose da non perdere nella visita della capitale della Giordania Amman c’è sicuramente la Cittadella ovvero  Jabal al-Qal’a all’interno della quale si trovano i  resti del Tempio di Ercole, costruito intorno al 161 avanti Cristo,  e il museo Archeologico,  che contiene pezzi importanti tra cui una copia antica del rotolo del Mar Morto. Nelle vicinanze si nota la cupola che risale all’VIII secolo dello Al-Qasr, ovvero il palazzo, il fulcro antico della potente città costruita dagli Omayyadi. La biglietteria per entrare nella Cittadella si trova in Mathaf Street, poco lontano da Ali Bin Al-Hussein Street.

I Romani e la loro scomoda eredità

La Cittadella è stato un punto di riferimento per l’insediamento umano di Amman fin dal Paleolitico, più di diciottomila anni fa. Purtroppo, quando i Romani hanno conquistato la città  hanno distrutto la gran parte di ciò che hanno trovato, tra cui i resti della città ammonita di Rabbath Ammon che è stata letteralmente abbattuta e gettata dal fianco della collina. Il risultato è che gli archeologi hanno trovato mescolati pezzi dell’ Età del Bronzo con ceramiche ellenistiche e reperti romani.

Di ciò che è rimasto la parte più importante è l’enorme complesso del palazzo di Umayyad, sulla terrazza superiore della Cittadella, risalente alla prima metà dell’VIII secolo. Al di sotto della terrazza centrale, verso sud, si trova ciò che rimane del tempio  di Ercole, le sue colonne massicce si stagliano contro il cielo. A Est del tempio si vedono ancora le fortificazioni romane che proteggevano la terrazza inferiore. Ma ora c’è solo erba e non ci sono più tracce di edifici antichi. Il modo più semplice per raggiungere la vetta è il taxi; la salita a piedi (20 minuti dal centro) è decisamente ripida.

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Il Foro e il teatro

Scendendo dalla Cittadella nella nostra esplorazione della capitale della Giordania Amman arriviamo alla città romana, ovvero Filadelfia. Per prima cosa si trova il colonnato corinzio che sorge nel luogo dove si teneva il mercato e il Foro. Poco dopo si trova il teatro romano, costruito durante il regno di Antonino Pio, nel 136 avanti Cristo. Andando verso est si trova l’Odeon che era usato per gli spettacoli musicali e in questa zona si trova anche il Ninfeo che all’epoca era la fonte principale di approvvigionamento delle acque. Molte delle strutture sono in cattive condizioni ma l’insieme è suggestivo e poi da qui si può andare al Museo Archeologico nazionale.

capitale della Giordania Amman

Il teatro romano restaurato, a est del centro, è la testimonianza più evidente e suggestiva dell’antica Filadelfia romana. Costruito nel II secolo d.C., può ospitare fino a 6000 persone ed è stato ricavato nel fianco di una collina in precedenza usata come necropoli. A est si erge l’Odeon, costruito nello stesso periodo, che veniva usato principalmente per spettacoli musicali. .

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Ma non dimentichiamo che ci troviamo in una città islamica. Ecco quindi un doveroso omaggio alla moschea di Al-Husseini, costruita dal defunto re Abdullah nel 1924 sul sito di una moschea molto più vecchia, forse addirittura nel luogo dove sorgeva la cattedrale bizantina di Filadelfia. Costruita in pietra rosa e bianca in stile ottomano, è stato completamente restaurata nel 1987. Conosciuta anche come la moschea di Re Hussein merita di essere vista anche perché le strade circostanti sono sempre brulicanti di vita con venditori ambulanti e tanta gente. Ingresso, all’interno, come quasi sempre avviene, è proibito ai non mussulmani.

La capitale della Giordania Amman: quando andare

Il periodo migliore per visitare Amman e la Giordania se non si vuole sudare troppo è quello che va da marzo a maggio, quando la città si risveglia dal suo inverno decisamente fresco. Le temperature in primavera buone e vanno dai 17 gradi di marzo ai 28 di maggio. Dopo arriva il caldo che fino a settembre può arrivare a 40 gradi. Le piogge arrivano verso ottobre, prima dell’inverno, che è freddo e spesso piovoso.