Petra è una delle nuove Sette Meraviglie del Mondo. Su questo siamo tutti d’accordo. E poco conta quanto abbiate letto o sentito dire su questa città misteriosa: nulla vi preparerà all’emozione che proverete quando ve la troverete davanti per la prima volta. Per cui l’unica cosa da fare è aprire la vostra mente alla meraviglia ed essere pronti a tornare bambini. Perché nessuna guida di Petra in Giordania saprà raccontarvi l’emozione di essere finalmente nella città perduta. Dove la magia è rosa. Come i templi e le rocce che vi circondano.

Guida di Petra in Giordania

Guida di Petra in Giordania: cos’era e la sua storia

Gli appassionati di storia sanno che Petra è una antica città nabatea che risale al 300 avanti Cristo, unica per la presenza di edifici e templi colorati di rosa che senza soluzione di continuità si fondono nel paesaggio circostante. Questo è quello che era: oggi, e non potrebbe essere altrimenti, è una destinazione turistica tra le più importanti del Medio Oriente che attira mezzo milione di visitatori ogni anno.

Persone provenienti da tutto il mondo, abbiamo detto: ma il fatto curioso è che Petra è stata dimenticata ed è rimasta sconosciuta per secoli. E la sua esistenza era nota solo ai beduini che l’avevano trasformata nella loro casa. Così è stato fino al 1812 quando il grande esploratore svizzero Jean Louis Burckhardt la “scoprì”. O meglio: ci si trovò quasi per caso quando, durante uno dei suoi viaggi, vestito come un beduino, seguendo i racconti che parlavano di un sito misterioso chiese aiuto alle tribù locali.

Un sacrificio nella città dimenticata

Queste lo guardarono con molto sospetto e allora lui finse di volere rendere omaggio alla tomba di Aronne, il fratello di Mosè, che si diceva fosse nel sito. Per essere più credibile portò con sé una capra come voleva allora la tradizione per il sacrificio in onore di Aronne e questo convinse i beduini che lo portarono a Petra.

Fu il primo europeo dopo almeno mille anni a mettervi piede. Oggi, Petra è un Patrimonio mondiale dell’UNESCO ed è sempre ai primi posti delle futili liste di luoghi da vedere assolutamente prima di morire.

Guida di Petra in Giordania

Si inizia da una  gola

La nostra guida di Petra in Giordania non può che partire dall’inizio. Ovvero dal Siq. Da sempre il Siq (che poi significa gola) è l’ingresso principale per il sito. Il passaggio è formato da alte pareti rocciose – anche 200 metri – su entrambi i lati di te che si sono separate nei millenni in seguito allo slittamento delle placche. Il resto lo hanno fatto il tempo, l’acqua e il vento che le hanno lisciate rendendole quelle che vediamo ora. E’ un percorso lungo oltre un chilometro da compiere lentamente anche perché in alcuni tratti si vedono le tombe e incisioni.

Alla fine poi la sorpresa e il batticuore assicurato quando vi troverete davanti Al Khazna. E’ sicuramente l’immagine più nota, quella che si trova in ogni guida ma per quanto celebre resta sempre sorprendente e misteriosa. Il nome Al Khazna indica il Tesoro del faraone, un edificio scavato nell’arenaria rosata alto 40 metri e largo oltre 28 che per molto tempo si è discusso se fosse un tempio o un monumento funebre.

Ora si propende per questa ipotesi e anche sulla datazione ci sono pareri discordanti anche se si pensa che possa risalire circa al 110 avanti Cristo. L’immagine è comunque sconvolgente per bellezza e imponenza. E qui gli scatti della macchina fotografica diventano una raffica.

Le tombe e il teatro nella roccia

Da qui, dopo la doverosa sosta, si può proseguire lungo quella strada di epoca romana dove si susseguono monumenti e resti di edifici e tombe. Non solo: si arriva anche ad un teatro scavato nella roccia che poteva ospitare migliaia di spettatori. Le cose da vedere qui sono tante: ci sono la Fontana del leone e le Tombe del Soldato e del Giardino. E anche qui i colori della roccia regalano struggenti emozioni così come la consapevolezza che qui tutto è rimasto come era ai tempi dei Romani. Lo si coglie ammirando la fontana del Ninfeo con le sue colonne dove un tempo scorreva l’acqua portata con complessi sistemi di canalizzazioni.

Guida di Petra in Giordania

Il tempio dei Leoni e il Monastero

La visita prosegue poi e seguendo la guida di Petra in Giordania si arriva alla via delle Colonne dove si sfiorano i resti di una porta e del mercato prima di arrivare al tempio dei Leoni. Quindi è il momento di fare lo sforzo più grande e affrontare gli oltre ottocento gradini che conducono fino a quello che viene chiamato Al Dier, ovvero il Monastero.

La struttura ricorda quella del Tesoro ma è ancora più imponente: è 50 metri di larghezza. E’ stato costruito nel terzo secolo A.C dai nabatei come tomba ma è stato battezzato Monastero perché nei secoli successivi è stato usato come luogo di culto. Il momento migliore per vederlo è il tardo pomeriggio quando il sole colora di sfumature particolari la roccia. Intorno altre tombe meno monumentali e resti di strutture.

Salendo più in alto con un sentiero si arriva a punti dove il panorama appare infinito e si spinge fino a quasi Israele e la Palestina. Ancora più in alto c’è un altro edificio che si dice essere la tomba di Aronne. Proprio quello che ha finto di cercare Jean Louis Burckhardt.

Guida di Petra in Giordania

 Petra: quando andare

E’ il sogno di tutti: avere l’intero sito per se anche per poter scattare foto senza avere i turisti dei selfie in mezzo all’inquadratura. E’ però assai difficile ottenerlo: il momento migliore è venire al mattino molto presto visto che il sito apre alle sei del mattino. Il grosso dei visitatori arriva intorno alle 10.30 nel centro della giornata è facile incappare in gruppi numerosi.

Tuttavia le dimensioni del sito permettono di disperdere abbastanza la folla che si allontana di solito intorno alle 15 per poter tornare ad Amman. Il sito chiude alle 18 e prima di quell’ora si ottengono spesso le condizioni di luce migliori. Volendo esiste anche la possibilità di godere di Petra anche di notte grazie a Petra by Night, uno spettacolo che si svolge ogni lunedì, mercoledì e giovedì. La passeggiata dal Siq al Tesoro è illuminata da 1.500 candele che gettano ombre affascinanti sulla roccia circostante. Lo spettacolo di luci inizia alle 20.30 e dura due ore.

Un consiglio d’obbligo per chi abbia problemi a camminare a lungo ci sono disponibili cavalli con carretto, asini e cammelli. Valutate e sappiate trattare un minimo sul prezzo.

Guida di Petra in Giordania: come arrivare

Petra si trova nel sud-ovest della Giordania vicino al confine con Israele a circa tre ore di macchina dalla capitale Amman. Per che arriva da Israele, è possibile visitare Petra sia da Gerusalemme sia Tel Aviv ma questo fa quasi sempre parte di un tour di due giorni. Inoltre, è possibile visitare Petra in un giorno partendo da Eilat. La maggior parte della gente viene direttamente da Amman e ci sono anche autobus pubblici e mini-bus che portano direttamente al sito. Nel caso decidiate di usare il taxi preparatevi a trattare lungamente la tariffa. giorni. Una cosa da sapere: entrare a Petra costa molto. Il biglietto per un giorno costa oltre cento euro. Curiosamente il biglietto per due o tre giorni costa meno.

Petra e i consigli utili

Petra è nel bel mezzo del deserto quindi va da sé che fa caldo. Portatevi l’acqua o compratela sul posto. Ma preparatevi a prezzi molto alti. Altra norma ricordatevi un cappello e che siete in un paese islamico: una certa correttezza nell’abbigliamento è importante. Ovviamente la cosa più importante è indossare scarpe comode e adatte al terreno sconnesso.

Se poi vorrete dormire nei dintorni sappiate che la città vicino Wadi Musa. Ci sono alche alberghi sparsi intorno al sito con prezzi per tutte le tasche. Chi voglia standard elevati può scegliere il Mövenpick Resort Petra. Chi voglia invece una atmosfera particolare può puntare al Seven Wonders Bedouin Camp a soli 30 minuti da Petra. Si dorme in una sorta di campo tendato con comodi servizi. Di notte le rocce intorno vengono coperte di candele per rendere il tutto più suggestivo.