Dici Granada e il pensiero va al suo celebre palazzo-fortezza: l’Alhambra. Ma questa città andalusa non si rivela solo nella sua attrazione principale. Qui si respira un piacevole e vivace mix di vecchio e nuovo, con i tanti studenti che portano musica e vita nella rete di strade buie e strette che ricordano i tempi dei Mori Questa la storia; c’è poi la natura. Stesa proprio sotto le le falde della Sierra Nevada, nel cuore dell’Andalusia e adagiata lungo il fiume Darro, Granada unisce le suggestioni di ieri con il suo fascino mai smorfioso di oggi. Sede universitaria già dal 1526, conserva affascinanti testimonianze della dominazione araba. Ecco allora una guida di Granada con indirizzi e spunti: anche se prima di cominciare la visita, la cosa migliore da fare sarebbe concedersi semplicemente un lento vagabondaggio tra le sue strade, per respirarne la particolarissima atmosfera.

Passeggiando tra vicoli tortuosi e case candide. Lasciandosi guidare dagli aromi delle spezie nel souq. Per poi perdersi nella profusione di archi, acqua, fontane, cupole, trame geometriche e azulejos dell’Alhambra. Senza dimenticare l’arte del “tapeo”: che consiste nel passare da un locale all’altro alla ricerca degli stuzzichini più invitanti.

Guida di Granada: quando andare

La stagione migliore per visitare Granada probabilmente è la primavera per avere la possibilità di esplorare il groviglio di stradine di questa seducente bellezza andalusa prima che la calura estiva la renda rovente. E prima che l’Alhambra, il monumento più visitato del Paese, sia troppo affollato di turisti. L’ultima roccaforte musulmana di Spagna è un gioiello di architettura araba medievale, oltre a essere presidio di tradizioni quali il flamenco. Senza contare il fascino della superba gastronomia regionale.

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 Guida di Granada: cosa fare

 La storia si respira all’ombra di ogni muro, in ogni plaza e sotto ogni arcata. Le cose da vedere sono tante. Ma vale la pena iniziare la visita di Granada godendosi la splendida veduta d’insieme dell’Alhambra – il complesso di cittadella, palazzo e fortezza dei re nasridi che sovrasta la città – seguendo il sentiero che costeggia il fiume Darro. lnfilatevi a dare un’occhiata all’interno di El Banuelolo (bagni arabi dell’XI secolo, perfettamente conservati), poi girate a sinistra e inoltratevi nel Barrio del Albaicîn (l’antico quartiere musulmano). Risalite le ripide, impervie stradine, fermandovi ad ammirare altri scorci del forte, inquadrato tra file di case intonacate a calce. Oltrepassate portoni di legno intagliati, fontane rivestite di piastrelle, archi medievali, antiche lanterne e palazzi dai colori pastello. E se volete potrete anche fare un bagno di vapore come ai tempi dei Mori.

Plaza Larga è piena di vita, e al mattino vi si tiene un piccolo mercato, mentre plaza de San Nicolàs attira le folle per la sua scenografia che lascia a bocca aperta. L’architettura moresca abbonda, nonostante i tentativi di raderla al suolo messi in atto dai sovrani cattolici dopo che rovesciarono il sultano Boabdii alla fine del XV secolo. Fu allora che Granada divenne di fatto la residenza reale. Le moschee furono trasformate in chiese. Compresa la Grande Moschea, che si ergeva dov’è oggi la cattedrale rinascimentale, punto focale delle suggestive celebrazioni della Settimana Santa. L’adiacente Cappella Reale, tardogotica, ospita le tombe dei sovrani. Nelle vicinanze troverete il Corral del Carbén, un tempo taverna dei mercanti mori e in seguito teatro, e l’Alcaicen’a, piena di negozi di souvenir. Una volta era un tradizionale zoco: ovvero un souq.

Guida di Granada: giardini e chiese

Oggi, anche se l’atmosfera dell’antica città araba resta palpabile, è diventata una zona prettamente turistica. Quindi  concentratevi sul Monastero di San Jeronimo: è stato il  primo  ad essere costruita dopo la riconquista da parte dei cristiani. La costruzione iniziò nel 1496, a Almoravid, ora occupato dal ospedale di San Juan de Dios. Lo abbiamo detto: arriva dopo una riconquista: e  in questi casi c’è sempre una vendetta. Tutte le pietre utilizzate per la sua costruzione sono stati presi dalla porta araba  di Elvira. Voi non perdetevi la  sacrestia,  un trionfo di sculture coloratissime. E’ facile attardarsi a guardare quella stravagante massa policroma. Poi prenotate un trattamento in un bagno restaurato, come l’Hammam de Al Andalus in calle Santa Ana, per rinfrancare le membra prima di dedicarvi al gran finale, l’esplorazione dei palazzi, delle fontane e dei i lussureggianti giardini dell’Alhambra. Il trionfo dell’Andalusia.

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Guida di Granada: dove alloggiare

Varcate la soglia del languido Hotel Villa Oniria. Già palazzo nobiliare, oggi è un paradiso di fontane zampillanti, freschi cortili e candele profumate agli agrumi. Le stanze sono lussuose e le terme sotterranee, realizzate nello stile degli hammam, sono perfette per rimettersi in sesto dopo una giornata un po’ impegnativa. Hospes Palado de los Patos è un’altra oasi di pace, situata in un grandioso palazzo con spettacolari e un’originale ala moderna. Alcune camere hanno uno stile tradizionale, altre sono improntate a un’eleganza contemporanea.

Guida di Granada: dove  mangiare e bere

Per un pranzo «panoramico», plaza de San Nicolas è il posto da non mancare: sistematevi su una panca all’esterno di uno dei locali e deliziatevi con le superbe vedute davanti a un bicchiere di birra Alhambra o di Sherry, accompagnati da tapas». Oppure scegliete la via del tapeo andando di bar in bar per assaggiare ogni tipo di tapas. Una guida di Granada non sarebbe completa senza una lista di assaggi: provate fagioli di Spagna con prosciutto crudo, gazpacho, acciughe fresche e jamòn serrano di Granada con asparagi. Un’altra zona da inserire in una guida di Granada è quella della angusta calle Navas, poco distante da plaza del Carmen, che pullula di bar. Se invece volete un pasto dove accontentare lo stomaco e gli occhi puntate sul Meson el Cordobes, in Calle del Artesano Molero.  E’ ospitato  in una villa con giardino di fronte all’Alhambra e serve piatti tradizionali della cucina andalusa con qualche influenza del Magreb. Il tutto con una vista mozzafiato.

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Guida di Granada: per non fare troppa fatica

I piccoli minibus rossi e bianchi con la scritta  Alhambra Bus  sul fianco sono il modo migliore e più comodo per esplorare Granada, l’Albaicín e per raggiungere la Alhambra. Le linee  30 e 34 collegano il centro della città con l’Alhambra mentre la linea  31 prosegue fino a Albaicín. Le corse iniziano alle 7 e finiscono a mezzanotte ma ci sono anche due linee (la 111 e la 121) che viaggiano durante la notte.