L’Andalusia è un simbolo, un archetipo, un luogo dell’immaginazione. Si, perché se si pensa a questa regione della Spagna del sud nascono al volo mille immagini, si materializzano infiniti luoghi comuni: e la lista di cosa vedere in Andalusia si popola di toreri e donne rapite dal flamenco, si colora del bianco delle sue case e del color oro delle sue spiagge. Insomma, una terra baciata da un sole innamorato dove convivono, e si scontrano, passione, poesia, dramma e bellezza. Come se questo luogo fosse una specie di riassunto di Spagna dove passare senza fatica dalle spiagge piene di vita ai castelli abbarbicati sulle rocce, dai labirinti dei quartieri moreschi alle chiese intrise di devozione. Dove per la settimana Santa si sfila mascherati mentre, tutto l’anno, risuonano gli arpeggi della musica gitana.
La verità, al di là dello stereotipo, è che molte di queste suggestioni qui hanno veramente casa così come è vero che l’Andalusia è un luogo di contrasti: montagne innevate e un deserto western, moschee e cattedrali. Cristianità e retaggio moresco. Tutto questo perché quello che c’è oggi da vedere in Andalusia ha origini lontane, quando questa era l’ultima roccaforte dell’espansione islamica in Europa occidentale e il luogo dove fino alla fine si è giocata la riconquista cristiana. Proprio questa diversità culturale – quella di cristiani, mori ed ebrei – ha lasciato tracce profonde nella cultura andalusa che è proprio il frutto fortunato di un mix unico al mondo.
Cosa vedere in Andalusia: arte e tradizione
L’Andalusia è la più grande delle diciassette regioni della Spagna – la più meridionale, visto che si estende dal confine col Portogallo ad ovest al Mediterraneo a sud di Murcia ad est- ed è quella che evoca le immagini più potenti. Qui infatti sono nati grandi maestri come Picasso e Velasquez ma anche un luogo che ha attirato scrittori arrivati da lontano che si sono innamorati dei suo scorci: e uno su tutti è il grande Hemingway. Non basta? Allora pensiamo che qui è ambientata, non a caso, una delle opere più famose della storia, come la Carmen di Bizet. E camminando per il centro di Siviglia sembra ancora possibile incontrare la maliarda sigaraia che danza con le amiche zingare sulla porta di una osteria.
Nell’entroterra si trovano le famose “città bianche“, tra cui Ronda, famosa per il suo ponte, e Arcos de la Frontera, una specie di icona di Spagna. Jerez è, invece, il posto dove assaggiare lo sherry mentre Tarifa è la capitale degli sport acquatici. Infine, nessuna visita in Andalusia sarebbe completa senza vedere Malaga, la città natale di Picasso.
Andalusia, ovvero un salto nella storia
Dopo che i Mori invasero la Spagna nell’VIII secolo, la regione divenne il potente regno di El Andalus e la capitale Cordoba fu trasformata in un centro di inimmaginabile ricchezza e un punto di riferimento per la cultura. Sia occidentale sia islamica. Secondo la leggenda di quei tempi il popolo di El Andalus chiese ad Allah cinque favori: vivere sotto cieli perennemente azzurri, avere a disposizione mari pieni di pesci e alberi carichi di ogni tipo di frutta, poter amare donne bellissime e godere di un sistema di governo di assoluta equità. Allah, bonario, concesse loro tutto eccetto l’ultimo favore: perché se avessero avuto anche questo, quel regno sarebbe diventato il paradiso.
Abbiamo ricordata una leggenda. Ma andando in giro a scoprire quello che c’è da vedere in Andalusia si capisce che molta bellezza in queste terre è ancora alla portata di tutti. Si incontra infatti una natura dolorosamente affascinante, con montagne maestose e una costa che si sussegue per 900 chilometri. E questo l’ha resa una delle mete turistiche più frequentate al mondo. Il segreto sta nel fatto che sia che si desiderino passatempi d’acqua o discoteche scatenate oppure magnifiche architetture moresche e villaggi medievali apparentemente congelati nel tempo, l’Andalusia avrà qualcosa che fa per voi.
Le coste e le città
La stragrande maggioranza dei vacanzieri si dirige verso le famose spiagge – dalla Costa de la Luz alla Costa del Sol – che offrono il divertimento e il piacere della vita da spiaggia tra tutti i confort. Ma per fortuna non tutti cedono alle lusinghe della movida da sabbia e puntano verso l’interno per cercare di cogliere il meglio di quello che si può vedere in Andalusia. Lontano dal lungomare c’è un altro mondo fatto di strade tortuose, villaggi bianchi e anche il ritmo della vita pare diverso, più simile a quello del passato. Questo nelle campagne, certo. Le città, e sono città splendide vivono al tempo della modernità. Ma sempre con un sapore spagnolo particolare, che si può vivere solo qui, vagando tra le piazze profumate d’arancio di Siviglia, Cordoba, Cadice e Granada.
Siviglia però non è solo profumo di agrumi, flamenco e manifesti della corrida. La capitale dell’Andalusia, sulle rive del fiume Guadalquivir, unisce l’atmosfera languida alla sua grande importanza storica. L’archivo General de Indias era il centro del commercio con il Nuovo Mondo e contiene importanti documenti storici e fu proprio nell’Alcazar che Cristoforo Colombo incontrò il re Ferdinando e la regina Isabella prima di partire per andare a cambiare per sempre la storia. Ora, di quel passato restano tracce splendide come quell’edificio moresco che è oggi il più antico palazzo reale d’Europa ancora in uso mentre la cattedrale gotica è la più grande del mondo. Ma non è solo storia, Siviglia è anche dolce vita: goditi le migliori tapas nel vecchio quartiere ebraico, il Barrio Santa Cruz, e scopri come gli abitanti di questa parte di Andalusia amano fare festa.
Cosa vedere in Andalusia
Le attrattive di queste città, che trasudano ancora il fascino di capitali del passato sono tantissime: basta pensare alla Mezquita di Cordoba – la terza più grande moschea del mondo costruita in un’epoca in cui questa era la città più opulenta del pianeta – o il famoso Palazzo dell’Alhambra di Granada che oggi rappresenta una delle più impressionanti imprese architettoniche di sempre.
A nord-est di Granada si trova l’unico deserto europeo, il luogo dove sono nati e sono diventati un mito gli spaghetti western ma c’è anche la possibilità di andare a conoscere diversi villaggi trogloditi con grotte abitate nei tempi lontani. Infine, per chi non sa rinunciare alla neve neppure lontano dalle Alpi si può ricordare che la catena montuosa della Sierra Nevada, a sud est di Granada, ospita la stazione sciistica più a sud d’Europa. E ricordando che si trova a meno di due ore d’auto dalle spiagge della Costa del Sol vale la pena di osare il mare e monti. Il comprensorio, che dista poco più di 30 km da Granada , offre oltre 100 km di piste ma per chi non mette gli sci ci sono anche opzioni per l’alpinismo e il trekking. E con la bella stagione, per la canoa.
Andalusia e l’entroterra berbero
Per concludere poi il breve viaggio tra le cose da vedere in Andalusia non si può non non nominare la zona delle Alpujarras, un intrico di vallate affacciate sul lato sud della Sierra Nevada, uno dei luoghi in cui la bellezza naturale è rimasta più incontaminata. Qui si trovano ancora piccoli villaggi con case bianche di evidente origine araba e ogni borgo sembra regalare un salto nel tempo. Salite fino a quassù, a Trevelez e troverete il paese più alto di Spagna. Ma soprattutto borghi con una architettura berbera che evoca lo stile di paesi del Marocco. Che fanno capire, più di ogni altra cosa, quanto qui i Mori siano stati di casa. E ancora, in fondo, occhieggino senza farsi vedere nel cuore della regione più spagnola che c’è.
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