Mille chilometri di coste. E di possibilità. Sono tante le spiagge di Creta e una vacanza potrebbe non bastare per vederle tutte. Ma ci si può provare. O, al massimo, ritornare. Creta è l’isola del mito, quello più antico dei Minoici e della loro complessa e misteriosa civiltà. Re Minosse, il labirinto, il feroce minotauro e il disco di Festo, oltre agli splendidi affreschi che, oggi, sono conservati nel museo archeologico della capitale Heraklion che val bene una visita, anche abbandonando, per una mezza giornata, le belle spiagge dell’isola di Creta. (Non è quello di Atene: ma vale la visita).
Ed è proprio guardando quegli affreschi, con i loro colori nitidi e netti, che si comprende una cosa: a Creta la luce è tutto. Così, una volta ritornati in spiaggia e sulla battigia se ne ha conferma. Qui il mare, quell’Egeo leggendario, sa essere dei mille blu di un pantone divino. La sabbia poi: dorata o bianca, o ancora più scura e mista a ciottoli. A Creta le spiagge accontentano ogni gusto.
Le spiagge di Creta: il wild west
Scegliendo l’ovest dell’isola, fra Hania e Rethymno è possibile visitare ogni giorno una spiaggia diversa. Una più di altre è divenuta leggendaria: è Stavros a est di Hania. E’ qui che Alexis, meglio noto come Zorba, insegna a ballare il sirtaki al suo amico Basil.
Nel celebre film il momento è immortalato dalle movenze di Anthony Quinn e lo sfondo è proprio quello di questa lingua di spiaggia dorata incorniciata dalle alture di Akrotiri. Muovendo, invece, sull’estrema punta di ponente, ad ovest di Hania, la costa di Creta offre alcune delle sue spiagge più iconiche. Quelle dell’ovest hanno il sapore selvaggio dello Zefiro che le accarezza con gentilezza e sono un punto privilegiato per godersi il tramonto.
Le spiagge del “dito di Creta”
Da nord a sud si può scegliere fra Balos e Falassarna, sulla piccola penisola che, come un dito, indica decisa il nord, oppure scivolare fino a Platanos. La penisola che collega Falassarna a Balos è un prodigio di sabbia fine e acque tranquille. Balos è la spiaggia più nota e più settentrionale del “dito” di Creta e si estende, in un golfo piccolo, interno e riparato, fra lingue di sabbia che costeggiano gli anfratti della penisola.
Fallassarna, invece è più a sud, all’innesto del “dito”: molto ampia ed attrezzata, si raggiunge superando una zona di serre e coltivazioni che rendono, in primavera molto “rigoglioso” l’accesso. Una volta in spiaggia, però, l’attenzione è tutta rivolta al fondale sabbioso e pulito e alle acque cristalline. E la gente di qui non vuole sentire parlare di confronti con le Cicladi. Volendo fare un mini break è possibile visitare le rovine di un piccolo porto di età ellenistica, che conserva ancora parte del suo alzato e che, curiosamente, oggi si trova un poco nell’entroterra per via dell’innalzamento delle coste che, negli ultimi secoli, ha vinto sul mare qualche nuovo metro di terra.
Platanos è un piccolo villaggio 5 km più a sud, sulla strada per altri due indirizzi da non perdere, Sifnari con i suoi ciottoli e una taverna pied dans l’eau e Kambos dove si arriva con una bella passeggiata tutta in discesa. E quindi, in salita al ritorno. Serve una mezzora di pazienza e meraviglie per discendere questo piccolo canyon con tanto di sorgente d’acqua e monastero d’ordinanza – il selvaggio Khrissoskalitissa – sempre in vista, poi si arriva ad un mare blu e ad una mezzaluna di sabbia dorata che sanno come ritemprare dalla fatica.
La star dell’ovest è, però, sicuramente la più meridionale di queste spiagge, a circa 70 km da Hania (un’ora abbondante sule strade cretesi): Elafonissi è nome che circola sulla bocca dei molti estimatori della Grecia e ammirando la sua laguna non restano dubbi. Una penisola crea una serie di zone dall’acqua bassa e cristallina. Si può camminare dalla costa all’isoletta calpestando solo spiaggia fine e bianca (o rosa in certe ore della giornata) e qui arrivano anche barche giornaliere da Paleohora, per chi alloggiasse nei dintorni.
Le spiagge di Creta: la sicurezza del centro
Se per scoprire le spiagge di Creta, il vostro quartier generale è più centrale, fra Rethymno e, muovendo a est, intorno alla capitale Heraklion significa che siete dei veri flaneur, amanti anche del guazzabuglio delle vacanze organizzate. Come darvi torto se la costa nord di Creta è certamente la più attrezzata per vacanze all inclusive, ma anche quella che sa offrire spiagge, fra le più ampie e dorate. Aggiungi, poi, che la maggior parte dei siti archeologici, da Cnosso a Mallia, oltre alla stessa capitale Heraklion, si trova a breve distanza in auto, allora la scelta può dirsi strategica. E ben venga anche un pizzico di vita notturna e di musica dopo il tramonto.
E allora tutti a …Bali: l’assonanza con il paradiso indonesiano non tradisci. Benvenuti in un tratto di costa ben attrezzata, perfetta anche per famiglie. Fra Panormo e Karavostassi (il vero nome di Bali, che qui comunque si pronuncia “Vali” e che nulla a che vedere con l’omonima località a Folegrandros) è il luogo ideale per tuffi e tintarella no stress.
Si dice sempre che più si va oltre, più cose si trovano e questo vale muovendo sempre a oriente alla scoperta della costa ad est della capitale. E’ qui che si concentrano hotel e domatia con più affollamento: Gournes, Gouves ed Hersonissos sono le zone più frequentate e offrono spiagge ampie, dorate e attrezzate e tutto il corredo full optional dei una vacanza sotto l’ombrellone. Va cosi fino ad Elounda e al respiro ampio del golfo di Aghios Nikolaos, o “Ag Nik”, come lo chiamano tanti estimatori inglesi di questo tratto di costa.
Le spiagge di Creta: l’est da cartolina
Ecco la porta dell’oriente e di quella costa est di Creta che si lascia alle spalle le grandi città, i porti di collegamento con il loro naturale, confuso, via vai, e l’eredità veneziana di fortezze e bastioni. Ora, oltre Mholos e Sitia, l’isola torna isola, un terreno di grande fascino che allunga nel mare penisole rigogliose che si sfilacciano nel vento e nelle acque blu.
I toponimi continuano ad avere, talvolta, nomi esotici, ma non serve. Qui la magia è tutta mediterranea: è il caso di “Palm Beach” che in realtà i Greci chiamano Finikodasos, nella piccola e dinoccolata penisola di Vai. Secondo la leggenda locale, le palme sono cresciute su pietre dure lavate a riva dalle navi saracene nel IX secolo.
Qualunque sia la loro origine, pur rappresentando un’eccezione per tutta l’isola, queste palme, le uniche dell’isola sono invece, certamente, perfettamente intonate al clima mediterraneo delle spiagge di Creta, con inverni miti e umidi ed estati completamente asciutte.
Una volta accomodati sui lettini della spiaggia, smetterete di farvi tutte queste domande sulle stranezze della vegetazione dell’isola e vi sentirete, piuttosto, in paradiso: la spiaggia di Vai è attrezzata, a volte, comprensibilmente, affollata, ma è talmente vasta che ognuno può trovare spazi e tranquillità. All’estremità sud della spiaggia, uno sperone roccioso con una piattaforma panoramica offre una bella vista sulla costa ed è l’ideale per scattare fotografie. Siamo a 96 chilometri da Aghios Nikolaos e le meraviglie non sono ancora finite.
Le spiagge di Creta: il paradiso del sud
A sud Creta cambia pelle. Non ci sono città grandi, eccezion fatta per Ierapetra, che è la porta per quel paradiso in miniatura di sabbia e pace che è l’isola di Krissi. Il sud di Creta è costellato di piccoli villaggi più di sapore cicladico che veneziano. Il mare è calmo anche nei giorni di scirocco, i colori sono quelli pastello dell’azzurro e del verde, la sabbia si fa ancora più fine e bianca. In una parola, benvenuti ai Caraibi del Mediterraneo. Sono quattro gli accessi principali al sud dell’isola, equamente distribuiti per la larghezza dell’isola.
C’è, però una strada che per nulla al mondo dovreste perdere per partire alla scoperta della costa sud e delle spiagge di Creta. Sta nell’estremo oriente di Creta e collega Sitia e la penisola di Vai a Kato Zakros. Assicuratevi di avere buoni freni e macchina fotografica pronta per non perdere nemmeno una foto (e il raggio delle curve) su questa “pancretese” delle meraviglie. Arrivati a destinazione il mare vi sembrerà ancora più blu, cornice perfetta del palazzo minoico forse meno conosciuto dell’isola, rispetto ai più famosi – Knosso, Festo e Mallia – ma più suggestivo, quello di Zakros, che secondo il mito era abitato da uno dei fratelli di Minosse. Un paio di giorni in questa zona riconciliano con il mondo e con i libri di scuola.
Le spiagge di Creta: una birra a Matala
Un altro accesso dal nord a sud, il più breve, è quello che conduce da Gournià a Ierapetra, un segmento di isola che si visita anche in una giornata. Merita, invece, una sosta più lunga il centro – sud dell’isola che va raggiunto lasciando Heraklion e puntando nettamente a sud attraverso Gortys per dirigersi, poi, verso Matala e Moni Preveli, alle falde del leggendario monte Ida nel gruppo montuoso degli Psiloritis, che arrivano a quota 2400 metri, dove sarebbe nato Zeus.
Qui le vecchie dei paesini mettono ancora la loro sedia sul ciglio della strada e, al rombo del motore, alzano il braccio per vendere al dettaglio e, si suppone, a km zero olive, miele o verdure. Ma è al mare che bisogna puntare. Matala è l’antico villaggio hippie che ancora oggi incanta con una delle spiagge più belle di Creta, anche grazie alla cornice naturale offerta dalle caverne che furono tombe romane un tempo e rifugio dei figli dei fiori nella storia più recente. La sabbia è dorata, il campeggio – come sempre – proibito anche se, guardare le stelle sdraiati sulla sua soffice arena, è una delle esperienze più indimenticabili, a condizione anche di avere buona compagnia, magari di una chitarra. E del gelo di una birra Mythos.
Le spiagge di Creta: Festos e Moni Preveli
Non lontano, ideale per una gita al tramonto dopo aver passato il giorno al sole delle spiagge di Creta è la zona archeologica di Festos, altro palazzo minoico, perfino più suggestivo dell’emozione mass market di Cnosso, proprio per la sua posizione a ridosso di una collina vista mare. Poco oltre, tornando verso ovest, si raggiunge il monastero di Moni Preveli e l’omonima spiaggia: qui mare e fiume si incontrano, in un abbraccio di acqua dolce e salata.
E’ la spiaggia più originale e fotografata di Creta: dall’alto e dalla strada principale, l’accesso può sembrare impervio e c’è chi si avventura in auto se la pendenza da passo alpino non fa impressione. Il quarto accesso nord – sud è ad ovest, in corrispondenza di Rhetymno: conduce ai tranquilli villaggi di Hora Sfakion e Plakias ed è probabile che farete questa strada al contrario, in bus dopo aver vinto e conquistato la discesa per il canyon delle gole di Samaria, uno dei “must see” e delle attrazioni da non perdere volendo scoprire le spiagge di Creta.
Le spiagge di Creta: poche case e una taverna
Adesso sapete tutto o quasi di questa isola da sogno e nel mito. Resta un ultimo segreto dove farsi condurre solo via mare – non cis ono strade -: è il villaggio di Loutro. Poche case bianche, qualche taverna e nessuno che non sia di casa la sera, quando le barche che fan la spola da Aghia Roumeli a Hora Sfakion cariche per lo più di hiker ed escursionisti sfiniti dopo il trekking delle gole di Samaria– hanno finito il loro giro. Fate in modo di non essere fra quelli e dedicate a Loutro, anche tornandovi una seconda volta, il tempo che merita. Un tempo sospeso nell’eternità di un vero abbraccio greco. Perché, come dice una delle canzoni elleniche più famose dedicate a Creta “Quando sarò libero a Creta, io sorriderò”.
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