Chiedete alla maggior parte delle persone di pensare alle isole greche e di raccontarvele. L’immagine che quasi tutti inizieranno ad abbozzare è quella delle Cicladi. Ovvero una distesa di case bianche su un pendio scosceso che alla fine si tuffa in un mare trasparente. In più, qualcuno, aggiungerà il dettaglio di una spruzzata di finestre azzurre e magari, qua e là, la pennellata di un mulino o di una cupola tondeggiante. Il bello è che questo stereotipo, come qualunque guida delle isole Cicladi in Grecia potrà confermarvi, è spesso realtà in questa corona di isole, brulle e bellissime, che appunto diventano un’icona.
Il sogno perfetto per una vacanza al mare. In realtà, però, le Cicladi sono costituite da molte isole con caratteristiche diverse e che spesso esprimono, almeno a chi le voglia conoscere, culture e paesaggi assai differenti tra loro. E anche se riassumere le isole Cicladi in Grecia in poche righe è impossibile si può provare a raccontare dei flash. Che, come quelle macchie di bianco nel blu, fanno venir voglia di partire.
Mykonos, Santorini e Ios formano il cuore turistico delle isole Cicladi in Grecia: ognuna rappresenta un diverso aspetto del divertimento della vacanza. Anche Naxos, Paros e Milos offrono tutto ciò che ci si aspetta dall’arcipelago anche se, forse, in modo meno sfacciato e gridato. E danno il meglio di sé lontano dai picchi dell’alta stagione quando finiscono per subire un po’ l’invadenza della folla come peraltro accade anche alle cugine del Dodecanneso.
Dopo queste sei c’è una serie di isole più piccole, o solo meno conosciute, che a seconda dei periodi finiscono per essere più o meno di moda, insidiando la notorietà alle sorelle maggiori. Folegandros, ad esempio, un tempo timidissima e quasi dimenticata tra il vento e lo strapiombo delle sue falesie, sta conquistando una sua crescente notorietà. Sikinos, invece, è a pochissima distanza ma resta un’isola poco popolata e tranquilla. E qui si viene per godere il silenzio.
Le isole Cicladi in Grecia: dalla movida al silenzio
Le Cicladi settentrionali sono facilmente raggiungibili da Atene e a che per questo attirano molti visitatori greci. Kea, con le sua foreste di querce e Kythnos, particolare per la presenza di sorgenti calde, sono entrambe destinazione che meritano di essere scoperte anche se, ancora oggi, sono molto meno note e molto più silenziose di quanto meriterebbero. Ma forse questo è il loro punto di forza.
Anafi, ad esempio, è un’isola tranquilla e ancora poco stravolta dal turismo anche se si trova vicino a Santorini. Vicina ma diversa: Anafi è piccola e poco abitata e offre a chi la sceglie un solo paese bianco e numerose spiagge di cristallo. In alta stagione, ci sono collegamenti giornalieri da Santorini e almeno uno ogni due giorni in bassa e media stagione. Chi viene qui di solito cerca ritmi lenti e il piacere di assaporare quello che era il gusto antico delle isole Cicladi in Grecia.
Isole vicine ma lontane
Anche se si trova molto vicino alla sempre più popolare isola di Milos, Kimolos riesce ancora a mantiene la sua natura e un’atmosfera tranquilla. Si arriva dopo una velocissima navigazione da Pollonia, al nord di Milos, mentre il paese vero e proprio è Chorio, a circa un km e mezzo dal porto.
Il capoluogo non è certo il paese che attira chi ama la vita notturna visto che si tratta di un piccolo insediamento di case bianche e stradine lastricate con parecchie vecchie abitazioni abbandonate, segno del tempo in cui le isole vedevano gli abitanti partire per il Nuovo Mondo. Ora però le vecchie case sono in fase di restauro e Kimolos sta rinascendo.
Kythnos è un’altra isola che conosce il turismo ma non ha rinunciato alle proprie tradizioni: ancora le sue vallate sono coltivate anche se si trovano a due passi da splendide spiagge. L’isola ha due insediamenti principali, il villaggio di Messaria, conosciuto localmente come Chora, e il villaggio di Dryopida. Entrambi colpiscono per la loro placida bellezza e meritano di essere scoperti lentamente, con gli occhi alzati tra i vicoli battuti dal sole dove le auto spesso non passano.
Una curiosità in un’isola così piccola è data dal fatto che i villaggi, entrambi pittoreschi, sono in realtà diversi con stili architettonici particolari. Chora ha i tetti piani tipici delle isole Cicladi della Grecia, mentre i tetti di Dryopida sono inclinati e piastrellati.
Le isole Cicladi: le spiagge al posto delle miniere
Serifos è una piccola isola in cui il turismo sta cominciando a svilupparsi anche se per il momento non ne ha snaturato l’anima. Le sue principali attrazioni sono alcune spiagge eccellenti, e il capoluogo di Chora, candido e appollaiato sulla collina, una candida macchia da ammirare mentre si fa colazione coi piedi nell’acqua nei localini alle spalle del porto.
Chora è piccola e offre un numero ridotto di sistemazioni ma deve essere visitata e vissuta senza fretta. I villaggi più piccoli sono invece sparsi intorno al resto dell’isola ed è bello sostare mentre ci si sposta per raggiungere le spiagge.
Abitata fin dalla più lontana antichità primi tempi, Sifnos doveva la sua fama nel mondo antico alle sue miniere d’oro e argento che le regalarono anche ricchezza. Oggi ovviamente non si scava più e il benessere arriva coi turisti che scendono dai catamarani provenienti dal porto di Atene. Oggi Sifnos incarna il prototipo delle isola Cicladi in Grecia con i paesi di case bianche fatte a cubo, graziose spiagge, taverne a due passi dal mare e un panorama di brulle colline. Le spiagge più popolari si trovano sulla costa sud e offrono anche una discreta offerta di sistemazioni.
Le isole Cicladi in Grecia: la piccola Koufonisia
Situata tra Naxos e Amorgos, Koufonisia è, in realtà, un micro arcipelago formato da due isole: Pano Koufonisi e Kato Koufonisi. Le due isole sono separate da uno stretto di appena 200 metri che si supera facilmente con i servizi di barche che portano in giro i turisti. Pano Koufonissi è l’unico piccolo centro abitato e racchiude tutti i servizi turistici mentre Kato Koufonisia ha alcune splendide spiagge e una bella chiesa e giusto due taverne.
Koufonisia è particolare tra le isole perché, viste le dimensioni, quasi tutti viaggiano a piedi o al massimo in bici per raggiungere le sue belle spiagge. Peccato che essendo piccola, le stesse spiagge spesso siano parecchio affollate.
Folegandros è una piccola isola che sorprende chi arriva. E se un tempo era stata scoperta proprio dagli italiani ora attira un pubblico eterogeneo di appassionati di mare e sole. Tutto normale? Non proprio, perché quest’isola è assai montagnosa e il paese, principale, per capirci, sta sospeso a oltre duecento metri sul blu in cima ad una scogliera. Sul mare invece, si trova, è ovvio, il porto di Karavostasis, sulla costa orientale.
Ci sono diverse belle spiagge, ma alcune possono essere raggiunte solo a piedi o con un servizio di taxi boat. Il centro del paese è formato da tre piazzette in fila. Qui si svolge tutta la vita di Folegandros. E dopo pochi giorni i turisti si conoscono e si salutano tra di loro.
Le isole Cicladi in Grecia: il grande blu
L’isola più orientale dell’arcipelago delle Cicladi è Amorgos, un grosso scoglio che esce dal mare arrivando con il suo punto più alto a 800 metri d’altezza. E quando si scollina da un lato all’altro dell’isola, anche in piena estate, può capitare di incappare nella nebbia formata dalle nubi basse.
È una delle isole più suggestive dell’arcipelago con belle spiagge e fondali che si prestano anche alle immersioni, panorami suggestivi e antichi sentieri che possono attirare anche chi vuole abbinare al mare il trekking nella natura. Ma è altrettanto brulla e ruvida e può apparire anche ostile. La sua bellezza ha ispirato il regista Luc Besson che ha girato qui parte delle scene del film “Le grand blue“. Il film non è indimenticabile ma la bellezza dell’isola lo ha molto aiutato.
Amorgos ha due porti, Aegiali e Katapola mentre l’incantevole Chora si trova in sulla collina rocciosa abbarbicata sopra Katapola.
Non solo però mare e spensieratezza: le isole Cicladi in Grecia sanno raccontare anche la storia. Delos, ad esempio, una delle Cicladi centrali, è uno dei più importanti centri storici e archeologici della Grecia. Non per caso: qui sorgeva la casa dei gemelli Apollo e Artemide, almeno secondo la mitologia e ci sono tracce di insediamenti umani antichissimi. La visita è interessante e ricca di spunti.
Si passa dal porto sacro, dove un tempo attraccavano le triremi ai resti delle ville di Dioniso e del Tridente per arrivare al teatro. Dall’alto della collina si ammira il panorama sulle isole vicine prima di scendere al viale delle Processioni con la sua ricca infilata di reperti che un tempo furono considerati tra le meraviglie del mondo. Infine si arriva alla più celebre attrazione di Delos: la terrazza dei leoni. E’ una delle immagini più celebri dell’antichità. A riprova che le isole Cicladi in Grecia non sono solo un posto dove fare il bagno.
L’isola, dove vivono solo una ventina di persone, è accessibile con traghetti giornalieri che impiegano circa 45 minuti da Mykonos.
Le isole Cicladi in Grecia: dove è nata la bellezza del mito
Un posto importante nella guida delle isole Cicladi in Grecia è Milos: è un’isola vulcanica, dove le rocce portano le tracce dell’azione delle forze sotterranee ma dove, soprattutto, si è contribuito a creare il mito della bellezza greca. Qui è stata infatti trovata la famosa statua della Venere che si trova esposta al Louvre di Parigi.
Milos, caratteristica per la forma a ferro di cavallo, ha circa 5000 abitanti che vivono di turismo ma anche delle attività estrattive. Impagabile la scelta di spiagge: sono tante, diverse tra loro e bellissime. Alcune, come Sarakiniko, sono uniche: la prima occhiata fa pensare ad un paesaggio lunare ma sullo sfondo di un’acqua turchese dalle mille sfumature. Se si vuole scoprire un volto diverso delle Cicladi si può venire a Milos tra aprile e maggio per assistere alla fioritura di quella che poi diventa una distesa arida e brulla.
Naxos è la più grande tra le isole delle Cicladi ma da sempre al centro delle storie della mitologia ellenica. Vuole il mito che qui abbia abitato Zeus bambino e ancora oggi è abitudine diffusa andare a godere il tramonto sotto un arco dedicato ad Apollo di fianco al porto dei traghetti. L’isola, ampiamente coltivata, offre inconsueti panorami di vallate e verdi montagne ma la costa invece regala la possibilità di passare da una spiaggia all’altra.
Le piccole Cicladi in Grecia: Paros e la gemellina
Paros da molti anni è sul palcoscenico tra coloro che cercano una meta tra le isole Cicladi in Grecia: qui si trova compendiato un po’ tutto quello che rende speciale questo arcipelago con paesi bianchi spruzzati di blu e dalla sfacciata esuberanza delle bouganville ma anche resti antichi e spiagge. E per chi non vuole andare a dormire presto anche una vivace vita notturna e tanto divertimento.
I due lati dell’isola offrono scenari e stili di vita diversi e per questo Paros, comodamente raggiungibile, è sempre presa di mira dagli appassionati del mare greco.
La piccola Antiparos, a pochi minuti di distanza dalla più grande e celebre vicina, è diventata una delle principesse del turismo nonostante le sue limitate dimensioni. Qui si viene per visitare una celebre grotta ma anche per sbirciare i vip: Tom Hanks, Bruce Willis, Pierce Brosnan e molti altri soliti noti hanno una villa qui.
Mykonos: piccola ma famosa e bella
Arriviamo quindi a Mykonos, un’isola piccola ma famosa in tutto il mondo, per il suo bel mare, lo splendido paese candido con i mulini sulla vetta di una collina e soprattutto per la ricchissima offerta di negozi e ristoranti, locali di moda e gallerie.
Insomma, un posto di moda che piace a chi ama farsi vedere e vivere il giorno ma anche molto la notte. Alcuni suoi scorci sono ormai delle icone come i già citati mulini o la Piccola Venezia con le case a picco sul mare. Le spiagge sono attrezzate e già dal primo pomeriggio si balla fino a notte fonda. Essere belli e giovani non è indispensabile. Però aiuta.
Infine ecco Santorini la più famosa tra le isole Cicladi in Grecia. E’ la più celebre ma non è un caso: è unica. Nata da una eruzione vulcanica si dice che possa essere all’origine del mito di Atlantide. Ora la gente accorre per ammirare i suoi paesi bianchi appesi alla caldera del vulcano come Fira o Oia. Ci si sposta su scale e vicoli in pendenza tra case scavate nella roccia e alberghi da mille e una notte. E si fa la coda per applaudire il sole al tramonto.
Le spiagge sono nere o rosse e ci sono anche rovine e vigneti strapazzati dal meltemi. Se le isole greche sono così famose lo si deve in parte a Santorini. Non averla mai vista è come non avere mai voluto specchiarsi nel mito. Un mito color del cielo e del mare.
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