Se chiudi gli occhi ed evochi l’immagine che rappresenta al meglio l’Africa probabilmente immaginerai la Tanzania. Già, perché è qui che si svolge l’epica migrazione degli gnu nella savana apparentemente senza fine; è qui che spicca all’orizzonte nei tramonti infuocatati l’inattesa neve che avvolge la vetta del Kilimangiaro; è sempre qui che incontri gli statuari guerrieri Masai; ed è ancora qui che può calpestare le spiagge candide contornate di palme sulle isole delle spezie, ovvero Zanzibar. Insomma, se si volesse pensare ad un luogo che riassuma le meraviglie del continente è a questo paese che ci si dovrebbe rivolgere. E così un viaggio in Tanzania diventa un volo sulle bellezze dell’Africa.
Viaggio in Tanzania: il paradiso della fauna selvatica
Si dice Tanzania e si legge natura e safari: il paese vanta alcuni dei parchi nazionali e delle riserve più affascinanti del continente. Il Serengeti National Park, ad esempio, è considerato il principale punto di osservazione per la fauna selvatica che popola le distese di savana mentre poco lontano, all’interno delle ripide pareti del cratere del Ngorongoro si trova la più alta concentrazione di mammiferi africani. Da non dimenticare poi la riserva di Selous, più grande della Svizzera, selvaggia e remota. E per buona parte pochissimo frequentata dall’uomo. Ancora più lontano dai sentieri più battuti ci sono i parchi nell’estremo ovest del paese che offrono l’opportunità unica di ammirare gli scimpanzé nel loro habitat naturale sulle sponde del lago Tanganica, uno dei grandi laghi africani.
Ma non solo safari: un viaggio in Tanzania offre anche la possibilità di vivere il mare. Il paese infatti ha oltre ottocento km di costa con bellissime spiagge e alcune splendide isole, come Zanzibar, poco lontane dal litorale che anticamente era nota come la costa Swahili. Un tempo fu una una tappa fondamentale sulle antiche rotte commerciali tra il sub-continente indiano e il Medio Oriente e nei porti, ora spesso caduti in disuso passarono infiniti carichi di spezie, gioielli e schiavi. E di quegli sbarchi, spesso dolorosi, sono rimaste tracce nelle contaminazioni della cultura della gente.
Safari, spiagge, montagne e tanti animali
Safari, spiagge. Ma anche montagne. Il nostro viaggio in Tanzania non può non toccare il Kilimangiaro la vetta più alta dell’Africa con i suoi 5.855 metri. La scalata non è una impresa impossibile e l’idea di arrivare in mezzo alla neve nel cuore del continente nero è emozionante. La vetta gemella, il monte Meru, è leggermente più bassa ma si tratta comunque di una esperienza adatta a amanti dei trekking esperti vista la pendenza delle sue pareti. Per finire ricordiamo che la Tanzania ospita oltre 120 diversi gruppi etnici ma, per fortuna, non è stata quasi mai ferita dalle violenza etnica o religiosa che ha devastato altre nazioni africane. In effetti si tratta di un paese pacifico dove il patrimonio multiculturale aggiunge ulteriore fascino alle sue tante bellezze.
Viaggio in Tanzania: la vetta dell’Africa
Lo abbiamo nominato prima come vetta più alta dell’Africa. Ed è da qui che partiremo per il nostro viaggio in Tanzania: il monte Kilimangiaro è una delle calamite per i turisti che qui arrivano però non attirati dalla possibilità di vedere la fauna selvatica ma piuttosto per rendere omaggio alla maestosa montagna innevata. E per i più atletici il sogno di salire in cima è una esperienza da non perdere. Il parco è Patrimonio dell’Unesco e rappresenta l’opportunità di passare in poco tempo dal clima tropicale a quello delle nevi perenni.
Si parte infatti dalle pendici dove si trovano i campi coltivati ad una zona boscosa ricca di animali per poi salire ad una zona brulla che prepara a ciò che si trova oltre i 4000 metri. Quassù resistono solo i muschi come sulla tundra che cedono quindi lo spazio alle nevi e al ghiaccio della vetta dell’Africa nata un milione di anni fa da un sommovimento vulcanico della Rift Valley. Il Kilimangiaro può essere scalato in qualsiasi momento, anche se il periodo migliore va da fine giugno a ottobre, durante la stagione secca.
Viaggio in Tanzania: la grande migrazione del Serengeti
Il Serengeti National Park è una vasta pianura punteggiata di pochi alberi nella quale vagano centinaia di migliaia, se non milioni, di animali a perennemente alla ricerca di cibo nelle praterie che proseguono fino al Kenya. Si tratta del più grande parco nazionale della Tanzania e per questo è molto famoso tanto che attira migliaia di turisti ogni anno.
I mesi migliori per ammirare la fauna selvatica sono quelli compresi tra dicembre e giugno anche perché la grande migrazione annuale di milioni di zebre e gnu avviene, a seconda delle zone, in questo periodo. Durante questo fase gli enormi branchi formano un fiume vivente che lasciano le pianure aride della Tanzania in cerca di pascoli più verdi e ricchi di acqua a nord. Gli erbivori sono seguiti dai predatori che cercano di cacciare gli animali più deboli e indifesi: e quindi oltre a zebre e gnu si vedono tanti leoni, leopardi, ghepardi e iene.
Viaggio in Tanzania: le spiagge di Zanzibar
Un viaggio in Tanzania non offre solo il mare d’erba del Serengeti. Ma anche la distesa azzurro carico del suo mare dove splendono le isole di Zanzibar e Pemb. In particolare Zanzibar, attira frotte di turisti in cerca di splendide spiagge bianche e villaggi pittoreschi. Gli abiti di mille colori delle donne velate spiccano sullo sfondo della sabbia candida mentre i dhow con le vele ricurve sfilano vicino alla riva dove i pescatori vendono il pesce appena catturato a chi passa o ai semplici ristoranti sul mare. Il mare è più o meno tranquillo a seconda della costa e ci sono anche zone perfette per il surf oltre ovviamente a belle aree per le immersioni sulla barriera corallina. Ci sono poi villaggi storici come Stone Town da non perdere per vagare senza fretta tra antiche case arabe affacciate su stretti vicoli alle spalle del porto.
Il mitico cratere del Ngorongoro
Il nostro viaggio in Tanzania punta ora verso uno dei luoghi simbolo del paese ovvero l’area di conservazione di Ngorongoro che si trova tra il Serengeti e il lago Manyara. Si tratta di un enorme cratere vulcanico che si è trasformato naturalmente in una delle aree di osservazione della fauna selvatica più famose del mondo. Il cratere è nato circa due milioni di anni fa, quando il suo cono è collassato e oggi, grazie alla perenne presenza di acqua, ospita un’incredibile numero di esemplari di fauna selvatica.
Le dimensioni sono imponenti: il cratere è largo oltre 20 chilometri e si trovano concentrati qui decine di migliaia di animali, tra cui rinoceronti, bufali e grandi branchi di zebre e gnu oltre a tanti predatori tra cui i famosi leoni con la criniera nera. I laghi sono affollati di fenicotteri e ippopotami mentre giraffe e elefanti si spostano sulle pendici boscose. Le vedute dal bordo del vulcano spento sono spettacolari e i lodge, alcuni lussuosissimi, sono situate lungo il bordo offrendo superbe viste sul cratere.
Viaggio in Tanzania: il lago dei fenicotteri
L’acqua è vita: e quindi il nostro viaggio in Tanzania ci porta verso le rive del lago Manyara che è inserito nell’omonimo parco nazionale che comprende anche foreste, praterie e paludi. Mentre il lago ospita migliaia di fenicotteri il resto del parco è da vedere perché qui si trova anche una grande popolazione di elefanti oltre ai leoni che si arrampicano sugli alberi. E questo è uno spettacolo che si vede solo qui. In più tanti ippopotami e la più grande concentrazione di babbuini al mondo che possono essere visti anche con percorsi in canoa.
Tra i parchi da vedere durante un viaggio in Tanzania c’è anche il Tarangire National Park, fondato nel 1970, e che da il meglio per i turisti durante la stagione secca da luglio a settembre, quando gli animali si radunano lungo il fiume. In questo periodo qui si concentra una enorme massa di fauna selvatica tra cui branchi di gnu, zebre, bufali, impala e gazzelle. Il panorama del parco è reso caratteristico dalla presenza di ciclopici alberi di baobab che punteggiano la distesa d’erba su cui volano oltre 300 specie di uccelli come avvoltoi, aironi, falchi ed aquile.
Viaggio in Tanzania: il parco più grande
Infine arriviamo al grande parco di Selous, che è la più grande riserva in Africa e che è stato fondato nel 1922. Il parco copre il 5% della superficie totale della Tanzania e la zona meridionale è ancora incontaminata non essendo in pratica frequentata dall’uomo che difficilmente si spinge nelle fitte foreste. I visitatori in pratica si concentrano nella zona a nord del fiume Rufiji dove ci sono grandi praterie, boschi e colline ricche di vita che possono essere visitate da luglio a ottobre.
Il fiume Rufiji taglia in due il Selous e permette di entrare in contatto con la fauna che vive sulle rive. E gli animali sono davvero tanti se si pensa che qui vaghino circa 30.000 elefanti e oltre 200 mila bufali oltre ad antilopi, giraffe, facoceri, gnu, leoni, leopardi e ghepardi. Per vederli si possono fare safari in barca o con le jeep ma anche a piedi. Per l’accoglienza si trova una ampia scelta di lodge esclusivi ma anche più spartani campi tendati. E i cieli di notte, con il loro fantastico brillare di stelle, resteranno nel vostro cuore.
Viaggio in Tanzania: quando andare
La Tanzania può essere visitata tutto l’anno, anche se il periodo migliore per viaggiare è al di fuori della stagione delle piogge tra giugno e ottobre, quando le temperature rimangono ben al di sotto dei picchi estivi. Le destinazioni sul mare, Zanzibar si possono visitare anche durante i mesi più caldi da dicembre a gennaio, quando le brezze oceaniche rendono sopportabili le alte temperature (anche se l’umidità può essere elevata). Ma questo è il periodo anche per le vacanze invernali degli europei e quindi i prezzi crescono e spesso occorre prenotare con largo anticipo.
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