ll nome glielo ha dato un re. La nomea, invece, quella di essere il sentiero più pericoloso del mondo viene purtroppo dal ricordo dei tanti che lo hanno affrontato. Senza tornare indietro. Stiamo parlando del Caminito del Rey, uno dei trekking più famosi al mondo che si trova nella provincia andalusa di Malaga, in Spagna. Si tratta di qualcosa di unico, un passaggio praticamente sospeso a sbalzo lungo le pareti quasi verticali della Gola di Gaitanes, a 100 metri sopra il fiume Guadalhorce, nel cuore di un canyon che pare creato per un film. Ma che è invece pure realtà. Almeno per chi non soffre di vertigini.

 caminito del rey

Una calamita per chi voleva provare un brivido

Il Caminito del Rey fu costruito tra il 1901 e il 1905 per permettere il passaggio degli operai impegnati a costruire due vicine centrali idroelettriche e nel 1921, il re Alfonso XIII percorse il sentiero come parte della cerimonia inaugurale per l’apertura della diga del Conde del Guadalhorce. Così, da quel giorno fu chiamato Camino del Rey – abbreviato in El Caminito poi con affetto in un secondo tempo.

Già, il tempo, il vero nemico di una struttura cosi delicata. La passerella infatti nel giro degli anni iniziò a deteriorarsi e da cammino di servizio iniziò a diventare una calamita per per gli amanti del brivido che cercavano la sfida definitiva. Il risultato è che il Caminito del Rey ha guadagnato così la sua terribile reputazione di sentiero più pericoloso al mondo a causa delle numerose morti che si sono verificate prima del suo ripristino e messa in sicurezza arrivato nel 2015.

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La via più pericolosa del mondo: e non è un modo di dire

Nel corso del tempo, infatti, il percorso non è stato ben conservato: tanto che i corrimani sono caduti e le buche hanno iniziato ad apparire nel fondo e hanno iniziato ad arrivare quelli che cercavano una sfida da cardiopalma. E naturalmente sono iniziati gli incidenti spesso mortali: gli anni peggiori sono stati il 1999 e il 2000 quando ci sono stati cinque decessi. E le autorità hanno deciso che era il caso di fermare la strage. Nel 2014 il governo della Andalusia ha deciso di creare un sentiero moderno, finalmente sicuro che nella maggior parte dei luoghi, corre a fianco o quasi attaccato al percorso originale. Nel 2016 Caminito del Rey è stato di nuovo aperto al pubblico ed è ora un sentiero assolutamente sicuro e attentamente monitorato che permette di vivere l’esperienza di un trekking in questa spettacolare gola.

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Come arrivare e le informazioni utili

Il percorso del Caminito del Rey si può percorrere in un senso e non può essere vissuto in maniera circolare. In pratica comincia appena fuori dal villaggio di Ardales e termina a El Chorro, dove si trova anche la stazione ferroviaria. C’è comunque un bus navetta che collega le due estremità della passeggiata ogni 30 minuti per € 1,55 e per arrivare è la via più semplice passa per Malaga che dista circa un’ora d’auto.

In alternativa si può prendere un treno dalla stazione ferroviaria principale di Malaga (María Zambrano) che impiega 40 minuti per raggiungere El Chorro. Se arrivate in auto potrete lasciare la macchina a poco più di un km, dove ci sono un paio di ristoranti e un ampio parcheggio. Quindi si segue un tunnel che conduce al punto di partenza vero e proprio dove occorre mostrare il biglietto, i documenti e si viene forniti di un casco.

L’accesso al Caminito del Rey è, come detto, controllato attentamente e di conseguenza, è necessario prenotare la passeggiata. Fissando un giorno e una ora precisa. E ricordatevi di arrivare con un certo anticipo perché dai parcheggi al punto del via occorrono alcune decine di minuti. E poi potrete iniziare a camminare.

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Ma chi può percorrere il Caminito del Rey?

In realtà si tratta di una esperienza adatta a tutti: basta avere un minimo di allenamento e soprattutto non avere paura o soffrire di vertigini. La durata del percorso è di circa tre ore e la lunghezza totale è di poco meno di otto chilometri con quasi tre chilometri di passerelle. Questa esperienza può essere vissuta come una gita in giornata dalla Costa del Sol e dalle città della Andalusia ricordando che gli alloggi più vicini si trovano ad Ardales, Álora o El Chorro.

Il periodo migliore questa esperienza va da marzo a settembre. Alla mattina ricordate che avrete le migliori condizioni di luce e potrete sentire meno il caldo. Da ottobre a febbraio invece sarebbe meglio il pomeriggio ma fate bene i conti per evitare di arrivare dopo che il sole ha iniziato a tramontare.

Gli orari di apertura ovviamente variano a seconda della stagione ma il percorso è sempre chiuso il lunedì. Le partenze sono cadenzate ogni 15 o 30 minuti ma ricordate di essere all’ingresso circa 20 minuti prima dell’orario previsto. In caso di maltempo il Caminito può essere chiuso e in questi casi il biglietto può essere modificato. Ma una buona idea è sempre quella di controllare sul sito, dove si comprano i biglietti, eventuali segnalazioni.