Gli ingredienti del mito ci sono tutti: il l’acqua blu come solo nei sogni, isolotti sparsi come una collana di corallo, fiori colorati, la suggestione di un luogo lontano, sole, mare e sole. Se ci aggiungete la malìa delle donne dipinte da Gaugain capite perché per molti sfogliare la guida della Polinesia francese è come scorrere la mappa del paradiso. Con in più il vantaggio che, per quanto caro e agli antipodi, questo è un paradiso tutt’altro che perduto. E che si può vedere. Eppure per molti questo è, e rimane, il viaggio della vita. E forse è bello che sia così.
I primi esploratori pensarono di aver trovato il paradiso sulla terra quando si imbatterono in queste isole perfette, uniche per la presenza di picchi vulcanici e atolli a filo dell’acqua, barriere coralline, acque calde e spiagge di sabbia bianca. A quella che era la natura ora l’uomo ha aggiunto resort di lusso esagerato, mercati pieni di colori, ristoranti baciati dal gusto francese. Ed è un quadro tanto perfetto che stupisce che questi fazzoletti di sabbia e corallo siano poi, in realtà, così poco affollati.
Guida della Polinesia francese: un paradiso non troppo affollato
La mancanza di orde di turisti è principalmente una conseguenza della lontananza di questa meta ma il risultato è che chi arriva pregustando tutto quello che sta scritto nella guida della Polinesia francese si stupisce di trovarle assai poco affollate. E diventa facile respirando il profumo di un tiare con il costume addosso e un pareo in mano trovare il proprio angolo di felicità senza altri intorno.
Prima di tuffarci nel mare però un po’ di informazioni: anche se forse non tutti lo sanno la Polinesia è formata da cinque arcipelaghi che compongono una collettività d’oltremare della Francia (come, per esempio la parte settentrionale dell’isola di Saint Martin). In totale le isole sono 118 di cui solo 67 abitate e suddivise nell’arcipelago delle Isole della Società – con le Isole del Vento e le Isole Sottovento -, l’arcipelago delle isole Australi, l’arcipelago delle Marchesi, l’arcipelago delle Gambier e quello delle Tuamotu: e per capire di cosa stiamo parlando pensiamo che si tratta di uno specchio di mare ad almeno 6000 km dall’Australia. E ad oltre 22 ore di volo dall’Italia.
Cinque arcipelaghi e 118 isole
Abbiamo parlato di oltre 60 isole abitate. La nostra guida della Polinesia Francese quindi vi fornirà qualche spunto utile per iniziare il vostro viaggio nel mito. La maggior parte dei turisti, comunque, sbarca nella capitale, Papeete, che si trova sull’isola di Tahiti, che ospita oltre il 60 per cento della popolazione e l’aeroporto principale del paese. Tahiti è una delle isole più popolari tra i i viaggiatori e ci sono validi motivi: qui si trovano splendide spiagge, alcuni punti famosi per il surf, mercati vivaci e buone infrastrutture dove alloggiare e mangiare.
La guida della Polinesia Francese: arrivo a Tahiti
L’isola di Tahiti è divisa in due parti: la parte più grande a nord-ovest è conosciuta come Tahiti Nui, mentre la più piccola si chiama Tahiti Iti. Tahiti Nui è dominata da tre montagne che sono in realtà vulcani spenti: il monte Orohena, il più alto della Polinesia francese; il mounte Aorai, noto per le sue incredibili viste; e Le Diadème, che sembra incoronare l’isola. Come è giusto che sia per una regina.
Sull’isola si trova poi anche Papeete, il centro economico del paese. Poiché tutti i voli arrivano attraverso l’aeroporto internazionale di Faa’a, da qui è necessario passare e anche se la tentazione di correre verso altre destinazioni è forte può essere una buona idea fermarsi almeno un giorno o due. Papeete è una città vivace e multiculturale con viali affollati e un porto affollato.
Il mercato municipale del centro, Le Marché, è un luogo per lo shopping di oggetti locali coma la vaniglia e i pareo colorati. Proprio in fondo al Le Centre Vaima si trova il Robert Wan Pearl Museum, che è un ottimo punto di partenza se vuoi sapere tutto sulle famose perle nere di Tahiti. Per vivere come un locale, vai alla piazza Vai’ete dopo il tramonto. Questa passeggiata sul lungomare prende vita di notte quando i food truck, Les Roulottes, aprono le loro finestre per servire una gamma di pasti a prezzi contenuti. E si può scegliere tra cucina cinese, crépes francesi, bistecche, pesce fresco e persino pizza.
Bora Bora e la sua magica laguna
La guida della Polinesia Francese però offre molti altri capitoli: Bora Bora, ad esempio, è celebre per le sue bellissime strutture di lusso ed è infatti la meta preferita degli sposi in luna di miele e dai soliti vip che vengono a farsi coccolare in resort esclusivi con spa e spiagge private. Chi arriva spesso usa una pista di atterraggio (costruita dalle truppe americane durante la seconda guerra mondiale) su un motu (ovvero un isolotto) nel bel mezzo della laguna cristallina.
Poi si traghetta sull’isola principale. La laguna è il cuore della vita dei vacanzieri che possono scegliere tra snorkeling e immersioni ma anche crociere in barca con fondo di vetro e pure passeggiate tra gli squali e nuotate con tartarughe giganti. Ma non solo: si possono fare gite di un giorno all’antico tempio di Marae e vedere i resti delle fortificazioni della Seconda Guerra mondiale, visitare le gallerie d’arte, assistere a una cerimonia di danza tahitiana e farsi tatuare con il sistema tradizionale. Attenzione: fa parecchio male.
La nostra guida della Polinesia francese poi spazia verso Moorea, comodamente vicina a Tahiti (10 minuti in aereo o meno di un’ora in traghetto da Papeete) celebre per le sue baie spettacolari, spiagge di sabbia bianca e imponenti picchi vulcanici che formano una spina centrale frastagliata, che si riflette nelle circostanti lagune dalla superficie cristallina.
Guida della Polinesia francese: Moorea da scoprire in scooter
Circa 16.000 persone vivono a Moorea ma non ci sono vere cittadine: piuttosto piccoli insediamenti di casette, negozi e bancarelle fiancheggiano la strada asfaltata lunga 64 km che circonda l’isola permettendo di raggiungere i resort mentre le migliori spiagge sono tra il Moorea Village Hotel e l’Hotel Beachcomber, e vicino al Sofitel Ia Ora, poco lontano dall’aeroporto. Da non perdere poi le escursioni nell’interno con lo scooter o la bici ma anche sui camion che la gente usa come mezzo di trasporto.
Guida della Polinesia francese: le Tuamotu
Ancora, sfogliando la guida della Polinesia Francese non si può non citare Rangiroa, che fa parte dell’arcipelago delle Tuamotu, ed è uno degli atolli più grandi del mondo. È un anello di terra bassa che circonda una profonda laguna turchese cristallina che è così vasta che l’intera isola di Tahiti potrebbe sprofondare.
Immergersi con gli squali nell’acqua trasparente
L’isola, a circa un’ora di volo da Tahiti, offre, tra le altre cose, tra le più belle immersioni al mondo grazie alla trasparenza dell’acqua mentre la temperatura si aggira piacevolmente intorno ai 27° C tutto l’anno.
Il tratto in cui la laguna si apre sull’oceano, noto come Passo della Tiputa, è particolarmente ricco di vita marina ed è riconosciuto come uno dei più emozionanti luoghi per le immersioni con gli squali.
Ma la lista delle destinazioni è molto più lunga e tra le isole meritano di essere ricordate anche Huahine, Raiatea, Tahaa, Wallis, Nuka Hiva, Tikehau, Fakarava e Hiva Oa. Le opzioni sono quasi infinite e la bellezza naturale è la stessa ovunque decidiate di fermarvi. Ricordate però che i trasporti possono essere costosi e per questo molti viaggiatori per la prima volta sono più che soddisfatti di esplorare Tahiti e la vicina Moorea, che sono collegati da un regolare servizio di traghetti. Anche le navi mercantili sono spesso attrezzate per trasportare i turisti ma volare è ancora spesso l’unica opzione percorribile.
La guida della Polinesia Francese: quando andare
Gli arcipelaghi godono di un clima tropicale, caldo e umido tutto l’anno, con una media di otto ore di sole al giorno. Le isole vivono una stagione delle piogge, in genere tra la fine di ottobre e l’inizio di marzo, quando si possono trovare cieli nuvolosi e incontrare brevi acquazzoni. Durante il resto dell’anno, la pioggia è rara e le temperature alte anche se temperate da brezze rinfrescanti. La temperatura dell’acqua varia tra i 26° C e i 29° C rendendo la balneazione estremamente piacevole tutto l’anno. Il periodo migliore quindi va da maggio a la fine di ottobre, quando le temperature sono un po ‘più miti e c’è meno rischio di pioggia.
Guida della Polinesia francese: parliamo di prezzi
Infine le noti dolenti: queste isole sono un paradiso ma sono anche notoriamente molto costose. E per una serie di motivi. Quasi tutto, tranne pesce e frutta, deve essere importato – rendendo il cibo ovviamente assai caro. A questo si aggiunga l’alto costo dell’energia e si ottiene la prova che il paradiso si paga. Le località di Bora Bora e Taha’a tendono ad essere più costose, mentre quelle di Tahiti, Moorea e le Tuamotu possono essere decisamente meno care.
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21 Gennaio 2021