Se esiste al mondo un luogo che incarna in pieno un cliché questo sono proprio le isole Seychelles. Pensateci: se doveste descriverle a chi non le ha viste, oppure sintetizzare il sogno di chi vorrebbe partire cosa sentireste? Quasi sempre  vedreste snocciolare il racconto di un paradiso in terra e acqua, dove camminare nella natura senza pensieri con la sabbia bianca sotto i piedi, con un clima sempre amichevole. E dove ci si vorrebbe fermare sapendo che dopo l’idea di vacanza non sarà più la stessa.

Una esagerazione? Solo in parte. Il paradiso terrestre non esiste. Ma certamente le isole Seychelles sono una destinazione profondamente romantica, che incanta il viaggiatore con acque turchesi abitate da delfini e mante, barriere coralline, spiagge irresistibili, foreste e rocce che paiono sculture. E se non è un clichè fatto realtà questo non sappiamo proprio cosa lo sia.

isole Seychelles

Quelle perle galleggianti nell’Oceano Indiano

Le isole Seychelles si estendono come una serie di perle galleggianti scagliate sul mare lungo una distesa di quasi un milione di chilometri quadrati dell’Oceano Indiano, a est del Kenya, e sono ben 115. Si trovano ad oltre 1500 km a est dell’Africa e a nord del Madagascar, circondate vagamente da altre mete famose come Zanzibar verso ovest, Mauritius a sud  e le Maldive a nordest. Solo poche però sono abitate e molti sono poco più di scogli tanto che la gran parte della popolazione – si chiamano Seychellois – si concentra sull’isola principale di Mahè, intorno alla capitale Victoria.

La popolazione, tra l’altro, è un mix curioso e sorridente di discendenti di schiavi africani, commercianti arabi, indiani e cinesi,  coloni britannici e francesi  ibridati con viaggiatori che hanno lasciato qui  il cuore e gente di ogni dove. Il risultato è un unicum dove si parla un patois creolo e che fu per tanto tempo un rifugio per i pirati mentre ora è una placida repubblica democratica multipartitica che attira come una  calamita gli innamorati del sole e del mare, coppie in viaggio di nozze, appassionati di immersioni e natura  anche grazie alla grande offerta di hotel e resort di alta qualità sparsi sulle spiagge delle isole principali.

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Quando andare alle isole Seychelles

Le Seychelles sono un clichè, abbiamo detto: e anche il clima fa la sua parte. Sono benedette da un sole praticamente perenne con una temperatura  media annuale di circa 29° C e una temperatura media del mare analoga, che raramente scende al di sotto di 27° C. Il caldo è piacevolmente mitigato dalle brezze marine e le isole si trovano al di fuori della cintura degli uragani, quindi le tempeste sono rare. Per quanto riguarda  le piogge tropicali cadono generalmente durante i mesi di gennaio e febbraio ma talvolta basta spostarsi di poco, sull’altro lato dell’isola,  per evitare gli acquazzoni.

Le isole Seychelles si possono quindi visitare in qualsiasi periodo dell’anno, ma il momento migliore per scoprirle dipende dalle attività desiderate. Ad esempio, è leggermente più ventoso tra maggio e settembre e pertanto questo è il momento per colore che vogliono navigare o dedicarsi agli sport legati al vento. Il periodo migliore  per le immersioni subacquee e lo snorkeling è invece aprile e maggio o ottobre e novembre, quando la visibilità è ottimale.

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Isole Seychelles: cosa vedere e le diverse destinazioni

Le isola sono tante: ma molte sono deserte. Il 90% della popolazione più o meno abita infatti sull’isola di Mahé che è la più grande e la più vivace anche se non pensate ad un luogo affollato. Ancora oggi ci sono spiagge accessibili solo a piedi o in barca dove vi potrete trovare da soli. Le altre due isole che attirano la maggior parte della gente sono  Praslin e La Digue. I viaggiatori più avventurosi comunque possono decidere di  prendere una barca e farsi condurre verso le isole più remote come Fregate o Bird Island dove godere di spiagge private. Nel senso che saranno  tutte per voi.

Queste isole sono anche particolarmente apprezzate dagli appassionati di birdwatching e dagli  amanti della natura, grazie alla loro abbondanza di fauna selvatica. L’assenza di presenza umana su molte delle isole Seychelles ha fatto sì che la vita vegetale  abbia prosperato in questo arcipelago dando vita a specie uniche e inesistenti altrove. Se questo vale a terra vale anche sotto l’acqua dove si possono vivere alcune delle più belle esperienze subacquee al mondo. E non serve essere un vero sub: basta una maschera spesso per entrare in un mondo parallelo pieno di colori.

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La capitale delle isole Sychelles: Victoria.

E’ una delle capitali più piccole al mondo ma le dimensioni ridotte non le tolgono un suo fascino discreto. Si visita tranquillamente a piedi in una giornata  e il posto migliore per coglierne la sorridente atmosfera è il vivace mercato giornaliero (chiuso la domenica), dove si vendono artigianato locale insieme a pesce, frutta e verdura.  Una delle principali attrazioni turistiche sono i Seychelles National Botanical Gardens fondati un secolo fa e formati da distese di piante esotiche dove occhieggiano tartarughe giganti e sbuffi improvvisi di orchidee colorate.

Se volete invece respirare il retaggio coloniale di una città che, non dimentichiamolo, è state dedicata alla regina Vittoria, puntate verso la piazza della Libertà dove resistono i pochi edifici coloniali. La struttura storica più importante è la torre dell’orologio  che è una copia di quello che si trova a Londra, all’incrocio tra Vauxhall Bridge Road e Victoria Street, vicino alla stazione. Affacciata sulla piazza si trova anche la Cattedrale di St. Paul, costruita sul sito della prima chiesa delle Seychelles, distrutta da un ciclone nel 1862. Per una panoramica sulla flora e della fauna delle isole Seychelles potete  visitare anche il Museo di Storia Naturale, che raccoglie anche alcuni reperti storici.

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Mahè, la più grande delle isole Seychelles

Abbiamo parlato della capitale ma Mahé, la più grande tra le isole  delle Seychelles, contiene molti  altri tesori nascosti, non ultimo dei quali  il nascondiglio di un pirata leggendario presumibilmente sepolto a Bel Ombre. L’estremità meridionale dell’isola permette di arrivare ancora  oggi su  molte spiagge deserte, e persino l’indaffarata parte settentrionale, quella dove si trovano appunto la capitale e  l’aeroporto conservano tutto sommato un loro  fascino sbarazzino.

La spina dorsale dell‘isola di Mahé è formata da una catena montuosa che trova in la Morne la vetta più alta dell’isola. Tutto intorno si irradia uno dei parchi nazionali dell’isola che offre grandi escursioni e paesaggi mozzafiato. Più di 60 spiagge orlate da palme e con il caratteristico aspetto di luogo fatato da cartolina si susseguono lungo la costa dove si trovano anche parecchi diving e centri specializzati negli sport acquatici.

Sebbene non sia certo la destinazione destinata a chi cerca una vita notturna sfrenata Mahé è comunque l’isola più vivace dopo il tramonto e località e ci sono oltre ai resort anche diversi locali notturni e ristoranti che propongono specialità creole tradizionali e offrono intrattenimento serale.

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 La Digue, la primadonna delle isole Seychelles

Con spiagge sabbiose che paiono il soggetto ideale per le cartoline, giungle selvagge e distese di palme ondeggianti, l’isola La Digue  rappresenta il modello ideale di un’isola tropicale da sogno. A pochi minuti a est di Praslin in barca, La Digue è la quarta più grande delle isole abitate delle Seychelles visto che ospita una popolazione di circa 2.000 persone.

Anche se è certamente una delle destinazioni più popolari nell’arcipelago,  La Digue è riuscita a tenere a bada l’ansia di sviluppo che ha contagiato in particolare alcune aree di Praslin e Mahé. Su quest’isola infatti solo La Passe si può considerare un vero insediamento visto che ospita anche un piccolo casinò anche se il punto più celebre è il caratteristico pontile dove sono attraccate le barche da pesca che ondeggiano a poca distanza dagli eleganti yacht.

La vita quotidiana su questa isola resta legata alle tradizioni creole più che altrove e ciò è uno degli aspetti più belli visto che ci si può mescolare alla gente del posto andando a comprare il pesce fresco direttamente dalle barche sul molo o giocando a domino fino a tardi nei bar locali o mettendosi in coda per la messa domenicale. Dove tutti indossano i capi del giorno di festa. Non ci credete? Allora pensate che l’atmosfera rilassata dell’isola è rappresentata dal principale mezzo di trasporto: il carro trainato dai buoi.

isole seychelles La riserva naturale di La Digue

Ma tra le isole Seychelles, La Digue ha un ruolo particolare anche per quanto riguarda l’ambiente: il 40 per cento dell’isola è protetto come riserva naturale e gode dello status di parco nazionale. Anche per questo la maggior parte della popolazione vive sul basso altopiano orientale mentre il resto è uno spazio poco antropizzato dove la flora e la fauna esplodono di bellezza con le tante specie da ammirare. E oltre alle tartarughe giganti ci sono capolavori con le ali e le piume minuscoli come monetine.

Per chi voglia poi godersi il mare  resterà a bocca aperta: qui si trova, tra le altre, Anse Source d’Argent che è stata votata più volte tra le più belle spiagge al mondo anche se pure altre spiagge sono all’altezza di tanta fama. Chi poi desideri tenersi in esercizio troverà spunti e idee come la divertente scalata alla Eagle’s Nest Mountain o piacevoli escursioni in bicicletta tra gli alberi o lunghe passeggiate a cavallo.

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Praslin, un volo tra le isole Seychelles

 Le isole sono tante. Ma una di quelle che non si possono certo dimenticare è l’isola di Praslin che si trova a circa 35 miglia a nord est di Mahé. Qui si trovano alcune delle spiagge più belle e non a caso è una delle più popolari tra le isole Seychelles tra le coppie in viaggio di nozze e coloro che viaggiano sulle navi da crociera. Per arrivare qui ci sono due opzioni: la prima è una corsa in barca da Mahé con un catamarano veloce che può impiegare solo 45 minuti. L’altra possibilità è quella fornita dai voli che atterrano sul piccolo aeroporto dell’isola servito da Air Seychelles.

Praslin è la seconda isola per estensione ed è abitata in pianta stabile da circa 8000 persone che per la gran parte vivono di turismo o si occupano di pesca. I traghetti arrivano al porto di Sante Anne mentre la cittadina che porta il nome dell’isola funge da capoluogo. Qui infatti si trovano le strutture più importanti come l’ospedale, le banche e l’ufficio postale, alcuni market e altri servizi utili come il noleggio delle auto.

Abbiamo parlato di uffici ma qui si viene ovviamente per il mare e le spiagge sono molto belle. La più famosa è Anse Lazio ma anche altre baie vi lasceranno senza parole quando vi specchierete nel blu dove sprofondano i coralli. Nell’entroterra, collinoso senza picchi più alti di trecento metri, si trovano le rare palme che producono le coco de mer mentre anche la fauna è assai ricca. E si trovano uccelli che nidificano solo qui.

Zolle di terra da visitare in barca

Sull’isola sono stati sviluppati numerosi hotel e resort ma non si tratta mai di strutture dalle dimensioni eccessive e questo ha permesso di mantenere le bellezze naturali senza togliere loro spazio o fascino. Intorno all’isola di Praslin ci sono poi altre piccole zolle di terra come Curieuse o Saint Pierre che possono essere scoperte con delle escursioni in barca.

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Concludendo il nostro piccolo tour intorno alle isole Seychelles puntiamo a due piccoli spazi da scoprire: Curieuse e Aride. La prima è conosciuta anche come l’Isola Rossa e in passato ha avuto una destinazione assai infelice visto che ospitava un lebbrosario mentre oggi può essere visitata  solo con una gita di un giorno. Perché non ci sono alberghi o ristoranti. La casa del medico che l’abitava è stata trasformata in un centro per visitatori e qui si incontrano facilmente enormi tartarughe che vagano tra le mangrovie e gli alberi di coco de mer. È raggiungibile in barca da Praslin, e spesso serve da punto di ristoro per le varie escursioni in barca da Praslin e La Digue.

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L’ultima delle isole delle Seychelles che citiamo è Aride che si trova a circa 45 minuti di barca da Praslin. E’ conosciuta come la “cittadella degli uccelli marini” visto che sono oltre un milione quelli che nidificano qui. E’ protetta come riserva naturale dal 1967 e vanta anche una grande popolazioni di lucertole, granchi e gechi. Mentre sulla sua splendida barriera corallina è facile vedere squali balena e pesci volanti. Per arrivare occorre prendere un tour organizzato: questi si fermano però da maggio a settembre quando forti venti possono impedire alle imbarcazioni di attraccare. Un solo piccolo dettaglio che non rovina il quadro complessivo. Il paradiso terrestre non esiste: ma questo ci assomiglia molto.