I canali e i tulipani, gli zoccoli e la ceramica blu di Delft. Ma soprattutto i mulini a vento. Quando si pensa all’Olanda sono queste le immagine che a tutti si accendono a tutti in mente. Tanto che non si riesce a immaginare uno scorcio di questo piatto paese senza vedere distese fiorite e pale in lontananza. I mulini a vento in Olanda sono infatti la testimonianza più concreta e tangibile delle secolari lotte dell’uomo contro la prepotenza delle acque e il segno dello sforzo per conquistare terra. Rubandola al mare. In questo senso, per il suo significato culturale, storico e tecnologico, si spiega perché i mulini di Kinderdijk, nel 1997,  ha nno ricevuto il blasone di Patrimonio mondiale dell’UNESCO. Diventando una delle destinazioni più amate nel paese.

Mulini a vento in Olanda

Mulini a vento in Olanda: il villaggio di Kinderdijk

Posto a circa 15 km a est di Rotterdam, il paese di Kinderdijk si è sviluppato su un tratto di territorio circondato da due fiumi.E proprio a causa della presenza dei corsi d’acqua e del basso livello del terreno è da sempre stato a rischio alluvioni. Per tenere a bada le piene e le maree, i residenti iniziarono nel 13° secolo una serie di lavori di sterro che incanalarono l’acqua lontano dalle loro case e dalle loro fattorie. Sebbene questo sistema di dighe, chiuse e canali avesse funzionato e protetto la regione per generazioni, nel XVIII secolo, si comprese che serviva un intervento di potenziamento. Ed così vide la luce uno dei luoghi in cui i mulini a vento in Olanda sono più numerosi. Sono 19,  disposti su due file. E creano un panorama unico.

Per migliorare la gestione idrica della regione, infatti, intorno al 1740 si costruirono le due file di mulini che dovevano drenare le zone umide. Per farlo si usava la forza del vento che riusciva a ruotare ciclopiche ruote e viti idrauliche capaci di spostare grandi masse d’acqua dalle zone più soggette ad allagamento in un bacino più lontano e sicuro.  Il tutto, creando un utile sistema di irrigazione.

Mulini a vento in Olanda

L’elettricità vinse sul vento

Verso la metà del XIX secolo poi furono aggiunte due stazioni di pompaggio a vapore, per dare una mano ai mulini a vento. Meno di un secolo dopo, nel 1924, l’installazione fu modernizzata ancora una volta, quando le pompe furono collegate a potenti motori diesel, aumentando significativamente le capacità di drenaggio delle acque. Anche se Kinderdijk è passato all’elettricità verso la fine del 20° secolo, i suoi mulini a vento sono ancora in grado di funzionare. E quando, in alcune giornate, sono tutti attivi creano uno spettacolo straordinario. Appunto un po’  il simbolo di tutti i  mulini a vento in Olanda.Mulini a vento in Olanda

Una sosta nei mulini-museo

Oggi il sistema di mulini a vento di Kinderdijk e l’intera area sono protetti ed è una meta assai amata anche perché è facile e divertente trascorrere un’intera giornata  vagando tra la natura, seguendo i canali e ammirando i giganteschi mulini sostando poi, e ne vale la pena, per visitare anche i due mulini museo e il centro visitatori.
Il primo dei due musei, noto come mulino Nederwaard, ripercorre la vita dei suoi ex occupanti, la famiglia Hoek, che visse e lavorò all’interno del mulino per generazioni. Il secondo, il museo Blokweer, si trova all’interno del più antico mulino di Kinderdijk, completato nel 1631.

Mulini a vento in Olanda

Come arrivare a Kinderdijk

Grazie alla sua vicinanza a Rotterdam arrivare a Kinderdijk è molto semplice. Oltre ai regolari servizi di autobus dalla stazione Zuidplein di Rotterdam, i visitatori possono anche raggiungere Kinderdijk dalla città tramite un vaporetto che parte da un terminal vicino al ponte Erasmus. Si deve poi cambiare battello  al terminal Riderkerk e quindi prendere un altro vaporetto che porta direttamente a Kinderdijk. L’intero viaggio dura circa 35 minuti e consente ai visitatori di scoprire i corsi d’acqua della regione prima di esplorare la zona dei mulini.

Vale anche la pena ricordare che i ciclisti, come ovunque in Olanda,  sono i benvenuti a Kinderdijk ed è possibile esplorare la zona  in bicicletta grazie alle numerose piste ciclabili. per la visita si deve pagare un biglietto di  8  euro per gli adulti e 4 per i bambini. E poi sentirsi un po’ come un una favola.