C’era una volta il deserto. E la vita tra le dune era difficile e grama. Allora da beduini che erano i membri della della  famiglia Al Maktoum si trasformarono in pescatori e si insediarono, nel 1833, allo sbocco del fangoso Dubai Creek: era un piccolo porto naturale ed era perfetto per le barche dei pescatori di perle che qui ormeggiavano i vecchi dhow, le barche a vela, con cui portavano merci avanti e indietro per il golfo. Un po’ come beduini del mare e già questo sembrava un miracolo: nel 1930 gli abitanti erano 20mila. Poi di colpo finì tutto. E tutto ebbe inizio: nel 1966 fu trovato il petrolio e lo Sheikh Rashid bin Saeed Al Maktoum capì che nulla più sarebbe stato lo stesso. I petrodollari divennero il traino del paese che nel 1971 entrò negli Emirati Arabi Uniti.

Dubai era nata: sono passate poche decine di anni ma questa è una storia che si può raccontare solo con i superlativi. Si perché qui tutto è super, grande, forse eccessivo. E una guida su cosa fare e vedere a Dubai deve tenere conto di questo: che potrebbe sembrare ad una prima occhiata di essere finiti a Las Vegas. Ma la sola somiglianza è che intorno alla città c’è il deserto.  Qui non ci sono luci al neon, spettacoli con le ballerine, certamente non ci sono casinò. Qui il gioco è illegale. Eppure qui si tiene la corsa ippica più ricca al mondo. Qui l’alcol è quasi proibito eppure nei pub inglesi si spillano pinte senza sosta così come nei brunch del venerdì (il giorno di festa dell’Islam) negli alberghi a molte stelle i baristi miscelano Martini cocktail che sarebbero piaciuti anche a James Bond.

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Cosa fare e vedere  a Dubai: come cambia la città

Insomma, Dubai è eccessiva anche nelle differenze. O forse, volendo trovare una somiglianza a tutti i costi, si deve puntare a est. Dubai forse è più simile a Shanghai, con la sua architettura audace ai limiti dell’esasperazione, l’ossessione per la moda e lo stile, la ruggente voglia di essere all’avanguardia, attirando come una calamita fatta di possibilità e sogni di futuro gente da tutto il mondo. Non a caso gli abitanti sono poco più di due milioni e mezzo: i nativi, i soli che possono vantare il titolo di “locals” sono meno di duecentomila. Sono loro che detengono il potere – economico e politico – e loro che hanno in mano le redini del futuro. E capire dove andrà questa fetta di deserto da cui sono sbocciati i grattacieli è forse la scommessa più difficile.

Ma perchè venire in questo emirato, cosa fare e vedere  a Dubai? Forse per prima cosa stupirsi che tutto sia successo così in fretta, che in pochi anni i cammelli e i falchi da caccia abbiano lasciato il posto alle fuoriserie e ai jet privati, che i centri commerciali siano cresciuti fino alle dimensioni attuali e che qui, sembra incredibile,  si scia. Ovviamente al chiuso.  Sulla neve, sottozero, mentre fuori dai vetri il termometro supera i quaranta gradi.  Si perché anche se qui tutto è cambiato una sola cosa non si può trasformare: il clima. Dubai è soffocante per la maggior parte dell’anno. E quindi l’aria condizionata la fa da padrona.

Il periodo migliore per visitare Dubai è da novembre a marzo, quando le temperature sono più sopportabili – anche se in questi ultimi anni, gennaio, spesso considerato il mese ottimale per visitarla, ha regalato lunghi periodi di nubi.  Se venite qui per alternare la visita alla città con bagni di mare e di sole il periodo migliore sono la primavera e l’autunno quando durante il giorno si può andare in spiaggia e la sera è possibile girare con una certa tranquillità. Ma ricordate: siamo nel golfo Persico. A gennaio le massime non scendono mai sotto i 23 gradi. E ad agosto sotto i 38 gradi.

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Il paradiso dei centri commerciali

Ma non si viene fino a chiedersi cosa fare e vedere  a Dubai per stare all’aria aperta. Questa città, anzi questo emirato, è fatto per essere vissuto al chiuso: dai centri commerciali ai palazzi, dai ristoranti agli hotel la vita si svolge dentro un edificio.  Anche la metropolitana, elegantissima e immacolata, che sfreccia sospesa con una immagina alla Blade Runner porta direttamente all’accesso dei  mall e degli altri  luoghi di attrazione. Per cui preparatevi a non camminare. Qui siamo a Dubai: e andare a piedi, se non da un negozio all’altro, è considerato un atteggiamento quasi sconveniente.

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Cosa fare e vedere  a Dubai: la città dei record

Dubai, lo abbiamo detto, vive di superlativi: il centro commerciale più grande, l’isola artificiale più fantasiosa. E ovviamente edificio più alto del mondo – il Burj Khalifa, alto 830 metri. E non a caso lo si vede da ogni punto della città. Guardarlo dal basso fa effetto ma la maggior parte dei visitatori  non resistono a salire fino al punto di osservazione al 124° piano. Le vedute sulla skyline della città da questo punto di vista, veramente  a volo d’uccello vista l’altezza,  sono semplicemente impressionanti. Prima di salire si segue un percorso dove si trova una presentazione multimediale sia su Dubai sia sulla costruzione del Burj Khalifa (che è stato completato nel 2010) prima che un ascensore ad alta velocità si sfrecci fino al punto di osservazione. Fuori dai vetri la vista spazia a  360 gradi attraverso i grattacieli e sul deserto, su un lato, e l’oceano dall’altro.

Le ore più gettonate sono quelle del tramonto e abbiate l’accortezza di comprare il biglietto in anticipo perché spesso i posti delle  visite sono esauriti soprattutto nella alta stagione  nel weekend.  Una volta tornati a terra visitate quello che sta intorno ovvero i centri commerciali e il lago dove si svolgono i famosi giochi d’acqua delle Fontane di Dubai che rivaleggiando con quelle del Bellagio di Las Vegas. Vi sembra di avere fatto il pieno di record? Non scherziamo, siamo appena all’inizio perché nella lista di cosa fare e vedere  a Dubai c’è anche il centro commerciale collegato al Burj Khalifa: si tratta del Dubai Mall ed è il   centro commerciale con più negozi al mondo: sono 1200 a cui fanno aggiunti un acquario, una pista da pattinaggio permanente sul ghiaccio e circa 120 bar e ristoranti.  Inutile dire che tutto quello che potete sognare qui c’è.

Per arrivare basta scendere alla  fermata della metropolitana omonima e poi camminare per circa 800 metri al chiuso su una passerella sospesa.  Questo è uno dei punti chiave del Dubai Shopping Festival annuale che si svolge nel mese di gennaio e febbraio e del Dubai Summer Surprises Festival in luglio e agosto.

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Cosa fare e vedere  a Dubai: a spasso sul fiume e nel tempo

Nella lista di cosa  fare e vedere a Dubai  il primo posto lo hanno, è chiaro, le espressioni della modernità più spinta. Ma dopo tante vertiginose altezze, e le ultra modernità del Burj Khalifa  non c’è niente di meglio del contrasto di un semplice giro in barca sul Dubai Creek. Per vivere questa esperienza prendete una delle tante abra, le vecchie imbarcazioni tradizionali, che servono come taxi d’acqua o traghetto per i tanti lavoratori pendolari che si spostano da una riva all’altra. Per trovarne una basta identificare una delle tante zone di sosta delle abra che partono in genere ogni venti minuti. Se volete invece sentirvi un po’ più sceicco noleggiatene una tutta per voi. La spesa non sarà mai folle.

Il momento più suggestivo sarà al tramonto soprattutto se riuscirete a azzeccare il momento della preghiera: e se chiuderete gli occhi vi potrebbe sembrare di essere tornati agli anni ’70 quando la città stava nascendo.  Sbarcando dall’altra parte del fiume sarete accolti dagli aromi del souk delle spezie di Dubai, il posto giusto per acquistare un bruciatore e una manciata di incenso. Trovate il tempo per una passeggiata intorno alla zona vecchia di Deira e guardate i  marinai che caricano le merci sui dhow che poi le trasporteranno in tutto il Golfo Persico.

Burj Al-Arab

Hotel a sette stelle e record

Torniamo alla modernità? Ecco allora il posto giusto nella sterminata serie di opzioni tra cosa fare e vedere  a Dubai: il Burj Al-Arab, un altro tassello del puzzle di record di Dubai. Si definisce l’unico vero hotel sette stelle al mondo e il più alto: 321 metri di altezza. Sicuramente è uno dei più noti con la sua forma a vela che si erge sull’isola artificiale di fronte alla città. E’ stato progettato  per assomigliare ad un dhow con la vela spiegata e si nota anche con il buio, grazie alla spettacolare illuminazione.  di luci colorate coreografie di notte.

Qui tutto è al top: anche i prezzi. Si tratta  di uno degli alberghi più costosi al mondo con le più lussuose suite che costano anche 15.000 dollari a notte. Volete risparmiare (si fa per dire)? Potete prenotare il thè del pomeriggio allo splendido bar panoramico Skywiew (costa più o meno 240 euro a persona) o una cena nel ristorante   sottomarino Al-Mahara: si mangia guardando la vita del pesci intorno. Mettete in conto però almeno 330 euro per persona.

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Cosa fare e vedere  a Dubai: la neve nel deserto

Cosa fare in mezzo al deserto? Beh, ovvio: sciare. Almeno per Dubai è ovvio che sia così. Per farlo basta entrare nel Mall of the Emirates, uno dei centri commerciali più grandi che ospita circa seicento negozi, cento tra bar e ristoranti e appunto un impianto per lo sci indoor. Fuori ci sono 40 gradi, dentro meno 4 gradi perenni con seggiovie e skilift in azione da mattina a sera. All’interno c’è una pista lunga più di 400 metri, uno snow park e giochi per bambini. Sembra starno: ma si può anche andare sullo slittino.

Il Mall of Emirates per gli appassionati di shopping è una calamita  con la sua sterminata offerta di marchi  da tutto il mondo. In pratica un piccolo mondo in miniatura che è stato costruito a tempo di record: meno di due anni.  Dopo la neve la sabbia: ma quella del mare. Per chi arrivi a Dubai un pomeriggio è senz’altro da spendere a Jumeirah Beach, una lunga striscia di spiaggia che si trova oltre il quartiere di Marina, una dei più nuovi ed esclusivi. Ci sono alberghi e sdraio all’ombra dei grattacieli, ristoranti e bar e perfette strutture per il tempo libero. E non temete: qui il velo non serve. In spiaggia in particolare nei pomeriggi di festa ci si diverte con musica dal vivo, alcol e una movida scatenata.

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Cosa fare e vedere  a Dubai: il vecchio forte

Torniamo al passato, torniamo alla Dubai di ieri andando a scoprire il museo  ospitato nel Al-Fahidi Fort, costruito nel 1787 per difendere il Dubai Creek. Le pareti della fortezza sono costruite in corallo e blocchi di pietra  tenuti insieme con la calce. Il piano superiore è sostenuto da pali di legno secondo l’antica tecnica di queste terre (prima dell’invenzione del grattacielo) e il soffitto è costruito da strati di palma, fango e intonaco. Nella sua storia, il forte ha servito come residenza della famiglia regnante, sede del governo, presidio e carcere.

Restaurato nel 1971 (e ancora una volta ampiamente nel 1995) è ora il museo principale della città. L’ingresso raccoglie  un’affascinante mostra di antiche mappe degli Emirati  e  di Dubai, che mostrano l’espansione straordinaria che ha stravolto la regione dopo il boom del petrolio. Il cortile ospita anche alcune vecchie imbarcazioni e si possono vedere anche delle costruzione tradizionali come le torri del vento. Ci sono poi sale con le armi antiche e strumenti musicali mentre a piano terra si trovano alcuni ingenui plastici che ricostruiscono la vita di quando qui gli abitanti erano beduini. E non petrolieri.

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Infine un po’ di spazio per lo spirito: la moschea di Jumeirah è considerato da molti come la più bella delle moschee di Dubai e un ottimo esempio di architettura islamica. Questa struttura in pietra è costruita nella tradizione medievale fatimide con due minareti. Ma non solo merita di essere ammirata dall’esterno:  il centro culturale sceicco Mohammed Bin Rashid organizza visite guidate della moschea  per cercare di favorire una migliore comprensione della fede musulmana. Le visite iniziano alle 10 tutti i giorni, tranne il venerdì.