Quando gli abitanti di Parigi parlano di Montmartre, normalmente, scuotono la testa: “E’ troppo turistica”, “Non è più come un tempo”, Gli artisti non ci sono più”, “E’ come Disneyland, una trappola per giapponesi”, sono i commenti più comuni. E purtroppo in questi giudizi c’è parecchio di vero perché questo villaggio all’interno della metropoli è davvero molto cambiato. Eppure, nonostante questo, sarebbe un peccato non salire quassù, non farsi un selfie sui gradini della chiesa del Sacro Cuore, mangiare una crepe, sempre troppo cara, in place du Tertre e fare una doverosa passeggiata tra i finti pittori che propongono ritratti al carboncino davanti ai negozi di t-shirt “made in China”. Perché gli stessi parigini poi alla domanda “ma allora quali sono le cose da vedere a Montmartre?” smettono di brontolare.

E vi raccontano di cose belle e tanti ricordi. Che sarebbe sbagliato trascurare.

vedere a Montmartre

Cosa vedere a Montmartre: la storia di un villaggio

Facciamo allora un passo indietro. Prima di fondersi con Parigi nel 1860, Montmartre era un comune indipendente. Il nome derivava dal fatto che che qui sarebbe stato martirizzato San Dionigi che, dopo essere stato decapitato, prese la propria testa e camminando come se niente fosse arrivò in un luogo dove è stata costruita la cattedrale, appunto di San Dionigi (che in francese è Saint Denis). Il risultato fu che sorse  a Saint-Denis la cattedrale, a Montmartre l’altra chiesa.

In mezzo tra i due punti una strada che prese a sua volta il nome di Rue des Martyrs. Leggende, è ovvio. Ma oltre alle cose da vedere a Montmartre ci sono anche storie come queste. E valgono la pena di essere ricordate prima di iniziare la visita della chiesa costruita dopo la guerra franco-prussiana del 1870 come simbolo di speranza. Lo stile dell’edificio è definito neoromanico bizantino ma il giudizio migliore lo diedero gli stessi parigini paragonandola ad una torta nuziale a molti piani. All’interno si trova un grande organo utilizzato per concerti ma forse la parte migliore è quella esterna visto che salendo gli oltre duecento gradini che portano in cima alla cupola si gode della più bella vista sui quartieri di Parigi dopo quelle che si ha in cima alla Torre Eiffel.

Per arrivare però almeno fino alla chiesa, e godere di tutte le cose da vedere a Montmartre, ci sono due opzioni: salire i molti gradini o prendere la funicolare che dal 1900, grazie ad un piccolo vagone inclinato, consente di evitare ogni sforzo.

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Cosa vedere a Montmartre: le strade degli artisti

Uscendo dalla chiesa sarete travolti facilmente dalla massa dei turisti. Non resistete: è inutile. Piuttosto fatevi portare fino a quando, dopo poche decine di metri arriverete all’Eglise Saint-Pierre de Montmartre, la chiesa più antica di Parigi con quella di Saint-Germain-des-Prés. Risale al 1134 e giustamente è un monumento nazionale. A fianco c’è il piccolo cimitero che porta lo stesso nome e che purtroppo si può visitare raramente. Ma ormai sarete arrivati nel cuore di Montmartre ovvero nella piazza du Tertre, il cuore di quello che fu il quartiere degli artisti.

Non è un modo di dire: qui si ritrovavano alcuni dei pittori ora più famosi al mondo quando erano giovani e squattrinati attirati da un villaggio periferico dove si poteva vivere con poco passando da un cabaret ad un caffè scalcinato. Ora i loro nomi sono un mito mentre la piazza è piena di paccottiglia e invadenti imbrattatele che non avranno mai l’omaggio di un museo. E si barcamenano dando a questa zona la sua aria da trappola per turisti. E, a malincuore salta all’occhio, che tra le cose da vedere a Montmartre ce ne sono ben altre ricordando quando queste case e queste stradine acciottolate ospitavano i maestri come Picasso e Utrillo mentre dall’altra parte della città si davano appuntamento i grandi scrittori. Se Parigi è una città unica lo si deve anche a loro.

Turisti e bohéme

La fortuna è che alcune di queste sono a pochi passi di distanza. Uno di questi è il museo di Montmartre che si trova proprio in cima alla collina in una casa che ebbe illustri ospiti, tra cui Renoir e che oggi accoglie una collezione di opere firmate da quegli artisti che allora non sapevano ancora quale destino di gloria li avrebbe attesi. Si tratta di un museo particolare perché oltre a mettere in mostra le opere racconta con le stanze, spesso allestite con pezzi originali, quale fosse la vita della bohème artistica dell’epoca. A poca distanza c’è anche un giardino che porta in nome di Renoir e che era frequentato dal grande artista che poi con i suoi quadri trasformò per sempre l’immagine della Normandia.

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Cosa vedere a Montmartre: Dali, Picasso e gli altri

Se questa era una zona di artisti non deve stupire se le cose da vedere a Montmartre riguardano spesso la vita di grandi autori. Lo dimostra l’Espace Dalì, una galleria dedicata appunto all’opera del maestro del Surrealismo. Si tratta dell’unica mostra permanente dedicata nel paese a Salvador Dalì e raccoglie circa 300 opere tra sculture, disegni ma anche mobili e oggetti. Anche Dalì, come quasi tutti frequentò questo quartiere dove divenne amico di personaggi come Picasso, Mirò e Man Ray.

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La casa degli artisti

Scorrendo la guida delle cose da vedere a Montmartre, e prima di cercare il giusto riposo in una brasserie, è doverosa una citazione al cimitero locale che è il terzo più grande di Parigi e ospita molti nomi celebri. Qui riposano i giganti della letteratura, della musica e della pittura francese. E per capirlo basta citare i nomi di Alexandre Dumas, Edgar Degas o Hector Berlioz e anche di personaggi più vicini a noi come il regista Truffaut o la cantante Dalida. In più la maggior parte dei turisti vanno a rendere omaggio   al Père Lachaise a  Jim Morrison.  E quindi qui è più difficile incappare in masse urlanti di adolescenti invaghiti dei miti rock.

Per finire il nostro viaggio concediamo un omaggio al sentimento. E per farlo cosa c’è di meglio del Museo della vita romantica? Nasce nel 1830 quando la pittrice olandese Ary Scheffer trasformò la sua casa, l’Hôtel Scheffer-Renan, in un luogo di incontro molto frequentato con un salotto di altissimo livello. Da queste stanza sono infatti passati artisti come George Sand, Frederic Chopin, Eugène Delacroix e Franz Liszt e ciascuno ha lasciato tracce di se in questo spazio dedicato appunto alla scena romantica parigina e francese. Tutto è rarefatto e delicato: si arriva al museo passando per un viale alberato tra cespugli di fiori e le pareti della casa sono piene di opere di artisti famosi.

Ma in fondo, siamo a Montmartre e quindi a Parigi. E quindi questo inno al sentimento e all’amore è proprio al posto giusto.