Stormi di gabbiani che paiono impazzire nel vento, pareti sfrontate di piastrelle azzurre, panni stessi sui balconi e tra le pareti delle case, anziani signori vestiti con antica eleganza che sorseggiano vino ai tavolini dei caffè. Porto è questo. O meglio: anche questo. Perché questa città ripida di strade strette e piazzette che esplodono come un quadro cubista di spigoli inattesi all’improvviso ti colpisce con i vicoli acciottolati e i ristoranti che profumano di pesce e con le case color pastello, con la voragine del fiume Douro che l’attraversa e i suoi ponti alti come vertigini. Una città dove ritagliarsi un fine settimana per riprendere il tempo della propria vita. Con una rilassatezza antica e un piacere di vivere che qui, per fortuna ancora esiste. Ecco perché una guida che racconti cosa vedere a Porto per forza dovrà avere una lunga lista di idee.

Perché questa è una citta di dettagli che insieme compongono una  l’emozione che stupisce perché  la seconda città del Portogallo ed è indiscutibilmente pittoresca con un retrogusto spagnolo che non guasta visto che è più vicina alla Galizia di quanto sia a Lisbona. E poi è una città piacevolmente piccola da percorrere a piedi in un week end alternando musei a soste nel quartiere dalla Ribeira, chiese barocche e brindisi. Sempre sapendo che al limite qualche spiaggia stropicciata dal vento si può sempre raggiungere.

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Cosa vedere a Porto: dove il Douro si tuffa nell’Atlantico

Qui il fiume Douro si getta nel freddo Atlantico e la città si trova su una costa scoscesa che sprofonda nella corrente. La grandezza di un passato sfiorito definisce l’aspetto attuale di Porto ma qui non si vive nel ricordo ma piuttosto la sua gente guarda avanti con speranza e brio. E il contrasto è continuo tra le grandi chiese del passato e i ponti di metallo come torri Eiffel coricate, i parchi e le  piazze silenziose, acqua e terra, ricchezza e povertà. Il tutto fianco a fianco. Ed ecco perché è difficile dire cosa vedere a Porto. L’unica risposta allora è la più banale: il più possibile.

In giro per la città vecchia

Un buon modo per iniziare la giornata è  passeggiando nella città vecchia, Patrimonio dell’Umanità dal 1996, con le sue strade di ciottoli, caratteristici negozi di generi alimentari e scorci suggestivi. Il quartiere di Ribeira, lungo il fiume, è infatti un labirinto affascinante di strade strette e tortuose, vicoli e portici accarezzati dal sole. Ma non solo: affacciati sul fiume Douro ci sono le facciate policrome delle case dipinte in cento colori. E Ribeira si svela come un’avventura di colore e sapore.

Qui si trova anche una pletora di ristoranti e caffetterie dove è bello sostare per rilassarsi e socializzare. Praça da Ribeira, la piazza di fronte al fiume, è un popolare e vivace punto d’incontro sempre pieno di gente. Questo è anche un quartiere popolare dove resiste il piccolo commercio e dove si susseguono le botteghe, tra rumori di calzolai e profumi di cibo. E l’aroma rustico del pane appena sfornato si mescola l’odore salmastro del Douro. Sempre in questo quartiere, dietro l’angolo sulla Rua da Alfândega si trova la Casa do Infante dove il principe Enrico il Navigatore è nato nel 1394.

Nel corso degli anni l’edificio è stato anche dogana e ora contiene gli archivi della città. Insomma, questo quartiere è davvero al primo posto nell’elenco di cosa vedere a Porto anche perché da qui è anche possibile vedere la serie di case dove veniva stoccato il vino di Porto di là del fiume, così come l’affascinante lungofiume Cais de Gaia.

Cosa vedere a Porto: la cattedrale

Proseguendo il viaggio nel cuore della città  non si può dimenticare la cattedrale chiamata . Fondata tra il 12° e il 13° secolo ha avuto la forma attuale in stile barocco circa 500 anni più tardi. Vista da fuori appare come una fortezza ma all’interno ha un’aria più aggraziata e contiene alcuni pezzi unici come le immagini della Nossa Senhora da Vandoma, l’altare d’argento e un impressionante collezione di sculture religiose.

Cosa vedere a Porto: fotografia e musica

Una bella esperienza da inserire in una guida su cosa vedere a Porto è quella delle visita al Centro Português de Fotografia, un ex carcere del 18° secolo che ha ospitato veramente i detenuti fino a 1970; oggi l’affascinante edificio ospita esposizioni di fotografie che sono collocate nelle vecchie celle. Acquisito dalla Direzione generale del libro, degli archivi e delle biblioteche nel 1997,  ospita mostre a rotazione che mettono in risalto il patrimonio fotografico del paese.

Non si può prescindere durante una visita a Porto da una sosta alla Casa da Musica, un capolavoro di architettura contemporanea progettato dall’architetto olandese Rem Kolhaas. Si tratta di un edificio di forma irregolare di dodici piani costato la bellezza di 109 milioni di euro (e una serie piuttosto lunga di ritardi e aumenti di spesa). L’architettura è così moderna e audace che ha fatto lungamente discutere la gente di Porto e non solo tanto che alcuni l’hanno descritto come un meteorite piombato nel bel mezzo della città.

Una cosa però è certa: la sua acustica è perfetta e come sala da concerti è considerata uno delle migliori al mondo. Al suo interno l’auditorium raccoglie 1.300 posti e un organo barocco. La sala VIP ha decorazioni di piastrelle blu dipinte a mano, mescolando minimalismo contemporaneo con tocchi tradizionali. La casa della Musica si trova sul viale principale della città (Avenida da Boavista, che si estende per 7 km verso il mare), su una rotonda dove spicca una colonna che celebra la vittoria dei portoghesi e britannici nella guerra d’indipendenza spagnola.

Un assaggio di vino. E ancora arte

Vogliamo proseguire? Dopo un assaggio di vino locale la lista di cosa vedere a Porto conduce alla Fondazione Serralves e Museo d’Arte Contemporanea, uno dei principali centri di arte contemporanea del Portogallo. Il museo Serralves è ospitato in un edificio progettato dal famoso architetto portoghese Álvaro Siza. Tutto è immerso in un bel parco che risale al 1930 dove si passeggia tra fontane, giardini e statue. All’interno sono esposte opere di artisti nazionali e internazionali che vanno tra la fine degli anni ’60 ad oggi. Ospita anche un gran numero di eventi culturali, tra cui concerti, dibattiti e workshop.

Si dice Porto e non si può non parlare di vino. Anzi: di porto. Imperdibile quindi è la visita al Museu do Vinho do Porto, ospitato in un magazzino dove, appunto, stava il nettare di Bacco nel 18 ° secolo. Il museo racconta la storia della produzione e delle esportazioni legate alla sua zona sul fiume e come tutto questo abbia contribuito in maniera determinante alla crescita della città nel suo complesso. Le collezioni sono varie e comprendono pezzi storici ma forse il forte della esposizione sta nei display interattivi che sono sufficienti per inchiodare gli appassionati per un intero pomeriggio.

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Il palazzo della Borsa. E il convento de San Francisco

Proseguendo il percorso si passa dai vini ai soldi. Ovvero si arriva al Palazzo della Borsa, costruito tra il 1842 e il 1910 e che rivela l’influenza dello stile architettonico inglese in città. Il palazzo può essere visitato con visite guidate che partono ogni mezz’ora e che consentono di esplorarne i grandiosi interni.

La visita inizia nel vecchio chiostro del Convento de San Francisco – oggi chiamato come Pátio das Nações -, donato dalla regina Maria II nel 1934 in modo che gli uomini d’affari potessero avere un luogo di incontro. All’interno colpisce un atrio coperto da un enorme cupola di vetro e metallo ma le stanze più impressionanti sono l’Assemblea – o Camera d’oro – con un soffitto a stucchi dorati, e la splendida Sala araba, progettato da Goncalves de Sousa e ispirato al Palazzo dell’Alhambra di Granada. Questa sala, una combinazione stravagante di influenze orientali e occidentali, è stato completato nel 1880.

Per riposarvi dopo tante visite portate i piedi in aria. Se infatti siete diretti verso il Douro per godervi una degustazione di porto potrete approfittare del mezzo più divertente è approfittare del Teleférico de Gaia, una funivia con cabine di vetro che in soli sei minuti conduce dal Ponte Dom Luís I fino alla riva del fiume. Oltre che comoda la funivia permette di avere una vista incredibilmente suggestiva sulla città e sul fiume.

Una sosta al Cafè Majestic

Infine nella lunga lista di spunti su cosa fare a Porto non può mancare una sosta al Café Majestic. Ora forse è diventato un po’ troppo turistico ma resta comunque un locale magico dove si respira l’atmosfera di un vero caffè del 1920. Il Majestic infatti ha aperto nel 1921 ed è l’ultimo del suo genere in città, un vero punto di riferimento per Porto, con le originali decorazioni Belle Epoque. Un assaggio della città di Porto com’era. E come ci piace pensarla ancora oggi.

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